Il problem solving per definire e risolvere creativamente ogni problema

Il problem solving è l’insieme delle abilità coinvolte nella risoluzione dei problemi (razionali o emotivi). Esistono diverse tecniche che ci guidano nel miglioramento, ma è anche vero che giocando s’impara.

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Leggendo gli annunci di lavoro ormai stracolmi di termini e definizioni in inglese, spesso viene richiesta una nota competenza trasversale: capacità di problem solving. Questo termine, nato nell’ambiente matematico, fa riferimento alla capacità di risolvere i problemi. 

 

Negli ultimi anni il suo significato si è esteso per comprendere tutte le abilità e i processi cognitivi implicati nella ricerca di una soluzione. Ciò include l’uso di tecniche opportune a partire dalla corretta definizione del problema da affrontare. Il processo può seguire delle regole più o meno precise, ma anche affidarsi a percorsi creativi.

 

Il problem solving quali problemi risolve?

Inizialmente si pensava al problem solving come a un processo rigoroso e razionale, forse proprio per le sue radici matematiche. In realtà, oggi i corsi di formazione che se ne occupano, mirano all’integrazione delle risorse logiche con quelle creative. Ciò è possibile però se la base di partenza è chiara: solo dopo aver identificato gli obiettivi è possibile definire i confini entro i quali lasciare la mente libera di esplorare nuove soluzioni.

 

Ogni problema può, ad esempio, essere considerato come un ostacolo che si frappone al raggiungimento dei nostri obiettivi. La soluzione è il nuovo corso di azioni che dobbiamo intraprendere per raggiungere lo scopo prefissato. Questo implica prima di tutto un cambiamento a carico della nostra ottica o della nostra strategia. A partire da questa definizione sommaria si comprende che queste risorse sono utili in tutti gli ambiti della vita, anche quando il problema è di tipo interpersonale/relazionale o emotivo (legato a una sensazione di disagio).

 

Il problem solving e la tecnica del F.A.R.E.

In letteratura si trovano diverse schematizzazioni che spiegano i passaggi da seguire per migliorare le proprie capacità. Qui ne presentiamo due. La prima è quella conosciuta con l’acronimo F.A.R.E. che racchiude tutte le fasi per il raggiungimento della soluzione:

1. Focalizzare: selezione e definizione del problema (circoscriverlo). È possibile aiutarsi come una descrizione scritta.

2. Analizzare: definizione delle informazioni da ricavare e della loro importanza per poi raccogliere i dati.

3. Risolvere: creazione di soluzioni alternativa e selezione della migliore. Sviluppo di un piano di attuazione.

4. Eseguire: definire l’obiettivo desiderato, esecuzione del piano e monitoraggio dei risultati.

 

Il problem solving e il metodo di Lasswell

Il secondo metodo è quello di Harold Lasswell, molto utilizzato nell’ambito giornalistico e anche conosciuto come il "metodo delle 5W". I passaggi da effettuare in questo caso sono più che altro delle domande da porsi:

1. Who?: chi il referente?
2. What?: qual è l’obiettivo?
3. Where?: dove si deve intervenire?
4. When?: quando si deve intervenire?
5. Why?: perché lo si deve fare?

A ciò è possibile aggiungere anche "How" (come sviluppare il progetto) e "How much" (quante risorse possono essere investite). In realtà secondo alcuni questo modello è molto utile solo per la descrizione iniziale del problem setting. Ad ogni modo la risoluzione creativa dei problemi può essere anche un gioco divertente, come dimostrano i tanti siti che mettono a disposizione percorsi per il miglioramento del problem solving.

 

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