Primo giorno di scuola, perché non si dimentica
Rito di passaggio, spartiacque di grandi cambiamenti. C'è più di un primo giorno di scuola nella nostra vita e ciascuno è a suo modo indimenticabile. Ma perché?
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L’estate è agli sgoccioli e la ripresa della scuola è alle porte. Tantissimi sono gli interrogativi su come sarà il rientro a scuola e tutto questo anno scolastico, su cosa accadrà a causa della pandemia e a quali sfide alunni, insegnanti e genitori dovranno affrontare.
Ma una cosa in tutto questo scenario non cambia: le tante emozioni che il primo giorno di scuola porta con sé.
Se ci pensiamo esistono tanti “primi giorni di scuola”: si inizia alla scuola dell’infanzia, poi ci sono le elementari, le media, le superiori e, per alcuni anche l’università. Ognuno sicuramente porta con sé vissuti diversi ognuno ricco di significato e profondità.
Primo giorno di scuola elementare
Il primo giorno di scuola così definito e tipico nell’immaginario collettivo è quello del primo anno di scuola primaria, o scuola elementare. Questo è un giorno davvero speciale, in cui non solo il futuro studente o studentessa, ma tutte le persone che ruotano attorno a lui o lei, arricchiscono con gesti, riti, sensazioni, timori, emozioni, entusiasmo.
Insomma, per molti è quasi un rito di passaggio che necessita di preparazione, di festeggiamenti e di estrema attenzione. È qualcosa che non si scorda mai. Le nuove emozioni provate, la sensazione di diventare un ometto o una donnina e uscire da quella bolla di bimbo o bimba piccoli legata alla scuola dell’infanzia, le grandi aspettative proprie e dei propri famigliari, il significato che ha il nuovo percorso scolastico, e tanto altro, rendono questo giorno indimenticabile.
Il bambino può avere paura, timore e ansia per il non sapere cosa lo aspetta, come sarà la nuova scuola, chi saranno i compagni e gli amici per non parlare dei compiti e delle responsabilità… ma al tempo stesso vi sono euforia, felicità, entusiasmo, voglia di scoprire e la sensazione di essere diventati grandi, di avere un nuovo ruolo e compito.
Tutto questo segna il bambino, che piano piano cresce, fa propria la nuova responsabilità e cambia atteggiamento e comportamento.
Primo giorno di scuola media
Altro giorno di scuola importante è quello che segna il passaggio alla scuola secondaria di primo grado. Meno forte e sentito di quello precedente ma molto importante per ragazzi e ragazze. È il periodo della pubertà, ovvero di tantissimi e grandi cambiamenti nell’individuo preadolescente sia a livello fisico che di turbolenza emotiva. L’inizio della nuova avventura alle medie può essere caratterizzato da maggiore timore legato ai compagni e alla paura di fare brutta figura, di non essere accettato e di non fare amicizia. Vi è poi il timore dei professori, ora più distaccati delle maestre elementari, solitamente più “chiocce” e accudenti.
Tanti quindi gli interrogativi: “come saranno? E se non riesco a chiamarli “prof”? e se sono severi?” E ancora, “dovrò studiare molto di più, sarà molto più difficile, e se non riesco?” Subentra la paura degli esami che, per le generazioni di oggi, sono i primi nel percorso scolastico e visti sempre con estremo timore.
Nel passaggio quindi vi è la sensazione di aumento delle richieste, della necessità di maggiore impegno e quindi l’incremento di responsabilità, meno possibilità di sbagliare, più fatica, ecc.
Sicuramente vi è l’entusiasmo del nuovo percorso, la sensazione di essere più grandi, di poter avere maggiore autonomia, vi sono le prime uscite con gli amici e i primi “amori”. Le medie sono in tutti i sensi un periodo di passaggio e tante solo le sensazioni che il primo giorno di questa avventura porta con sé.
Primo giorno di scuola superiore
E poi arriva il primo giorno di scuola secondaria di secondo grado, per alcuni l’ultimo primo giorno di scuola. Un giorno come tanti che però sancisce l’inizio di un percorso che porta alla maturità, non solo in termini di esame di stato, ma anche alla maggiore età, alla crescita e raggiungimento di maggiore autonomia, alla patente, ecc.
Le aspettative sono tantissime per i ragazzi che iniziano questo nuovo ciclo di studi, e con esse i timori, i pensieri, le sensazioni…
Aumenta il senso di responsabilità e di richiesta, ma con esso anche la consapevolezza di poter essere maggiormente autonomo e di doversela cavare da sempre più da soli, con meno aiuto e supporto dai professori e anche dalla famiglia. Si diventa grandi, la scuola e lo studio è una propria responsabilità, ora più di prima.
C’è inoltre la consapevolezza che questi anni porteranno, per molti, alla scelta del percorso scolastico universitario, o in ogni caso al termine della scuola dell’obbligo e l’entrata nel mondo adulto a tutti gli effetti con la necessità di trovarsi un lavoro. E con questo tutte le incertezze e i timori legati al non sapere cosa fare. Cinque e lunghi anni, o meno per alcuni indirizzi, che segnano in modo importante la crescita: in qualche modo i ragazzi lo avvertono e vivono forti sensazioni a riguardo fin dal primo giorno.
Insomma, qualsiasi “primo giorno di scuola” non si scorda mai perché troppe sono le emozioni, i pensieri, le aspettative e le sensazioni che animano questa giornata. Il significato che assume è sempre quello di passaggio, di crescita e cambiamento, e quindi di qualcosa di importante per sé e per la definizione della propria identità.
Allo stesso modo segna i genitori e chi sta accanto allo studente, che lo vede crescere, diventare piano piano ragazzo e poi adulto che costruisce giorno dopo giorno la propria vita. Ci sono tanti modi per prepararsi al primo giorno di scuola, tutto può essere perfetto e apparentemente in ordine, ma non ci si potrà mai preparare pienamente alle forti emozioni provate, che vanno vissute proprio perché non facilmente dimenticabili.