Come aiutare i figli a gestire le paure notturne

Le paure notturne sono un incubo che tutti i bambini affrontano come banco di prova per l'età adulta. Ecco qualche consiglio per i genitori che devono accompagnare i figli in questa spiacevole, ma utile tappa di crescita.

Come aiutare i figli a gestire le paure notturne

Non tutte le tappe di crescita sono semplici, anzi alcune suscitano molta ansia in figli e genitori. Questo è il caso delle paure classiche, come quelle notturne che quasi tutti i bambini attraversano durante l'infanzia (ma che non tutti superano da adulti). Come affrontare questa situazione? I genitori come possono aiutare i figli a superare questa tappa? La risposta non è semplice, ma forse capire che ruolo abbiano nella crescita può dare qualche utile spunto.

 

Paure che fanno crescere

La paura è un'esperienza naturale e adattiva, un campanello d'allarme che attiva i sistemi di difesa assicurando la sopravvivenza dell'individuo. Le paure infantili, come quelle notturne (il buio, i mostri, la solitudine nel lettino, ecc.) sono un primo banco di prova a portata del bambino che gli permetterà di capire come agire nel futuro. Superare al meglio queste paure infonde fiducia e autostima! Detto ciò appare subito chiaro come sia indispensabile prendere sul serio queste paure e non ridicolizzarle. Sebbene sia facile per noi capire che il mostro non esiste, il bambino lo teme sul serio e lo deve affrontare, sicuro di potercela fare e non dilaniato tra la paura e il sentirsi inadeguato. Le paure notturne sono "naturali" quando evolvono nel tempo (la causa cambia con l'età) e sono sempre gestibili attraverso la comprensione del genitore.


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Cosa fa il genitore

Eccoci dunque al cuore del problema: cosa può fare un genitore? La questione è tutt'altro che semplice anche perché ciascuno di noi ha vissuto queste paure e a livello inconscio il modo in cui le ha superate potrebbe influenzarlo nuovamente. Ad ogni modo, ecco alcuni utili consigli della psicologa Alessandra Comale:

  • libertà di espressione: i bambini devono poter parlare di ciò che temono liberamente, magari attraverso un racconto. Parlare delle paure è il primo modo di tenerle sotto controllo;
  • atteggiamento calmo: il bambino non va ridicolizzato, né dicendogli che le sue sono paure infondate, né enfatizzando le sue emozioni. Il genitore dovrebbe mostrarsi sereno e tranquillizzante;
  • promuovere comportamenti positivi: per sconfiggere i mostri non serve ignorarli. Offriamo invece qualche arma che faccia sentire il piccolo proattivo;
  • confronti: paragonare i bambini è utile solo per capire come sono diversi tra di loro, non per uniformare comportamenti e tempi di reazione.


Quando chiamare un esperto?

In alcuni casi, purtroppo, queste paure non si risolvono e impediscono un corretto sviluppo, e il normale svolgimento delle sue attività. Non è ancora il momento del panico, ma di uno specialista che sappia inquadrare questa richiesta d'aiuto e dargli il giusto significato.