Fluidità sessuale, tra libertà e tendenze

Diverse persone vivono nel corso della vita o in alcuni momenti di essa una sessualità fluida, mutevole e cangiante riguardo l’orientamento sessuale e quello affettivo-sentimentale. Siamo più abituati a pensare alla sessualità in termini monolitici, dicotomici, ma è in realtà una dimensione molto più complessa.

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Le donne sono forse più pronte ad ammetterlo, gli uomini più reticenti e gravati dal peso dei condizionamenti; sta di fatto che orientamento, mete e identità sessuali sono potenzialmente più mutevoli, sfaccettate e complesse di quanto siamo abituati a pensare. 

 

 

Quando si parla di fluidità sessuale

La fluidità sessuale è un fenomeno che può connotare alcune fasi dello sviluppo, come l’odierna adolescenza, alcuni momenti della vita adulta oppure caratterizzare più stabilmente un comportamento e un orientamento sessualmente fluido lungo l’intero arco dell’esistenza.


È stata la Psicologa Americana Luisa Diamond a coniare nel 2008 il termine Fluidità Sessuale per sottolineare come nella natura umana possa rintracciarsi una certa flessibilità in merito sia all’orientamento sessuale (eterosessualità, omosessualità, bisessualità, asessualità, pansessualità) che all’identità sessuale stessa, intesa come dimensione processuale, mai statica, comprendente: 

  • il sesso biologico (l’appartenenza biologica al sesso), 
  • l’identità di genere (la percezione soggettiva di maschio/femmina), 
  • il ruolo di genere (aspettative del contesto sociale sui comportamenti assegnati ai generi), 
  • l’orientamento sessuale e affettivo (il genere delle persone oggetto di attrazione sessuale e/o affettivo).

 

La sessualità fluida nel contesto sociale attuale

In alcuni casi la persona può vivere una dolorosa discrepanza tra chi sente di essere e come vorrebbe essere o come viene vista dagli altri.
Una sessualità fluida o non scontatamente eterosessuale per le donne è frequentemente vissuta con minor vergogna e meno resistenze anche in virtù del fatto che nella nostra società è culturalmente accettata un’intimità tra donne a tutti i livelli relazionali e sociali cosa che non avviene per gli uomini.   

 

Coloro che si riconoscono omosessuali o eterosessuali o che vivono un orientamento più fluido devono probabilmente scontrarsi con maggiori pregiudizi culturali e, parimenti, maggiori resistenze individuali.

 

LGBT, LGBTQIA+ e fluidità sessuale

Dagli anni ‘90 coloro che studiavano l’espressione della sessualità umana e coloro che rivendicavano il riconoscimento dei diritti delle minoranze nella società civile hanno coniato diversi termini e sigle nel tentativo di dare delle definizioni esplicative e legittimanti dei molteplici orientamenti sessuali possibili nell’essere umano. Oggi, il più noto e usuale acronimo LGBT è stato esteso in senso maggiormente inclusivo come LGBTQIA+ che sta per: 

 

  • Lesbiche
  • Gay
  • Bisessuali
  • Transgender
  • Queer (chi non si riconosce nelle categorie binarie di maschio/femmina)
  • Intersessuali (persone nate con caratteri sessuali che non connotano il corpo in senso binario maschile o femminile)
  • Asessuali (coloro che sperimentano l’assenza di interesse, attrazione o desiderio sessuale). 
  • Il + sta ad indicare ogni altra identità di genere o orientamento sessuale che non rientri nelle precedenti categorie.

 

La concezione di sessualità fluida (o abrosessualità) vorrebbe andare anche oltre questa visione categoriale dell’identità sessuale, riconoscendo alla persona il diritto di esplorare e costruire per sé stessa un identità sessuale “su misura” libera da vincoli precostituiti.

 

Fluidità sessuale e sperimentazione

Accade dunque che nel corso della vita si possano attraversare orientamenti quando non addirittura identità sessuali diversificate. In adolescenza, ad esempio, questo fenomeno sta emergendo in maniera crescente in questi ultimi anni: la sessualità è uno degli ambiti in cui ragazzi e ragazze sperimentano più modi di essere alla ricerca della propria identità.

 

 

Per altre persone la fluidità sessuale può rappresentare un’opzione sempre aperta nel corso della vita: anche coloro che si definiscono prevalentemente in un certo orientamento sessuale possono occasionalmente vivere la propria sessualità in modi e orientamenti differenti. 

 

In altri casi ancora, e non sono così rari, la scoperta di un’identità fluida o di un comportamento sessuale diversificato avviene nella piena adultità. 

 

Sta di fatto che la sessualità è ben lontana dall’essere rinchiusa in categorie e stereotipi fissi e semplificanti, la fluidità sessuale ci ricorda come la sessualità umana, essendo parte non solo del corredo biologico ma anche del modi di esprimere sé stessi e vivere gli affetti, sia innegabilmente variegata, complessa e polimorfa. Così come non c’è un solo orientamento sessuale possibile, non esiste un unico modo di essere uomini o donne, omo o etereosessuali, di ricercare e dare piacere all’altro/a.

 

L’orientamento sessuale dunque non è univoco né immutabile nel corso della vita, tutti noi, anche riconoscendoci in un orientamento sessuale prevalente, ne possiamo sperimentare altri nel corso della vita o in parti di essa.


Bibliografia
Diamond L.M. (2008), Sexual Fluidity. Understanding Women’s love and Desire, Harvard University Press.