Dating, innamorarsi davanti a un monitor?

Tinder, Meetic e presto anche Facebook… Pare infatti che il colosso “blu” di Zuckerberg possa presto fare concorrenza alle più note piattaforme di dating online. Anche l’innamoramento sarà guidato da un algoritmo?

Dating, innamorarsi davanti a un monitor?

Tinder e Meetic sono le più note piattaforme di dating online, siti dove è possibile creare un proprio profilo, interagire virtualmente con potenziali partner e alla fine chissà, potrebbe scoccare la “scintilla” anche nel mondo offline…

Anche Facebook sembra voler dare il suo “contributo” e sfruttare l’enorme mole di dati che ha dei suoi utenti e i suoi complessi algoritmi per aiutarci a trovare l’anima gemella. Un sogno. O forse, un brutto sogno o un vero e proprio incubo?

 

Meetic, Tinder e… anche Facebook

Fra poco dalla home page del social network più famoso di sempre potremmo avere suggerimenti non relativi alle “persone che potresti conoscere” ma addirittura alle persone di cui potresti innamorarti

Questo, in sostanza, il pretenzioso progetto di Zuckerberg. Gli algoritmi di Facebook in effetti hanno già a disposizione una quantità enorme di informazioni sugli utenti, informazioni dirette, relative a ciò che ognuno dichiara e condivide sui social, e indirette desunte cioè dagli interessi, le amicizie e le preferenze di vario genere che dichiariamo quando mettiamo “mi piace” a post o pagine, aderiamo a certe campagne o sondaggi online ecc.

Tutte queste informazioni vengono incrociate e utilizzare dagli algoritmi di Facebook per proporre all’utente i contenuti più in linea con i suoi interessi: con questo criterio visualizziamo più spesso certi post, gli aggiornamenti di certe pagine e vediamo certi messaggi pubblicitari che Facebook ha provveduto con “sollecitudine” a selezionare per noi…

Gli effetti imprevisti e potenzialmente paradossi di questo sistema sono periodicamente oggetto di studi e di controversie. Pare, ad esempio, che Facebook proponendo solo i contenuti che già conosciamo inibisca un vero scambio di idee o che, come vorrebbero alcuni, potrebbe essere in grado di desumere caratteristiche della nostra personalità e del nostro orientamento sessuale. Ma a quanto pare c’è di più: l’amore e, possibilmente, quello con la “A” maiuscola!

 

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Dating online fra reale e virtuale

Ora, su che basi, con quali criteri Facebook incrocerà i dati degli utenti (solo quelli dichiaratamente alla ricerca dell’anima gemella si intende: la privacy da qualche tempo sta molto a cuore al gigante blu…) per proporci potenziali anime gemelle? Interessi comuni? Scuole o luoghi di frequentazione? Gusti musicali o culinari? Oppure in base alla professione svolta, compatibilità (presunta ma si sa: Facebook tutto può) degli orari di lavoro, intenzione o meno di avere figli…

Già Tinder, ad esempio, propone una serie di potenziali partner scegliendoli in base alla distanza da te, grazie al GPS del cellulare e Meetic, a costi pare non proprio irrisori, consente di fare ricerche più che raffinate su potenziali partner che potremmo voler incontrare.

Oltre il dating online, in sé per sé è la pretesa di poter effettuare dall’esterno un qualche tipo di “selezione” per favorire un qualche tipo di “incontro” che lascia perplessi.

Il danting online già pone delle questioni interessanti riguardo al relativo anonimato con cui ci si approccia sul web, all’apparente “facilità” con cui si interagisce con una persona senza l’impegno di uno scambio vis à vis, alle ipotetiche “informazioni” che si possono raccogliere su un potenziale partner prima di incontrarlo “realmente” (tanto per illudersi di non stare in tutto e per tutto sempre e comunque iniziando a parlare con uno sconosciuto con tutta l’incertezza che questo comporta).

Ma qui si sta, come dire, andando “oltre”, si sta ipotizzando che ciò che le persone dichiarano di sé su una piattaforma di incontri o social network (dove ognuno mostra un’immagine parziale e consapevolmente manipolata di sé) sia in qualche modo sufficiente a farsi un’idea di “chi è” quella persona e che in base a questa idea qualcun altro/qualcos’altro dall’esterno possa stabilire quali potenziali partner potrebbero essere più adatti a lui/lei…

 

Facebook, Meetic e Tinder: chi decide per noi?

La questione è molto complessa e meriterebbe un approfondimento ben più ampio di quello del presente contributo. Ad ogni modo una, fra le tante questioni che si potrebbero porre, sembra a mio avviso interessante: di nuovo la fantasia che qualcun altro o qualcos’altro possa decidere per noi e meglio di noi.

Lo vediamo con le diete “last minute” che ci raccomandano questo o quel regime alimentare miracoloso, lo vediamo con le App che vorrebbero avvisarci se siamo depressi o preservarci dallo “stress delle vacanze” e adesso Facebook promette di aiutarci a trovare l’anima gemella…

Certamente si tratta di una tendenza tutta umana a riporre aspettative “magiche” in ciò che promette soluzioni facili e immediate, una tendenza che però le nuove tecnologie cavalcano sempre più spesso…

 

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Foto: vasilyrosca / 123RF Archivio Fotografico