Funzioni esecutive: cosa sono e perché sono importanti
Le funzioni esecutive hanno a che vedere con l'apprendimento e con la reazione agli eventi: guidano la cognizione e azione dell'individuo che influenza l'adattamento al contesto.
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Le funzioni esecutive sono capacità del cervello umano che intercorrono nel comportamento, specialmente se esula dalla routine. Pertanto si possono considerare come una sorta di guida delle diverse funzioni del cervello e abilità cognitive in vista di un comportamento.
Funzioni esecutive cosa sono
Owen (1997) definì le funzioni esecutive come "quei processi mentali finalizzati ad elaborare schemi cognitivi-comportamentali adattivi in risposta a condizioni ambientali nuove e impegnative". Più semplicemente quindi sono quell’insieme di processi che di fronte ad una situazione definiscono e determinano gli schemi cognitivi e l’azione da intraprendere, regolandola nei minimi dettagli, anche di fronte a cambiamenti in corso d’opera.
Le funzioni esecutive, quindi, regolano e strutturano l’agire, ponendosi alla base di ciò che viene definito problem solving. Tra esse ci sono ad esempio: regolazione degli impulsi, flessibilità cognitiva, monitoraggio del ragionamento, pianificazione, organizzazione, memoria di lavoro, inibizione e attivazione di comportamenti, attenzione e memoria.
Un modello di classificazione
Secondo il modello di Miyake e collaboratori (2000), le funzioni si possono classificare in tre sottosistemi fondamentali che permettono di definire le loro funzioni e la loro importanza:
· Inibizione: che comprende tutte quelle abilità di controllare le risposte emotive e comportamentali, nonchè gli impulsi e le informazioni irrilevanti, inibendoli se non idonei al contesto e favorendo l’insorgenza di risposte più adattive e funzionali.
· L’aggiornamento della Memoria di Lavoro: ovvero l’abilità di mantenere delle informazioni in memoria per brevi periodi, operando su di esse delle trasformazioni utili al ragionamento, in cui sono implicate abilità come attenzione, concentrazione e inibizione delle informazioni interferenti.
· La flessibilità della risposta: che consiste nella capacità di modificare e adattare la propria risposta ai diversi contesti e richieste, anche velocemente, considerando i vari aspetti e fattori e agendo una soluzione ottimale e funzionale.
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Funzioni esecutive: come mai sono importanti?
Il loro ruolo nella definizione del comportamento e anche del funzionamento cognitivo le rende estremamente importanti e degni di nota e considerazione in ogni contesto. Nello specifico, infatti esse favoriscono e sostengono l’apprendimento non solo a livello scolastico, ma in diverse aree della vita, attraverso il focus attentivo sulle informazioni, l’inibizione di quelle irrilevanti, la pianificazione e organizzazione delle attività, la memoria e il ragionamento e così via.
Inoltre sono quelle funzioni che permettono di attuare un comportamento che sia idoneo al contesto di azione, favorendo l’adattamento, instaurando e mantenendo rapporti in modo più o meno abile e funzionale. Sono quelle capacità che permettono di risolvere i problemi, analizzando le diverse possibilità, pianificando e ragionando, che supportano la gestione del tempo e degli stimoli, che garantiscono la riuscita di un comportamento monitorando la sua attivazione, il decorso e la conclusione, con attenzione costante ai feedback e modifica rapida del piano di azione.
In sostanza, quindi, sono delle abilità fondamentali ed estremamente importanti nella vita perché regolano l’interazione con il mondo in tutti i suoi aspetti.
Una compromissione delle funzioni esecutive, tipica di alcune patologie, genera ripercussioni più o meno gravi sul comportamento e cognizione dell’individuo. In tal caso un’individuazione precoce e training specifici, possono migliorare tali abilità e quindi favorire un comportamento più ottimale e una migliore qualità della vita.
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