Quoziente intellettivo dei bambini, come aumentarlo

Quoziente intellettivo nei bambini, tante possibilità per stimolarlo e incrementarlo e non richiedono di appartenere a una élite fortunata.

Quoziente intellettivo dei bambini, come aumentarlo

Il Quoziente intellettivo è conosciuto come un punteggio ottenibile attraverso appositi test che identifica il livello di intelligenza di un individuo, espresso da un numero che deriva dal rapporto tra età anagrafica e quella mentale, individuata appunto con test e scale come le scale Wechsler.

Da secoli è acceso il dibattito tra chi sostiene che l’intelligenza sia qualcosa di immodificabile e innato, derivante quindi totalmente dalla genetica, chi invece attribuisce essa solamente alle esperienze e quindi alle possibilità di sviluppo derivanti dall’ambiente e chi infine ritiene possa esserci una base ereditaria su cui l’ambiente può esercitare una buona influenza.

Da quest’ultimo filone ha preso il via una ricerca degli psicologi Bruno Sauce e Louis Matzel, i cui esiti sono stati pubblicati sul Psychological Bulletin il giornale dell'American Psychological Association. 

 

Quoziente intellettivo: una nuova prospettiva

Lo studio di Sauce e Matzel ha messo in luce come sia vero che l’intelligenza abbia una buona base genetica, pari a circa l’80% del livello individuale, ma che il peso dell’ereditarietà si abbassi nei primi anni di vita (circa 0-3 anni) fino a circa il 30%. 

Nella prima infanzia il cervello umano sembra essere maggiormente recettivo e soggetto a cambiamenti a livello di quantità di neuroni e connessioni, favorendo lo sviluppo e l’incremento di abilità intellettive e funzionali. Pertanto, secondo gli studiosi un elevato ruolo sullo sviluppo delle abilità intellettive è riservato dell’esperienza e della stimolazione nei bambini molto piccoli.

Da ricordare comunque che se è vero che il cervello nei primi tre anni di vita è dotato di grandissima plasticità e modificabilità che vede l’eliminazione dei neuroni isolati, per effetto pruning, e l’incremento delle sinapsi e connessioni, pur vero però è che questa potenzialità rimane alta fino all’adolescenza e in parte perdura per tutta la vita. Quindi potenzialmente in ogni momento della vita è possibile incrementare le proprie potenzialità, tuttavia all’aumentare dell’età questo risulta più complesso e richiede maggiore energia

 

Leggi anche L'importanza di fare sport in da piccoli >>

 

Quoziente intellettivo: movimento e gioco

Poiché il cervello dei bambini sembra essere molto più recettivo e plasmabile, importante è “sfruttare” al meglio i primi anni di vita per stimolare lo sviluppo di abilità intellettive e capacità.

Offrire ai bambini tante e differenti esperienze di vita, attraverso il gioco incrementa la loro abilità di adattamento a situazioni differenti, a stimoli variegati, incrementando anche l’abilità di problem solving e di individuazioni di strategie. Le esperienze devono essere equilibrate all’età e alle capacità ma essere fonte di stimolo continuo e funzionale.

Poiché il bambino impara facendo, il movimento dovrebbe essere la fonte di apprendimento e sviluppo prediletta, poiché non solo incrementa le abilità fisiche, motorie e coordinative, ma permette di entrare in contatto con differenti realtà e stimolazioni multisensoriali, che agiscono a livello cognitivo e psicologico.  

Il movimento permette di esplorare, quindi conoscere cose nuove, manipolarle e osservarle, entrando in contatto con esse. Muovendosi e giocando il bambino riceve input importanti e acquisisce nuove abilità e competenze che trovano spazio in nuove connessioni a livello neurale in minor tempo.

 

Quoziente intellettivo: relazioni e situazioni di gruppo

Un altro grande elemento da utilizzare per incrementare l’intelligenza dei bambini sono le relazioni interpersonali, con l’adulto nei primi momenti di vita e con i coetanei il prima possibile. Nelle primissime relazioni il bambino entra in contatto con la ritmicità della comunicazione, importantissima nell’acquisizione del linguaggio e delle abilità relazionali e comunicative, impara a leggere la mimica facciale e il ruolo delle espressioni e a regolare le proprie. Inoltre, conosce, vive e sperimenta la gestione dell’emotività, altro elemento importante per la crescita.

Nelle relazioni con i pari poi sviluppa abilità sociali, mette in gioco se stesso, sperimentando nuove cose e facendo nuove esperienze in cui acquisisce altre abilità importanti. La dimensione del gruppo offre uno spazio privilegiato per crescere.

 

Quoziente intellettivo: leggere, ascoltare, osservare

Importante offrire stimoli che agiscano su più fronti e sensorialità. L’integrazione dei cinque sensi è elemento importante per l’acquisizione di competenze e abilità e quindi l’incremento dell’intelligenza.

Leggere storie al bambino prima e con il bambino poi, ascoltare musica e suonare, suoni della natura, osservare tante cose, sui libri e nella realtà esterna, toccare e manipolare, sono tutte cose importanti nello sviluppo e incrementano anche la curiosità, fondamentale nella crescita.

Il contatto con la natura e il gioco all’aria aperta fornisce in questo senso un buonissimo modo per esporre il piccolo a una gamma di esperienze ampio e funzionale all’apprendimento.

Tante sono quindi le possibilità per potenziale l’intelligenza del bambino, bastano cose semplici in cui lui o lei possano sperimentare, entrare in gioco con l’altro, con l’oggetto, la natura o altro e recepire informazioni che agiscono a livello neurale, modificando le connessioni e creandone di nuove.

La multidimensionalità e varietà delle esperienze stimola abilità differenti e funzioni intellettive importanti che nel corso della vita sono fondamentali per approcciare nuove realtà e compiti, relazionarsi, acquisire nuove conoscenze e vivere nell’ambiente circostante come soggetto attivo e capace di fronteggiare i problemi, adattarsi e reagire in modo funzionale agli stimoli ambientali e alle richieste.

 

Leggi anche Suonare uno strumento per stimolare il cevello >>

 

Foto: Katarzyna Białasiewicz / 123rf.com