Le sfide della coppia sterile

La procreazione non è sempre un passaggio semplice ed immediato e le coppie sterili affrontano diverse sfide dal momento della diagnosi, a livello psicologico, sessuale e sociale.

Le sfide della coppia sterile

La genitorialità oggi non è una scelta obbligata, anzi spesso viene procrastinata a quando le condizioni economiche saranno ottimali. Ma cosa succede quando la certezza di poter procreare viene meno? La scoperta di essere una coppia sterile spesso è l'incipit di un percorso doloroso che crea non poche sfide ai partner che mettono in discussione molti equilibri.

 

Il percorso di diagnosi della sterilità

Il primo ostacolo è sicuramente il percorso che porta alla scoperta della sterilità. Molti di noi passano gran parte della propria giovinezza utilizzando con saggezza tecniche contraccettive per evitare gravidanze non programmate e ciò si fonda sulla certezza di poter assolvere ad un compito naturale: la procreazione. La coppia sterile quindi non si preoccupa dei primi tentativi fallimentari, sorretta dalla certezza della propria adeguatezza. Quando il tempo passa e il compito diventa difficile da assolvere (contrariamente alle aspettative) si passa per una prima fase di destabilizzazione psicologica della coppia che viene risolta generalmente facendo appello a fattori risolvibili quali stress e ansia. Quando anche queste spiegazioni decadono, ci si può rivolgere alla fecondazione assistita. Le pratiche mediche entrano fortemente nella coppia sterile mettendo in crisi una visione di Sé, come individui e come partner, che può condurre ad un allontanamento (attribuzione di colpe) o un avvicinamento (riscoperta dell'amore).

 

La sessualità della coppia sterile

Non è difficile comprendere come la coppia sterile possa subire un contraccolpo a livello della propria vita sessuale e dei vissuti sessuologici. Il primo effetto dipende da come la coppia reagisce psicologicamente alla scoperta delle sterilità, perché ovviamente un allontanamento non favorirà il desiderio. Non è inusuale, inoltre, che alle coppie in trattamento per la fertilità venga richiesto di avere rapporti che poi saranno discussi con il medico in ottica di procreazione. La sessualità viene di fatto ridotta ai ritmi biologici di fecondazione e alcune coppie si trovano a fronteggiare anche un calo del desiderio.

 

Aspetti sociali

Un ultimo ambito che viene sconvolto dalla diagnosi della sterilità è quello sociale. La coppia sterile spesso tende ad isolarsi da amici e parenti. Dopo la dolorosa comunicazione delle proprie difficoltà i partner si chiudono in loro stessi. L'allontanamento dalla famiglia può essere legato anche alla difficoltà di accettazione della propria condizione che porta spontaneamente i coniugi a cercare un colpevole biologico nella propria o nell'altrui famiglia. Anche gli amici vengono esclusi, da una parte perché possono ricordare una situazione familiare che per loro è difficile da raggiungere o anche semplicemente per evitare discussioni e aggiornamenti sulla situazione.


Affrontare le sfide

Sicuramente la coppia sterile si trova di fronte ad un momento di forte stress che può sfociare in una crisi. L'Istituto Superiore della Sanità offre questi primi consigli (pratici e anche più spirituali) che possono supportare la coppia prima dell'invio ad uno specialista che può essere uno psicologo per la coppia, un sessuologo per il calo del desiderio o un esperto in adozioni. Qualunque sia la scelta, la condivisione resta un elemento fondamentale.

Vediamo i consigli:

  • accettare il momento di crisi e parlarne all'interno della coppia, riconoscendo il proprio senso di colpa o l'attribuzione della colpa (sebbene siano ingiustificati)
  • accetta che il partner abbia una reazione diversa dalla propria, non vuol dire che soffra di meno o di più
  • decidere una strategia "fecondativa/genitoriale": cosa provare, per quanto tempo e quanto spendere
  • coltiva altri interessi, non focalizzarti eccessivamente, e prenditi cura di te!

 

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