La sessuofobia: i sintomi, le cause e le terapie

Le fobie colpiscono tutti gli ambiti della via, anche le sfere più piacevoli. È il caso della sessuofobia, ma da
dove nasce?

La sessuofobia: i sintomi, le cause e le terapie

La sessuofobia è catalogata come un disturbo di natura psichica caratterizzato dall’avversione nei confronti della sfera sessuale.

Non si tratta solo di rifiutarsi di avere dei rapporti, ma di rifuggire molti aspetti della sessualità

Come ogni altra fobia la sessuofobia si caratterizza per alcuni aspetti specifici:

> Una risposta emotiva negativa eccessiva ed incontrollata verso la fonte della fobia stessa,

> Pensieri incontrollati che fomentano la paura sia alla vista dello stimolo, sia solo in caso ricordi

> Comportamenti di rifiuto e di evitamento di tutti i luoghi o persone o situazioni che hanno a che fare con la fonte della fobia.

 

Come definire la sessuofobia

La fobia sessuale o sessuofobia è catalogata nel DSM-IV tra i disturbi del desiderio; più nello specifico è chiamata Disturbo da avversione sessuale.

I sintomi, precedentemente descritti in modo trasversale per le varie fobia, in questa sede vertono sul rifiuto del desiderio sessuale, delle attività erotiche. La paura provata non viene affrontata, ma generalmente la persona preferisce gestire la situazione tramite allontanamento.

C’è da dire che in alcuni casi la strategia, almeno in apparenza, sembra funzionale, in quanto il disturbo può coinvolgere ogni aspetto della sessualità (desiderio, attività, partners, ecc.), solo alcuni o addirittura concentrarsi su un singolo elemento.

 

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Come si scatena la sessuofobia

Come per ogni altra forma, la sessuofobia può avere un inizio dai “toni bassi” per poi andare in crescendo in un circolo vizioso.

Le conseguenze della fobia possono intaccare la vita familiare, relazionale e lavorativa; i soggetti non riescono a costruire delle relazioni solide e spesso con il tempo lo stesso rapporto con l’altro sesso viene compromesso allargando le conseguenze del disturbo oltre la sfera meramente sessuale.

Chi soffre di questo disturbo tendenzialmente associa alla sessualità un senso di riprovevole disgusto; non è detto che non riesca ad avere rapporti, ma sicuramente non riuscirà a goderne interamente. Alla base della sessuofobia ci sono spessi traumi infantili legati ad abusi, ma è possibile che influiscano anche aspettative irrealistiche o sensi di colpa associati ad una visione negativa del sessualità che può esser trasmessa attraverso l’educazione.

 

Sessuofobia: come affrontare il problema

Il disturbo può essere affrontato efficacemente solo dopo aver compreso quale sia la vera origine, ma tendenzialmente prevede l’invio ad uno psicoterapeuta che affronti parallelamente l’approfondimento degli aspetti fisiologici della sessualità e la risposta emotiva.

A questo si associa un percorso che porti ad un’esposizione graduale allo stimolo ansiogeno per imparare a gestire la propria reazione e a controllare i pensieri automatici negativi.

 

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