Anoressia atipica, cos'è

Adolescenti e giovani con anoressia nervosa atipica possono sperimentare gravi complicazioni fisiche nonostante non siano sottopeso: la percezione corporea distorta e i comportamenti irrealistici verso il cibo e il peso sono sintomi presenti anche in questa forma del disturbo alimentare.

Anoressia atipica, cos'è

Uno studio australiano guidato da Melissa Whitelaw, studiosa del Royal Children’s Hospital di Melbourne ha posto in evidenza quanto sia fondamentale incentrare la diagnosi dei disturbi del comportamento alimentare sulla valutazione globale del funzionamento di personalità del paziente e del suo rapporto con il cibo e il corpo non fermandosi a parametri “oggettivi” come il solo peso corporeo.

Anche persone con un peso corporeo nella norma, infatti, possono soffrire di disturbi alimentari piuttosto seri come la bulimia o quella che è stata più recentemente definita anoressia atipica.

 

Anoressia atipica: un disagio nascosto

ll sottopeso è altamente visibile ed è stato a lungo considerato il segno distintivo dell'anoressia nervosa, un disturbo alimentare restrittivo caratterizzato da irrealistiche preoccupazioni per il peso e il cibodisregolazione emozionale e fragilità del senso di Sé con complicazioni fisiche potenzialmente letali tra cui ipofosfatemia, bradicardia, ipotensione e ipotermia.

Nell'ultimo decennio, è stato riscontrato un numero crescente di adolescenti con anoressia atipica: con tutte le caratteristiche psicologiche dell’anoressia nervosa, ma un peso statisticamente nella norma che richiedono tuttavia un ricovero per le stesse complicazioni fisiologiche dell’anoressia nervosa.

L’anoressia nervosa atipica è inserita nel DSM-V frai i disturbi alimentari non altrimenti specificati e, poiché in questi casi il peso corporeo rimane nel range della normalità, tale disturbo viene spesso considerato meno grave dell’anoressia nervosa tipica.

Uno studio ha però evidenziato che così non è e che queste forme di anoressia “nascosta” sono molto importanti da riconoscere precocemente prima che arrivino a causare complicanze fisiche e psicologiche importanti.

 

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Uno studio sull’anoressia atipica

Lo studio ha esaminato 171 pazienti ricoverati per anoressia nervosa presso il Royal Children’s Hospital a Melbourne fra il 2013 e il 2015. Di questi, 51 risultavano soffrire di anoressia atipica e presentavano una frequenza cardiaca molto bassa, bassa pressione arteriosa e squilibrio elettrolitico pur avendo un peso corporeo ancora nella norma.

Ciò che i ricercatori hanno riscontrato, infatti, è che a predisporre all’insorgenza di complicanze fisiche non sia solo il peso corporeo in assoluto (sopra o sotto soglia di normalità), ma anche tempi e modi della perdita di peso.

Una perdita di peso rapida e consistente (dal 10 al 20% della massa corporea) fatta spesso con diete last minute senza la supervisione di un nutrizionista può comportare per il corpo scompensi cardiaci, elettrolitici e metabolici anche quando non raggiunga valori di dimagrimento inferiori al range di normalità.

Le forme atipiche dell’anoressia non andrebbero dunque sottovalutate, specificano i ricercatori, perché possono rappresentare disturbi già di per sé importanti che necessitano di essere riconosciuti e trattati (Whitelaw at al, 2018).

 

Anoressia atipica e bulimia: l’inganno del peso corporeo

Lo studio in questione è interessante non solo perché pone in evidenza una forma di disagio spesso poco riconosciuta e sotto-diagnosticata, ma anche perché pone indirettamente in evidenza quanto non sia il solo peso corporeo a definire il comportamento alimentare di una persona sano o disfunzionale.

E non è solo l’anoressia atipica, esistono, ad esempio, anche molte forme di bulimia nella quali la persona, alternando abbuffate e condotte di eliminazione si mantiene in un peso e in una forma fisica apparentemente “sani” entro un ragne di normalità.

Sia alcune forme di bulimia che l’anoressia atipica rappresentano dunque forme insidiose del disturbo alimentare che rischia di rendere ancora più difficoltoso l’accesso alle cure.

Sia perché non destano attenzione da parte degli altri, sia perché le persone stesse che ne soffrono possono non riconoscerlo come problema – specie le forme restrittive dove il disturbo è egosintonico – o, come accade spesso nelle forme bulimiche o nel binge eating, nasconderlo per vergogna.

 

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