Le paure dei bambini: strategie per aiutarli

Accompagnare i bambini a vincere le loro "piccole" paure è allenarli ad affrontare da soli "da grandi" le sfide della vita.

Le paure dei bambini: strategie per aiutarli

I bambini manifestano spesso paura e difficoltà ad affrontare alcune situazioni, il cui potere spaventante è spesso incompreso dagli adulti.

Questo porta spesso a minimizzare la preoccupazione del bambino esortandolo a non “fare il fifone” o a “essere coraggioso”.

La paura è un’emozione fondamentale per la sopravvivenza grazie all’attivazione dell’organismo di fronte a uno stimolo potenzialmente minaccioso e quindi la preparazione della risposta ad esso.

Far vivere e conoscere questa emozione anche ai più piccoli, aiutandoli ad affrontarla al meglio è importante per garantire in futuro una buona abilità nell’affrontare le situazioni nuove, che creano preoccupazione e ansia, senza farsi sovrastare, raggiungendo livelli eccessivi e disfunzionali.

Piccoli accorgimenti possono aiutare i bambini a costruire il proprio kit contro le paure.

 

Accogliere le paure dei bambini

Il primo passo per sostenere i più piccoli nel tragico mondo delle paure è non sminuirle ma accogliere e rispettarle. Quindi esortare il piccolo ad esprimere quello che prova, pensa, immagina, mostrando empatia, comprensione, ascolto e supporto.

Gli adulti non devono reprimere le paure o minimizzarle ma mostrare al piccolo la normalità e l’importanza delle stesse e il fatto che anche i grandi ne hanno qualcuna ma insieme si può trovare il modo per affrontarla e ridurre la preoccupazione.

Questa accoglienza permette ai più piccoli di non sentirsi diversi, inadeguati e sbagliati, di dare un nome e un significato a ciò che vivono e soprattutto a sentirsi meno soli nella lotta contro i mostri che bloccano le loro azioni e spaventano.

Il supporto e l’accettazione dell’adulto permetteranno inoltre di aumentare la forza e il coraggio per affrontare ciò che fa paura, la fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità.

 

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Le paure dei bambini: lo stile educativo

Le modalità con cui i genitori si approcciano ed educano il bambino possono essere significative nello sviluppo e mantenimento delle paure e nel loro vissuto.

Pertanto, è importante cercare di non assumere un atteggiamento eccessivamente critico e puntiglioso, pronto a segnalare ai bambini ogni errore commesso o il comportamento inadeguato.

Questo potrebbe far insorgere iper-criticità nel bambino e un sentimento di inadeguatezza, bassa autostima e atteggiamento arrendevole e di blocco, per paura di sbagliare oltre alla sensazione di fallimento.

Allo stesso modo l’eccessivo perfezionismo e la carica di aspettative potrebbero far sorgere nel piccolo l’ansia da prestazione e l’angoscia di deludere il genitore, sbagliando.

Ogni situazione assumerà quindi un grande carico emotivo che apparirà insuperabile. Infine, anche l’eccessiva preoccupazione e protezione del figlio possono essere dannose, trasmettendo un senso di insicurezza e la presenza del pericolo a ogni angolo, quindi eccessivo allarmismo e reazione eccessiva anche di fronte a stimoli non pericolosi.

I genitori dovrebbero essere abili nel comprendere la natura delle preoccupazioni del figlio, il fatto che esse mutino nel tempo e che siano normali e fisiologiche, riconoscendo i casi in cui è doveroso allarmarsi realmente e quali no.

È importante trasmettere fiducia, serenità e supporto, dando al bambino la possibilità di sperimentare in ambiente sicuro e protetto diversi modi per affrontarla. Il genitore deve essere un modello e una guida per il figlio, così come educatori, insegnanti e chiunque si prenda cura di lui.

 

Parlare il linguaggio dei bambini per trovare le strategie

Per aiutare il bambino ad affrontare le proprie paure, è utile entrare nel loro mondo e parlare il loro linguaggio. Se risulta difficile fargli esprimere con le parole ciò che li preoccupano e l’emozione vissuta, chiedere di usare altri mezzi come il disegno, nonché osservare ciò che manifesta nel gioco.

Questi due strumenti sono eccezionali per entrare in contatto con il vissuto del bambino e aiutarlo a esprimerlo, elaborarlo, comprenderlo e trovare una modalità propria e controllabile per affrontarlo.

Nel gioco possono essere simulate situazioni e personaggi in cui il bambino possa immedesimarsi e sperimentare strategie per affrontare le paure.

Ad esempio storie di eroi positivi, di bambini coraggiosi che superano ostacoli e prove possono essere fonte di coraggio e di aiuto. Nel disegno possono emergere contenuti, sensazioni corporee, situazioni di disagio e percezioni di minacce, difficilmente esprimibili in altro modo.

Allo stesso modo i racconti, le storie, le fiabe e le favole donano un mondo in cui anche le paure più mostruose possono essere ridicolizzate, ridotte e affrontate in modo indiretto e meno coinvolgente a livello emotivo.

Usare il mondo del bambino per affrontare ciò che gli crea angoscia permette di agire sulle paure riducendo l’ansia vissuta dal bambino, che verrebbe a contatto con realtà a lui note, in cui percepisce controllo, sicurezza e protezione e in cui sperimentare realtà difficili e spaventose è meno angosciante.

 

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Foto: Tatiana Kostareva / 123rf.com