Benefici cognitivi della lettura: perché lasciarsi contagiare?

Vi siete mai chiesti se leggere fa bene? Quasi certamente ve lo sarete sentiti ripetere da mamme e maestre. Ma vi siete mai interrogati sui benefici che ne potreste trarre per la salute? Scopriamo i benefici cognitivi della lettura

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Che leggere fa bene è un mantra che alcuni di noi si sono sentiti spesso ripetere sin da bambini.

Qualcuno è stato poi contagiato da questo fortunato (ma ahimè talvolta costoso!) morbo, mentre qualcun altro se n’è sempre ben guardato dal lasciarsi anche solo incantare.

Ma insomma, leggere fa bene e ce lo dice anche la scienza. I benefici della lettura sul nostro cervello sono molti ed interessanti.

Tanto per cominciare, un equipe di ricercatori della University of Standford, in California, ha dimostrato che durante la lettura (occhio, a prescindere dallo scopo, sia essa per piacere, per studio o altro) il flusso sanguigno al nostro cervello aumenta con una maggiore attività nelle aree deputate alle “funzioni esecutive”, cioè ad una serie di funzioni cognitive complesse e raffinate.

Insomma, leggere è un’attività seriamente impegnativa per il nostro cervello, un bell’allenamento!

 

I benefici cognitivi della lettura

Leggere un libro o leggere in maniera continuativa per 15-20 minuti consente al nostro cervello di concentrarci su di una serie di informazioni, disattendendo (cioè “ignorando”) tutto ciò che non rientra nel nostro focus attentivo: leggere quindi migliora le nostre capacità attentive e la nostra abilità di concentrazione.

Nella società odierna, dove siamo bombardati da moltissime informazioni e svolgiamo più compiti contemporaneamente sia nella vita offline che –  soprattutto – online, la nostra attenzione subisce un forte stress, portando ad una calo della produttività; la lettura costante invece aiuta a mantenere alta la concentrazione.

Inoltre leggere rafforza la memoria: la lettura specie di libri (saggi, romanzi, ecc.), dilatata nei giorni, necessita di tenere “a mente” una serie di informazioni per proseguire nella racconto. Leggere è quindi un buon allenamento per la memoria, migliorando i riflessi mnemonici del lettore.

Credo che sia esperienza comune e ben nota per i lettori quella di perdersi in un libro, in un bel racconto, in una storia: trasportati dalle parole e dalle immagini da esse evocate, possiamo trovarci altrove, sollecitando l’immaginazione e la creatività.

Come dimostra uno studio dell’Università di Sussex, questo fenomeno riduce fisiologicamente i nostri livelli di stress e la frequenza cardiaca, alleviando la tensione dei muscoli.

Infine, leggere migliora anche la nostra intelligenza emotiva, quindi la nostra capacità di immedesimarci negli altri: leggere libri con robusti impianti narrativi è un ottimo allenamento per la comprensione dell’altrui punto di vista.

 

Leggere aiuta i ragazzi nella loro crescita

 

Giornata Internazionale del Libro, un'occasione per iniziare a leggere

Il 23 aprile, sin dal 1996, si festeggia la Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, evento patrocinato dall'UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.

La data è stata scelta perché nel 1616 sono morti tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), l'inglese William Shakespeare (1564-1616) e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616).

Ogni anno viene indetto un bando pubblico a cui le città possono partecipare proponendo un programma che racchiude tutte le attività ideate per l’anno in corso legate alla promozione dei libri e della letteratura. Quest’anno, la città prescelta come capitale del libro è Breslavia, in Polonia.

Quale migliore occasione per concedersi una dose di buona salute andando in libreria? E se non si è attratti dall’idea di comprare il libro, cerca la biblioteca più vicina, e lasciamoci contagiare: è un morbo che di certo non fa male!

 

Leggere ad alta voce fa bene, ma perché?

 

Per approfondire:

> Vai al sito della World book and copyright day

> Scopri il progetto #ioleggoperché promosso dall'Associazione Italiana Editori