Dating online e violenza di genere

Uno studio ha messo in evidenza il legame fra dating online e violenza di genere evidenziando che per molti uomini, essere rifiutati in un ambiente virtuale è sufficiente a sollecitare tendenze aggressive e violente verso il genere femminile.

Dating online e violenza di genere

Il rifiuto in amore è un'esperienza che sembra aumentare i comportamenti aggressivi degli uomini nei confronti delle donne.

Uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università degli studi di Genova e dell’Università di Milano Bicocca e recentemente pubblicato su  Aggressive Behavior (Andrighetto, Gabbiadini e Riva, 2019), ha rivelato che questa ostilità è suscitata anche nel contesto virtuale delle piattaforme di dating online quando le partner femminili desiderate rifiutano la richiesta di abbinamento da parte degli uomini.

Questi siti di incontri sembrano, dunque, una modalità “nuova” solo in apparenza dato che anche l’ultramoderno contesto virtuale sembra risentire degli stessi fattori che sostengono credenze e atteggiamenti culturalmente legati alla violenza di genere e all’aggressività verso le donne. Vediamo meglio cosa riportano gli Autori nell’indagine in questione.

 

Dating online fra realtà e illusione

Le piattaforme di dating online hanno ormai raggiunto un’elevata popolarità tanto da essere divenute recentemente oggetto di studio da parte degli psicologi. 

Queste prime indagini, precisano gli Autori, sembrano aver confermato come, al pari di altri ambienti “virtuali” (come ad esempio i social network), queste piattaforme facilitino gli utenti sia a fornire rappresentazioni falsate e idealistiche di se stessi (Toma, Hancock, & Ellison, 2008), sia ad oggettivare i potenziali partner ritenendoli più facilmente “oggetti” da manipolare/possedere che persone tridimensionali con cui instaurare una relazione (Anderson, Holland e Haslam, 2018). 

Sembra, in altre parole, che questi ambienti possano facilmente risultare falsati, illusori e in qualche modo “artificiali” rispetto alle caratteristiche “reali” delle persone coinvolte.

Lo studio in questione, forte dei dati di queste precedenti ricerche, si è proposto quindi di indagare che conseguenze tutto questo potesse avere dal punto di vista emotivo e comportamentale sugli utenti di queste piattaforme e se e in che modo questo fosse legato a differenze di genere fra uomini e donne.

In un mondo artificioso dove tutti presentano una versione edulcorata di sé stessi, al riparo dal rischio di far intravedere piccoli o grandi difetti, sembrerebbe naturale aspettarsi di approcciare potenziali partner più facilmente e in maniera più gratificante. Che succede se questo non avviene? Cosa accade se, uno o più dei potenziali partner che la piattaforma suggerisce ad un utente, rifiuta il contatto? Per uomini e donne sembra che le conseguenze siano molto diverse che questo abbia a che fare con retaggi culturali piuttosto “antichi” in barba alla modernità degli attuali mezzi di comunicazione.

 

Vulnerabilità al rifiuto e violenza di genere

Lo studio in questione è stato condotto con l’intento di esplorare le reazioni degli utenti di piattaforme di dating online di fronte al rifiuto di potenziali partner e se, tale rifiuto, potesse provocare reazioni ostili più accentuate negli uomini rispetto alle donne.

Questo non solo perché in tali piattaforme gli uomini sembra siano soggetti al rifiuto più spesso delle donne (che evidentemente sembrano più “selettive”), ma anche perché l’aggressività suscitata dal rifiuto di una donna costituisce spesso uno dei precursori della violenza di genere (Fleury, Sullivan, & Bybee, 2000).

Che accada in un mondo reale o virtuale, infatti, l’esperienza del rifiuto è una della più frustranti perché mina il proprio desiderio di appartenenza, riconoscimento e stima e, tra le diverse forme di rifiuto sociale, il rifiuto “romantico” è quello che più rappresenta una seria minaccia per l’immagine di sé, precisano gli Autori. 

 

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Differenze fra uomini e donne

Rispetto a questo sembra ci siano significative differenze nel modo in cui uomini e donne reagiscono a questa forma di rifiuto o di rottura delle relazioni. Gli uomini sembrano utilizzare peggiori strategie di adattamento emotivo rispetto alle donne che, più spesso degli uomini, riferiscono  di provare emozioni negative come tristezza o confusione attestando una maggiore capacità di elaborazione emotiva della perdita.

Ulteriori studi (Kelly, Dubbs, & Barlow, 2015; Stratmoen, Greer, Martens, & Saucier, 2018) hanno rivelato che gli uomini con livelli più alti di orientamento al dominio sociale o credenze sull'onore maschile tendono a rispondere in modo più aggressivo al rifiuto delle donne e hanno maggiori probabilità di sostenere quella che è stata altrove definita la “cultura dello stupro” (Brownmiller, 1975). Questo concetto sottolinea quanto la sessualizzazione della relazione col femminile rappresenti spesso uno dei modi per affermare (o ri-affermare) la superiorità dell’uomo e l’identità maschile anche attraverso credenze e giustificazioni della violenza agite e condivise a livello culturale.

