Psicoterapia funzionale

 

PSICOTERAPIA FUNZIONALE

 

Psicologia funzionale: in teoria


La psicologia funzionale, o neo-funzionalismo, nasce alla fine degli anni Sessanta per opera dello psicoterapeuta Luciano Rispoli (1946) e della sua équipe. È una personale e sincretica rielaborazione delle teorie sull'identità funzionale tra mente e corpo di Wilhelm Reich e successori, dei contributi delle teorie del Sé e delle formulazioni del primo funzionalismo della scuola di Chicago. Rispoli si rifà anche agli studi sul gruppo, sull'analisi istituzionale, sulla prossemica, sull’etologia, sull’antropologia, nonché ai più recenti contributi della psicobiologia, della neurofisiologia e delle neuroscienze. Dà infine grande attenzione alle teorie evolutive e alle ricerche sullo sviluppo nell’infanzia e sulla perinatalità.

La psicologia funzionale si basa su una concezione di unitarietà e circolarità dei processi psicocorporei, per cui tutte le funzioni concorrono pariteticamente all’organizzazione del Sé. Secondo la psicologia funzionale, la struttura unitaria del Sé si costituisce dinamicamente in una costellazione di processi funzionali psicocorporei, raggruppabili in quattro grandi aree: cognitivo-simbolica (razionalità, ricordi, fantasie), emotiva (affetti e sentimenti), posturale (movimenti, forma del corpo, posture), fisiologica (sistemi e apparati interni).

La psicologia funzionale interpreta le patologie come alterazioni dovute a carenze nello sviluppo dell’individuo e tende al recupero, al riattraversamento e alla ricostruzione delle antiche “esperienze basilari del Sé”: quelle esperienze fondamentali affinché il bambino, nel diventare adulto, conservi l’integrazione originaria, la salute, il benessere, e sviluppi tutte le capacità necessarie ad affrontare adeguatamente e con successo la realtà della vita.

Psicologia funzionale: in pratica


La psicoterapia funzionale è una terapia integrata che non si rifà a "tipologie" (di qualsiasi tipo esse siano), ma individua una diagnosi calibrata esattamente sulla persona.

Psicologia funzionale: in quali casi è consigliata


La psicoterapia funzionale è indicata sia per gli adulti che per bambini e adolescenti.

La visione funzionalista tende a non separare cura e prevenzione, salute e malattia: oltre che di psicologia clinica e psicoterapia si occupa infatti di prevenzione ed educazione alla salute e al benessere.

Il pensiero funzionale permette di analizzare realtà molto differenti: l’individuo, il gruppo, la comunità, la famiglia, l’istituzione, e così via.

Psicologia funzionale: certificazioni e deontologia


L'esercizio di ogni tipo di attività psicoterapeutica – come indicato nel punto 3 della legge Ordinamento della professione di psicologo –  è subordinato a una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione (di diverso approccio) almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia presso scuole di specializzazione universitaria o istituti privati riconosciuti dal MIUR.


In deroga a quanto previsto dalla succitata norma, il medico specialista in psichiatria o in neuropsichiatria è autorizzato all’esercizio della psicoterapia anche senza aver frequentato la scuola di specializzazione in psicoterapia.

 

Psicologia funzionale: organizzazioni italiane e internazionali


Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale (SEF)


La risorsa in più – Nel 2001 Luciano Rispoli, lo psicoterapeuta fondatore della psicologia funzionale, ha messo a punto un sistema tecnologico che consente di effettuare un check-up completo del nostro stato di equilibrio psicofisico. Si chiama Zed X2 e prende in considerazione cinque classi di parametri: fisiologici, respiratori, psicologici, corporei-posturali e biologici.