Imparare a piacersi con l'armocromia

A ciascuno i suoi colori: la bellezza - e il benessere interiore - passano dall'accettazione e dalla consapevolezza dei nostri punti di forza e delle nostre imperfezioni. Con l'armocromia si scoprono quali tinte valorizzano il nostro aspetto facendoci sentire maggiormente a nostro agio nei panni di tutti i giorni.

Piacersi con armocromia

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Concentrate sui difetti, sulle cicatrici degli accaduti che non dimenticheremo o su quell’imperfezione che tanto attira l’attenzione altrui, passiamo il tempo a inquisirci, più che non a osservarci, quando ci affacciamo allo specchio.

 

Sono talvolta le aspettative e i vissuti emotivi a plasmare il riflesso che si compone al cospetto dello sguardo al punto tale che di fronte a noi si presenta l’immagine di come ci ‘sentiamo’ che non tanto di come, effettivamente, siamo.

 

Piacersi è un’arte tutt’altro che innata che trova nell’armonia e nei contrasti ‘sensati’ gli strumenti per esprimersi a pieno e nella consulenza d’immagine è sempre più apprezzata l’Armocromia: disciplina in cui si studiano le caratteristiche cromatiche di una persona con l’obiettivo di individuare la palette di colori che più valorizzi il viso e l’incarnato e renda più semplice ed efficace la scelta di un look in linea ed esaltante della bellezza naturale rivelata in ciascuno di noi.

 

 

 

Cos'è l’armocromia, come funziona e per chi può essere un’esperienza gratificante? Ne parliamo con Laura Pizzi, counselor e consulente d’immagine esperta in armocromia. Brighten my Style è il suo progetto per avvicinare le persone a piacersi in modo naturale e nel rispetto della propria autenticità.

 

Strumenti per l'armocromia

L'Armocromia tra psicologia dei colori e psicologia della moda

“Il colore parla a noi e noi, attraverso il colore, parliamo ad altri – premette Pizzi -: nelle scelte di look che facciamo alcuni colori possono mortificarci o venire prima di noi al punto da nascondere la nostra persona fino anche offuscare la nostra personalità. Sono i condizionamenti sociali che possono intervenire com’è, ad esempio, nel caso del nero: tutti pensano che sia un colore confident e sempre adatto nelle occasioni in cui dobbiamo mostrare valore o professionalità ma non è così, può costringere una persona a un ruolo e non farla sentire libera in una forma comunicativa più creativa o spontanea, ad esempio. 

 

I colori dialogano con il nostro dentro e spesso ce ne accorgiamo nelle occasioni importanti, quando l’eccezionalità dell’evento ci richiede di presentarci al meglio: in queste situazioni abbiamo il forte desiderio di ‘stare bene’ e dedichiamo più energie alla scelta degli indumenti e degli accessori da indossare: in quel caso diamo con più consapevolezza ai colori con il compito di piacerci e piacere agli altri. 

 

Ma nella vita di tutti i giorni non è per molti così e decidiamo per praticità o esigenze situazionali di vestirci, truccarci e scegliere accessori che non necessariamente valorizzino la nostra persona. Anche la moda in questo senso ha la sua influenza, vorremmo quel capo da vetrina o quel colore che fa molto tendenza ma non è detto sia stato pensato per noi e per la nostra unicità”.

 

Laura Pizzi, consulente d'immagine

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©Laura Pizzi

Laura Pizzi, consulente in armocromia

Come si fa un’analisi dei colori in armocromia

“Io utilizzo la tecnica del drapping – spiega l’esperta – attraverso cui posso lavorare all’analisi dei colori dopo aver posto alcune domande iniziali alla persona che si rivolge a me in cui si stabilisce in linea teorica se le sue tinte naturali sono colori freddi o caldi

 

Durante il drapping avviene una specie di magia: si scopre in modo quasi immediato come la pelle reagisce ai diversi colori e come attraverso una scelta o un’altra i difetti e le ombre del viso spariscano, si attenuino trasferendo più luce ai lineamenti e all’incarnato. Non bisogna confondere questo giudizio come a un fatto di gusto personale: il Cerchio di Itten, il modello teorico da cui parte la considerazione che l’esperto fa di fronte agli accostamenti che propone, è frutto di una ricerca compiuta dal pittore svizzero Johannes Itten che ideò la tecnica dell’analisi dei colori e da questo prendono origine gli strumenti che il consulente d’immagine usa nell’armocromia.

 

Con il drapping si approfondisce nell’individuare la stagione o le stagioni di riferimento della persona analizzata: la prima classificazione della palette di colori, infatti, si distingue nelle 4 stagioni, 2 legate ai colori fredde (estate e inverno) e 2 legate ai colori caldi
(primavera e autunno). 

 

A questa analisi segue lo studio di altri aspetti della persona che abbiamo di fronte: per stabilire se si appartiene a una sottocategoria, si verifica se nella persona spicca una delle tre componenti tra sottotono, intensità e valore e la si colloca nella sua sottostagione di appartenenza ritrovando le caratteristiche mancanti della stagione pura.

 

Sempre per quanto riguarda i colori, sono 16 i sottogruppi disponibili:

 

Nell’inverno:

  • Winter Deep
  • Winter Cool
  • Winter Bright
  • Winter Puro

 

Nella primavera:

  • Spring Light
  • Spring Warm
  • Spring Bright
  • Spring Puro

 

Nell’estate:

  • Summer Light
  • Summer Warm
  • Summer Bright
  • Summer Puro

 

Nell’autunno:

  • Autumn Deep
  • Autumn Warm
  • Autumn Soft
  • Autumn Puro

 

Esistono profili che sono stagioni assolute e dunque i colori si adattano perfettamente con il sottogruppo individuato mentre ci sono persone che possono aderire a diversi sottogruppi di diverse stagioni: si tratta di stagioni limitrofe cui si appartiene per una sola caratteristica in termini di sottotono, valore e intensità. Ci sono sottotoni freddi che, grazie a un sovratono ‘giallino’ possono osare con colori appartenenti alla stagione calda.  Nella mia esperienza ho potuto confermare che questo spesso coincide con una personalità altrettanto multisfaccettata”.

 

Cerchio di Itten

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Benefici dell’armocromia e a chi si rivolge

“Le persone che hanno ricevuto un’analisi del colore sono più sicure dei loro punti di forza e delle loro qualità – aggiunge Laura Pizzi – si sentono più a loro agio di fronte allo specchio perché imparano a prendere confidenza con quei colori e quelle scelte di look che più valorizzano il loro essere. 

 

L’armocromia è adatta uomini e donne e con i più giovani, in particolare, noto che i risultati sono sorprendenti perché nell’adolescente è ancora difficile scoprire la propria soggettività, magari in ombra dal desiderio di aderire, anche esteticamente, al gruppo dei pari di appartenenza

 

Nei momenti di vita in cui si sta affrontando un cambiamento, ancora, l’armocromia può essere un supporto nell’aiutarci a compiere quel passaggio da uno stato di crisi cogliendo l’opportunità che si cela nell’abbracciare la novità. Nelle tappe della vita come il compiere 40 anni o 50 anni può essere piacevole ricevere come regalo una prima consulenza di armocromia: è come mettersi in gioco e prepararsi ad accettarsi e piacersi ancora una volta come una prima volta”.

 

L’intervistata è Laura Pizzi, consulente d'immagine attiva a Milano, per contattarla: lau.pizzi@gmail.com