 

L’asimmetria di potere e gli stereotipi della mascolinità

Come si traduce tutto questo nel contesto sociale delle piattaforme di dating online?

Al fine di indagare il fenomeno in oggetto, i ricercatori hanno creato “Cupidoo”, una piattaforma online ad hoc dove i profili degli utenti venivano abbinati a quelli fittizi di potenziali partner, appositamente “programmati” per rifiutare le richieste di contatto. Successivamente, sono state valutate, con apposite scale,  le reazioni emotive e le eventuali tendenze aggressive dei partecipanti.

I risultati hanno evidenziato un aumento dell’aggressività negli uomini, sia verso le partner rifiutanti, che verso le donne in generale. La stessa cosa non si è riscontrata nelle utenti di sesso femminile: sebbene anche per loro il rifiuto avesse generato sentimenti di frustrazione e disistima, questo non sembra aver innescato ostilità, né verso i partner rifiutanti, né verso gli uomini in generale.

L’inammissibilità del rifiuto, come violazione ad una sorta di “diritto” di proprietà maschile nei confronti delle donne – proseguono i ricercatori - è una credenza arcaica e pervasiva della società patriarcale a quanto pare mai del tutto sorpassata, tanto da ritrovarsi tutt’oggi fin anche nelle piattaforme di dating online dove, per altro, sembra più facile operare una sorta di “oggettivazione sessuale” delle potenziali partner.

Questa cultura implica relazioni di potere asimmetriche tra uomini e donne e include specifiche aspettative maschili nei confronti delle relazioni romantiche, come le aspettative di dipendenza delle donne e un senso di “diritto” nei rapporti con le donne (Volpato, 2016).

Per questi motivi, spiegano i ricercatori, quegli uomini che percepiscono il rifiuto di una donna come una seria minaccia alla propria identità maschile (Vandello & Cohen, 2008) possono utilizzare l’aggressività e la violenza come strategia per ripristinare la propria mascolinità minacciata e riaffermare il proprio dominio.

 

Le insidie del dating online

In conclusione, questo interessante studio sembra suggerire come le piattaforme di dating online, a dispetto della loro sedicente “postmodernità”, possano essere contesti in cui – complice l’anonimato del web, la possibilità di fornire versioni idealizzate di sé stessi e la facilità con cui vengono sessualizzati e oggettivati i profili dei potenziali partner – i falsi miti riguardo alla dominazione maschile sulle donne possano essere perpetrati alimentando atteggiamenti di violenza, aggressività e intolleranza al rifiuto che sembrano non favorire certo un progresso nel rapporto fra i generi.

D’altra parte è noto ormai come sul web le persone tendano più facilmente ad agire d’impulso, aggredire e offendere gli altri – un esempio è il fenomeno del body shaming – senza preoccuparsi delle conseguenze. Attenzione dunque perché queste piattaforme di incontri potrebbero rivelarsi più insidiose di quanto a prima vista non possa sembrare.

 

Bibliografia

Anderson, J. R., Holland, E., Koc, Y., & Haslam, N. (2018). iObjectify: Self‐ and other‐objectification on grindr, a geosocial networking application designed for men who have sex with men. European Journal of Social Psychology, 48, 600-613.

Andrighetto L., Gabbiadini A. e  Riva L., (2019). Lonely Hearts and Angry Minds: Online Dating Rejection Increases Male (but not Female) Hostility, Aggressive Behavior.

Brownmiller S., (1975) Contro la nostra volontà: uomini, donne e stupro, titolo originale: Against Our Will: Men, Women, and Rape. Fawcett Books, NY.

Fleury, R. E., Sullivan, C. M., & Bybee, D. I. (2000). When ending the relationship does not end the violence: Women's experiences of violence by former partners. Violence Against Women, 6, 1363-1383.

Kelly, A. J., Dubbs, S. L., & Barlow, F. K. (2015). Social dominance orientation predicts heterosexual men’s adverse reactions to romantic rejection. Archives of Sexual Behavior, 44, 903-919. doi: doi.org/10.1007/

Stratmoen, E., Greer, M. M., Martens, A. L., & Saucier, D. A. (2018). What, I′m not good enough for you? Individual differences in masculine honor beliefs and the endorsement of aggressive responses to romantic rejection. Personality and Individual Differences, 123, 151-162.

Toma, C., Hancock, J. T., & Ellison, N. B. (2008). Separating fact from fiction: An examination of deceptive self-presentation in online dating profiles. Personality and Social Psychology Bullettin, 34, 1023–1036.

Vandello, J. A., & Cohen, D. (2008). Culture, Gender, and Men's Intimate Partner Violence. Social and Personality Psychology Compass, 2, 652-667.

Volpato, C. (2016). Psicosociologia del maschilismo [Social Psychology of masculism]. Bologna, Italia: Laterza Editore.

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Foto: Kaspars Grinvalds / 123rf.com