Educare alla legalità e alla cittadinanza

Il Miur ha predisposto alcune linee guida per promuovere a scuola i principi morali, valoriali e le norme di comportamento volte al rispetto dell’altro e della comunità.

Legalità cittadinanza

Credit foto
©belchonock / 123rf.com

La legge 169 del 2008 e l’articolo 1 comma 7 della legge 107 del 2015 hanno introdotto e definito l’insegnamento Trasversale di “Cittadinanza e Costituzione”. Non si tratta di una vera e propria nuova disciplina scolastica ma di una serie di iniziative e progetti da promuovere all’interno degli istituti scolastici di ogni ordine e grado per lo sviluppo di principi quali cittadinanza e legalità.
 

Educare alla legalità e cittadinanza: i fondamenti

Il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha predisposto le linee guida e le informative per promuovere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza.

 

Il principio alla base è lo sviluppo e la crescita di individui e cittadini che conoscano i principi morali, valoriali e le norme di comportamento, agendo nella legalità e promuovendo una buona cittadinanza nel rispetto dell’altro e della comunità.

 

In particolare, l’azione è rivolta a formare studenti e studentesse capaci di esprimere ed esercitare i propri diritti e doveri attraverso non solo il rispetto delle norme, ma anche dei principi di convivenza civile, dei fondamenti del vivere sociale, capaci di muoversi nella realtà istituzione, ma anche accrescere conoscenza e interesse per la realtà politica del paese e i principi base di economia e finanza.

 

Tutto questo per promuovere la crescita di futuri cittadini capaci di assumere responsabilità come cittadini verso sé e gli altri.
 

Come funziona

Non essendo una vera e propria disciplina scolastica, il Miur propone programmi educativi e iniziative lasciando a ogni istituto scolastico la modalità attuativa. Possono infatti essere svolte attività specifiche di diffusione di sapere legato ai principi del vivere nella collettività, della costituzione, dei principi fondamentali a livello politico o sociale. Oppure tali elementi possono essere veicolati durante la quotidianità in aula, con riferimenti durante le lezioni, oppure parti dedicate di esse, nella condivisione e nel vivere in classe e nella scuola tutta.

 

Molto spesso si definiscono e consolidano collaborazioni tra scuole ed enti del territorio o professionisti, volti ad attivare progetti con attività di differente tipo sulle tematiche specifiche. Il focus è sempre quello di mettere studenti e studentesse al centro del processo di crescita come cittadini attivi nella propria comunità. 

 

Tematiche

Le tematiche affrontate sono differenti:

  •  Principi di convivenza civile: quindi le norme di convivenza sia definite a livello legislativo e che a livello civile e morale, i principi di inclusione e accettazione, conseguenze delle violazioni,
  • Aspetti di funzionamento dell’assetto democratico e politico attraverso, ad esempio, la formazione su organi e istituzioni, sui differenti ruoli e poteri, ecc.
  • Legalità e illegalità e lotta alla criminalità organizzata
  • Principi e fondamenti economici e finanziari
  • Lotta alle devianze e condotte antisociali
  • La costituzione, i diritti e i doveri.

 

Queste alcuni dei tanti aspetti che si chiede di toccare nel tempo all’interno degli istituti scolastici.

 

Educare alla legalità e cittadinanza: anche con i più piccoli

Anche i più piccolini sono attori importanti di questa sfida istituzionale e non solo. Già nei primi ordini scolastici, infatti, principi di cittadinanza e legalità possono essere trasmessi attraverso il rispetto delle regole, e prima ancora loro conoscenza. 

 

Si può quindi costruire con i bambini il cartellone delle regole o qualsiasi altra cosa che li aiuti, anche a livello visivo, a ricordare cosa possono e non possono fare, come comportarsi, ecc.

 

Oltre alle regole si può famigliarizzare con il concetto di ruolo, attribuendo a giro ai bambini alcuni ruoli e quindi compiti, crescendo così piano piano anche il senso di responsabilità, con conseguenze anche sull’immagine di sé, autostima e riconoscimento. Ecco quindi che può esserci quello che distribuisce i quaderni e quello che li ritira, che apparecchia e chi riordina, chi aiuta i più piccoli, ecc.

 

Rispetto alla cittadinanza poi si possono allestire attività per conoscere i primi cartelli stradali, le differenti istituzioni (come polizia, croce rossa, pompieri, carabiniere, il sindaco, ecc.) e le regole principali per vivere e muoversi nella collettività (ad esempio le buone norme di cortesia sui mezzi pubblici, come attraversare la strada…)

 

Inoltre, importantissima è la promozione dell’accettazione dell’altro, della diversità nell’ottica inclusiva e nella condivisione di materiale, conoscenze, ma soprattutto esperienze e vissuti, nonchè l’aiuto reciproco e il crescere insieme.

 

L’educazione alla cittadinanza e legalità è una sfida per tutta la “macchina” educativa, dalla scuola, che ogni giorno lavoro con e per i propri alunni, i genitori, che educano fin da piccolissimi trasmettendo norme e valori, alle istituzioni che definiscono linee guida e principi. 

 

Tutti cooperanti in un unico scopo: formare i cittadini adulti di domani responsabili, consapevoli, inclusivi, rispettosi e capaci di agire nella legalità come singoli individui e membri di una comunità.