Anno nuovo, vita nuova. Come renderlo un auspicio realizzabile

"Anno nuovo, vita nuova": il proverbio più famoso pronunciato a Capodanno dietro cui si nascondono aspettative, speranze e desideri di cambiamento che troppo spesso non vengono realizzati. Ecco come non rendere vane aspirazioni e voglia di cambiamento.

Anno nuovo, vita nuova. Come renderlo un auspicio realizzabile

Il detto più famoso a Capodanno è “Anno nuovo, vita nuova”, una forma di auspicio racchiusa in poche parole dietro cui si cela una grande voglia di cambiamento e novità.

Spesso però tutto si ferma nello stesso istante in cui si pronunciano queste poche lettere e ogni proposito per il nuovo anno svanisce, viene dimenticato, accantonato in qualche angolo del cuore e della mente per poi essere rispolverato alla fine dell’anno. E il tutto ricomincia….

 

Anno nuovo vita nuova: nella cultura popolare

Per i “saggi” del popolo dietro a questo proverbio pronunciato da molti si nasconde il desiderio di dare una svolta alla propria vita, cambiare le proprie abitudini per crearne di nuove più soddisfacenti e appaganti, nonché raggiungere degli obiettivi importanti.

È una forma di speranza e allo stesso tempo di augurio per sé e altri di un futuro migliore in cui gli errori, le mancanze, le sconfitte e ferite dell’anno passato potranno essere sistemate e rimarginate e verranno raggiunte le mete volute e desiderate.

In questa semplice frase si manifesta quindi una sorta di liberazione dal malessere e dalle fatiche dell’anno passato e un’apertura a qualcosa che verrà e che si spera sia migliore e maggiormente gratificante. Ma allo stesso tempo è simbolo di un impegno verso se stessi, chi ci sta accanto e in qualche modo verso la vita, verso il cambiamento e il miglioramento.

Tuttavia, se ci si ferma a pensare ci si accorge che i propositi per il nuovo anno sono gli stessi o almeno simili a quelli del Capodanno precedente, a quello prima e prima ancora. Almeno per la maggior parte di essi. S

e poi il bilancio del vecchio anno è assai pesante e una certa malinconia è aumentata durante le feste, l’auspicio per un anno migliore e un vero cambiamento è ancora più forte al punto talvolta di perdere di vista la realtà per alcuni istanti e quindi complicare ulteriormente le cose.

 

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Perché non raggiungiamo una “vita nuova”?

Se da un lato desiderio, speranza, impegno e motivazione animano l’inizio del nuovo anno, dall’altro si deve fare i conti con la reale possibilità di cambiare e di attivare una nuova realtà.

I motivi alla base del mancato raggiungimento dei nuovi propositi sono diversi. In primo luogo sono troppo spesso obiettivi generici, irraggiungibili e grandi al punto da perdere la meta stessa perché non ben definita. Il risultato è quindi l’abbandono delle azioni e la resa.

Troppe volte non si esegue una corretta valutazione delle proprie possibilità, delle risorse a disposizione, dei mezzi necessari e delle condizioni di partenza che vengono o sopravvalutati o totalmente ignorati.

Pertanto seppur la motivazione è inizialmente molto alta, la fatica, l’assenza di strumenti e l’esaurimento delle risorse portano all’abbandono.

Ci sono poi quei propositi che esulano dal proprio controllo totale, ad esempio vedere più gli amici, i parenti, lavorare di più, ecc. che non dipendono solo da noi ma anche da altri fattori: chi ci dice che gli amici e i parenti vogliano o passano? Certamente bisogna mettere tutto il proprio impegno, ma a fine anno considerare i diversi fattori in fase di bilancio.

 

Vita nuova: uscire da ciò che si conosce

Il cambiamento richiede l’uscita da quello che si definisce “zona di comfort”, un’area circoscritta in cui si percepisce il controllo su sé e sulla realtà. Uscire dalla stessa richiede determinazione, forza di volontà, risorse, un obiettivo veramente valido per sé e sentito profondamente e soprattutto coraggio.

La mancanza di questi ingredienti porta spesso al fallimento delle aspettative per il nuovo anno, facendo ritornare indietro, sui quei passi ben conosciuti e tante volte percorsi. La fatica e i sacrifici richiesti per raggiungere “la nuova vita” sono spesso non sopportati e non gestiti e quindi tutto svanisce e si rimanda al prossimo anno, ma non si definisce mai bene quale sarà dei tanti futuri.

L’anno nuovo non riserva una nuova vita, ma solo quella di sempre se le proprie azioni, modi di pensare, essere e lo stile di vita non si modifica sul serio al punto di cambiare la vita stessa. La nuova vita va creata e cercata, perché solo ognuno può cambiare la propria e dare una svolta vera.

 

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Foto: anikasalsera / 123rf.com