Come riconoscere l'ansia dai sintomi

Ansia! Che ansia solo a parlarne! Eppure si tratta di un segnale utile che se impariamo a riconoscere e a gestire ci può regalare una vita più serena. Scopriamo i sintomi dell'ansia

Come riconoscere l'ansia dai sintomi

L'ansia è uno dei mali che attanaglia la nostra società: una reazione psicologica e fisica che può impedirci di godere appieno la nostra vita solo nel momento in cui non riusciamo a gestirla.

Riconoscere i sintomi dell'ansia è quindi il primo passaggio per stare meglio e smettere di pensare di poter controllare ogni cosa.

L'ansia fisiologica nasce come risposta ad una situazione che viene considerata e percepita come pericolosa dal soggetto.

Non dipende tanto dalle qualità o caratteristiche della situazione in sé, ma piuttosto dall'incontro dell'individuo con quella specifica sfida: considerarsi poco capace o di fronte ad un compito che vada aldilà delle proprie capacità è la base per l'ansia.

 

L'ansia come disturbo

Da questa percezione nascono una serie di risposte corporee e psicologiche. Da un punto di vista evolutivo l'ansia ha un ruolo importante per la sopravvivenza in quanto permette alla persona di attivare le sue risorse di fronte al pericolo.

L'ansia fisiologica infatti produce una risposta del sistema simpatico ciòè predispone all'azione il corpo o per affrontare il pericolo o per fuggirlo. Quando comincia a diventare un disturbo?

L'ansia diventa problematica quando l'attivazione si sussegue ripetutamente e senza una vera sosta, cioè quando ci sentiamo continuamente immersi in situazioni ingestibili.

Ciò significa che il nostro corpo e la nostra mente non si fermano mai e invece di capire che dobbiamo modificare il nostro modo di gestire la situazione continuiamo a subirla con effetti negativi per l'organismo e il benessere psicofisico.

 

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Sintomi fisici e psicologici dell'ansia

Quali sono i sintomi, cioè quei segnali che ci dovrebbero guidare e far comprendere che è il momento di cambiare qualcosa?

L'ansia agisce a livello fisico e psicologico. Il nostro organismo viene sollecitato dal sistema simpatico che induce:

  • aumento del battito cardiaco,
  • aumento della velocità della respirazione,
  • sudorazione,
  • vertigini,
  • aumento della risposta gastrica.

Un'attivazione generalizzata e continua ovviamente produce una sorta di sovraccarico di lavoro per i nostri organi con conseguenti problemi, come gastrite o attacchi cardiaci.

A livello psicologico ci sono dei cambiamenti sia a livello cognitivo, sia a quello emotivo. I sintomi sono:

  • uno stato d'allerta continuo,
  • nervosismo,
  • insonnia,
  • eccessiva preoccupazione per sé e per gli altri.

Cognitivamente il soggetto è costantemente impegnato in una valutazione della situazione cercando di controllare ciò che è fuori dal suo controllo.

Questo sforzo lo allontana da ciò che può fare concretamente per migliorare la situazione e lo rinchiude in un pensiero circolare che autoalimenta il nervosismo.

 

Cosa succede quando l'ambizione è fonte di ansia?

 

Ansia e società contemporanea

L'ansia non nasce con la modernità, e neanche i disturbi dell'ansia, ma come mai questi disagi sono così frequenti? Una possibile risposta sta nello sforzo diffuso (e nell'illusione) di non dover mai sbagliare e di trovare in fretta e velocemente la risposta giusta ad ogni problema.

Questi sintomi potrebbero esser sfruttati come monito: se mi senti ansioso mi sto trovando di fronte a qualcosa che non posso controllare e per una volta concedetevi il brivido e la possibilità di darvi del tempo, la risorsa che sta diventando sempre più preziosa.

 

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