Agorafobia nei bambini e adolescenti

L’agorafobia è impropriamente considerata la paura degli spazi aperti, in realtà fa riferimento a ogni circostanza fuori casa in cui ci si potrebbe sentire persi o in difficoltà al sopraggiungere di sintomi ansiosi. Solitamente riscontrata negli adolescenti e adulti, può riguardare anche i bambini.

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Non dobbiamo farci ingannare dalla parola: sebbene etimologicamente derivi il suo nome dal greco “agorà”, piazza, il significato dell’agorafobia è molto di più della semplice paura degli spazi aperti.

 

Queste persone possono trovarsi in difficoltà anche sui trasporti pubblici, in spazi chiusi come cinema e teatro, nello stare in fila o tra la folla e più in generale nello stare fuori casa da soli. 

 

La preoccupazione preminente è quella di non avere una via di fuga nel caso in cui si dovessero avere sintomi ansiosi o attacchi di panico

 

La persona teme di trovarsi in imbarazzo e di non poter ricevere  aiuto.
Si tratta dunque di situazioni in cui si teme di sentirsi male lontano da casa, là dove questa viene invece percepita come unico rifugio e luogo sicuro. Nell’età dello sviluppo osserviamo questo disturbo soprattutto negli adolescenti, raramente nei bambini.
 

L’agorafobia nei bambini

I bambini raramente manifestano i sintomi dell’agorafobia, ma possono esprimere ansia alla separazione o paura di uscire di casa in modi diversi. 

 

Possono manifestare una vera e propria ansia da separazione: estrema preoccupazione/rifiuto di separarsi dalle figure di riferimento, timore che possa accader loro qualcosa o che loro stessi possano disorientarsi e andare incontro a pericoli uscendo da soli o rimanendo in casa da soli.

 

Sono bambini che rifiutano di andare a dormire senza la compagnia di un adulto, che possono fare frequenti incubi relativi alla separazione, manifestare il proprio disagio con sintomatologie somatiche e rifiutarsi di andare a scuola pur di non separarsi dai genitori. 

 

Spesso queste manifestazioni si osservano a seguito di un evento stressante o traumatico, come un grave lutto familiare o un divorzio, a seguito del quale il bambino perde temporaneamente la sua “base sicura” e regredisce a fasi di estrema fusione con il genitore. In alcuni casi il bambino può mostrare apparentemente i sintomi di un’agorafobia ma con alcune differenze. 

 

Solitamente egli appare piuttosto disorientato nello stare fuori casa in luoghi sconosciuti, ma difficilmente manifesta la complessa ideazione cognitiva agorafobica (la paura del sopraggiungere di sintomi ansiosi invalidanti o imbarazzanti). 

 

Quando accade è bene valutare attentamente le relazioni familiari perché può trattarsi anche di una preoccupazione del genitore secondariamente trasmessa al figlio. In ogni caso si tratta di sintomatologie ansiose che rivelano una temporanea difficoltà del bambino a separarsi e a fare esperienze autonome.
 

L’agorafobia negli adolescenti

L’agorafobia e l’ansia sociale rappresentano i disturbi ansiosi che più frequentemente hanno un esordio durante l’adolescenza, una fase del ciclo di vita dove il ragazzo o la ragazza sono chiamati a svincolarsi dalla relazione infantile con i genitori, a misurarsi con contesti di vita esterni e a sviluppare un’identità autonoma. 

 

Questo processo verso l’autonomia può rivelarsi difficoltoso o inibito a causa di alcuni nodi non risolti dello sviluppo infantile o di alcune problematiche familiari. Questo può indurre nell’adolescente un arresto evolutivo o un adattamento solo apparente senza metterlo in condizione di autonomizzarsi realmente, dal punto di vista psicologico, dai genitori. 

 

L’ansia sociale e l’agorafobia sono due disturbi d’ansia che, in modi diversi, segnalano questa difficoltà di svincolo, il risultato è infatti quello di inibire la vita fuori casa e le sperimentazioni autonome per paura della gente e dei pericoli a cui si potrebbe andare incontro. 

 

Il contesto familiare diventa l’unico entro il quale si ha la certezza di non provare sintomi  e di sentirsi al sicuro, mentre essere fuori casa da soli (nell’agorafobia) o in un contesto di valutazione (nell’ansia sociale) sono vissuti come pericoli che minacciano la propria sicurezza fisica e psichica. Queste situazioni vengono dunque evitate compromettendo però le possibilità di autonomia del ragazzo o della ragazza.
 

Curare l’agorafobia significa in questi casi ampliare lo sguardo e cogliere i significati che tale sintomatologia assume antro le dinamiche familiari e il processo di svincolo dell’adolescente.