Le mode della psicologia della moda

La psicologia della moda si interessa del valore che viene dato agli abiti aldilà della loro funzione protettiva. Un abito può comunicare molto di sé, come sottolineano le osservazioni degli psicologi.

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La psicologia della moda si interessa della moda dal punto di vista di come essa viene percepita, usata e sentita dall'individuo. I motivi per cui un essere umano si viste sono essenzialmente tre: la protezione dagli agenti atmosferici esterni, il pudore nei confronti di zone sensibili e la voglia di adornarsi. Oggi che i primi due bisogni sono facilmente soddisfatti, il terzo scopo sembra essere quello prominente. La moda e il vestiario sono un modo per comunicare qualcosa di Sé al mondo, ma non si tratta di un fatto/scelta privata individuale bensì di un artefatto di natura sociale.

 

Il sé attraverso l'abito

Dagli abiti possono trasparire molteplici aspetti del . I più evidenti riguardano i messaggi che si vogliono inviare agli altri e che fanno riferimento ad un codice sociale. Usare solo determinate marche comunica l'appartenenza ad una cerchia (raffinata o no) e anche le regole di uso e le modalità ci collocano in specifici gruppi di neofiti o specialisti. Ci sono poi i messaggi inviati dallo stile personale, uno stile che si viene a creare sia volontariamente, sia a livello inconscio che si incarna nella scelta di particolari capi o colori.

 

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I mille significati di un armadio

Se gli abiti possono essere caricati di così tanti significati e aspettative, ecco un altra scoperta della psicologa Jennifer Baumgartner sul tanto odiato/amato armadio. Pulire il proprio armadio è un argomento difficile per molte persone, ma per qualcuno è quasi impossibile lasciare andare i vecchi capi e pensare ad un riordinamento dei vestiti a causa della confusione interiore. Questo era il caso di una paziente che ha permesso alla terapeuta di scoprire come tanti meccanismi psicologici si intrecciavano in quell'armadio. Cambiare il proprio stile può andar di pari passo ad un cambiamento esistenziale: in questo caso l'avvio è stato dato dal cambio della taglia grazie ad una dieta fortunata. Paradossalmente, sebbene il corpo fosse orami pronto, la donna non aveva ancora ricalibrato la propria percezione corporea il che le rendeva impossibile sbarazzarsi di vestiti troppo larghi.

La conquista di un nuovo aspetto in linea con i canoni esigenti della nostra società metteva la paziente di fronte ad un'altra verità: sfoggiare il nuovo corpo voleva dire anche inserirsi in una serie di dinamiche sociali cui finora non aveva preso parte. La taglia comoda l'aveva salvata dal confronto e adesso doveva affrontare nuovi demoni. La conclusione della psicologa, opposta a quelle delle amiche e di chi era strabiliata dal risultato, era quella di concedersi del tempo per comprendere chi era diventata e non chi gli altri volevano fosse.

Immagine | Rabensteiner