Come intervenire sui disturbi specifici dell'apprendimento

I disturbi specifici dell'apprendimento costituiscono un fenomeno in largo aumento nelle nostre scuole. Per intervenire in modo efficace occorre considerare le peculiarità dei disturbi (come la sua natura evolutiva o le specificità di ciascun bambino) e conoscere gli strumenti compensativi e dispensativi più utilizzati.

Come intervenire sui disturbi specifici dell'apprendimento

I disturbi specifici dell'apprendimento interessano un ambito specifico tra tutte le abilità legate all'apprendimento. L'interessamento è significativo, ma limitato senza interessamenti allo sviluppo intellettivo.

Parliamo cioè, di dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia.  Queste realtà sono in aumento nelle nostre scuole e si rende sempre più necessario comprendere come intervenire correttamente.

 

Quali elementi dobbiamo considerare?

Per intervenire correttamente sui disturbi specifici dell'apprendimento occorre considerarne alcune caratteristiche: la natura evolutiva, il continuo cambiare con l'età del bambino, il carattere neurobiologico e l'impatto negativo sulla quotidianità che scatena una serie di conseguenze negative per chi ne è colpito.

Per affrontare al meglio questi disturbi occorre un intervento e una visione di tipo globale, sia in termini di aree "colpite" (apprendimento, autostima, sfera sociale, ecc.), sia in termini di risorse. L'intervento coinvolge: le persone che circondano il bambino colpito dal problema, le tecnologie di supporto, le conoscenze e gli strumenti della didattica.

La tempistica è un altro fattore chiave: l'intervento dovrebbe essere tempestivo se non addirittura preventivo. Le possibilità attuabili sono una da una parte lo screening degli allievi in entrata alla scuola e la messa in atto di programmi di potenziamento delle competenze utili all'apprendimento della scrittura.

 

La disprassia è uno dei disturbi neurologici che colpiscono i bambini

 

Gli strumenti compensativi

Nell'ambito scolastico la mentalità preventiva non è ancora così diffusa, mentre di più ampio utilizzo sono gli strumenti compensativi e dispensativi dei disturbi specifici dell'apprendimento. Gli strumenti compensativi sono tutti i supporti fisici (supporti) e non (strategie) che aiutano a compensare le difficoltà imposte dal disturbo e raggiungere l'obiettivo.

Ad esempio, se ci sono delle difficoltà nella memorizzazione dei numeri (discalculia) si possono usare tabelle come la tavola di pitagora o tabelle di formule geometriche. Se la difficoltà invece riguarda l'automatizzazione, l'allievo colpito da discalculia può utilizzare una calcolatrice che non si sostituisca completamente a lui, ma lo aiuti nei calcoli più complessi. In genere il computer è uno strumento molto utile grazie a una serie di software come quelli di videoscrittura o di analisi dei dati.

 

Le misure dispensative

Le misure dispensative sono strategie che impediscono allo studente di considerare quegli aspetti che ne bloccano il ragionamento aumentano così l'ansia e la frustrazione.

Ad esempio, si può evitare la lettura ad alta voce che diventa un'occasione di disagio sociale. Altre misure frequentemente adottate sono: evitamento della dettatura, nessun uso del vocabolario né richiesta di uno studio mnemonico e tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove.

 

La stimolazione cerebrale come terapia per la dislessia

 

 

Immagine | Elizabeth Albert