Amicizia tradita, come comportarsi

Il tradimento dell'amicizia è uno degli atti più dolorosi e deludenti che esistano, ma solo il proprio cuore e il tempo potranno dare le risposte su come agire.

Amicizia tradita, come comportarsi

L’amicizia è uno dei sentimenti più forti che legano due o più persone. È il motore di una relazione basata su reciprocità, disponibilità, condivisione, supporto, affetto e fiducia. Il venir meno di uno o più degli elementi che la nutrono, può incrinare il rapporto e porre davanti a delle scelte non facili,  sofferenza e delusione.

Quando a venir meno è la fiducia riposta nell’amico a causa di un suo tradimento, la situazione può diventare molto complessa da risolvere e la sofferenza può offuscare la mente e le abilità di scelta e valutazione consapevole.

 

La gravità del tradimento in amicizia

Dante Alighieri collocò i traditori degli amici nel nono cerchio dell’inferno, come a indicare tale l’atto di tradimento come un peccato ingiustificabile e grave.

La rappresentazione in questa grande opera è simbolo di quanto è vissuto dalla maggior parte delle persone che vivono un tradimento dell’amicizia: lo connotano come qualcosa di non giustificabile, doloroso e non perdonabile.

Questo ha base nel fatto che tradire implica andare contro il patto, spesso tacito, presente nell’amicizia, basato sulla fiducia, il rispetto dell’altro e la sua protezione.

La fiducia è ciò che fa aprire se stesso all’altro, confidando anche i segreti più profondi, affidandosi, nutrendo la sensazione reciproca di azione per il bene dell’altro e quindi mai lesiva e contraria.

Il tradimento rompe questo patto e implica la messa in atto di gesta o comportamenti contro l’amico e il suo benessere, esponendolo a dolore, sofferenza e profonda delusione.

 

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Amicizia tradita vivere i sentimenti

Il tradimento fa perdere la fiducia e rompe il legame spesso in modo irreparabile. Chi viene tradito è assorto in uno stato di profonda delusione e dolore sia per la “coltellata alle spalle” ricevuta, sia per la perdita di una persona e di un legame importante.

A complicare le cose è la confusione dettata da milioni di domande sul perché sia stata agita una cosa così tremenda da una persona verso cui si nutre immenso affetto e fiducia, fino a giungere alla rabbia e  al senso di colpa per il fatto di non essersi accorto di nulla ed essersi fidato.

La rabbia offusca la mente e non permette di vedere le cose con lucidità. Un primo passo è fermarsi a riflettere sulla natura degli eventi, sulla relazione e su eventuali segnali di frattura nell’ultimo periodo.

Questo potrebbe ridimensionare la delusione del momento, aiutando a comprendere maggiormente il motivo dell’atto dell’altro, ammesso che ci sia, nonché l’eventuale propria responsabilità nella rottura.

Non riduce la delusione e il dolore ma permette di abbassare i livelli di rancore e rabbia e trovare un modo più funzionale per vivere le proprie emozioni e gli eventi.

 

Provare ad ascoltare l’altro

Quando la rabbia è ridotta e si raggiunge un livello di lucidità tale da poter affrontare una conversazione con chi ci ha tradito, potrebbe essere utile provare a chiedere delle spiegazioni.

Ascoltare l’altro e le motivazioni del tradimento può talvolta rivelarsi molto utile. Alcune volte infatti si scoprono motivazioni che mai sarebbero venute in mente, magari anche animate da buone intenzioni e motivi, come la preoccupazione dell’amico per il nostro benessere o la nostra salute che lo hanno condotto a rivelare ad altri un segreto confidato, nel tentativo di trovare un modo per aiutarci.

Altre volte invece, laddove non vi siano motivazioni valide ma solamente un desiderio meschino di ferire, chiedere spiegazioni permette di avere un confronto, manifestare il proprio malessere e non reprimere i sentimenti di delusione e amarezza, ma viverli rivelando all’altro la gravità del suo atto.

 

Amicizia tradita: se l’altro chiede scusa?

E se l’altro improvvisamente si pente per quanto fatto e chiede scusa? Come essere certi che non sia un ulteriore atto meschino e base di un nuovo tradimento? Ovviamente la certezza di buone intenzioni non esiste e solo il tempo potrà rivelare la vera natura dell’amico e del suo ritorno.

Chi ha vissuto il tradimento potrebbe scegliere la via della chiusura netta del rapporto e del non ritorno, o quella di “un’altra possibilità”. In questo secondo caso sicuramente il dolore e la delusione rimangono e vanno affrontati nel tempo e si richiede al rapporto e all’amico una manifestazione di lealtà e azioni per riconquistare la fiducia persa.

È una scelta che richiede coraggio e consapevolezza della possibilità di ricadere in un nuovo tradimento. È importante andare con calma nel confidarsi all’altro, nel dare fiducia e nel richiedere la condivisione. Solo il tempo potrà dire se è la scelta corretta oppure no.

In ogni caso in amicizia come in amore, non esistono regole uniche e uguali per tutti, ma solo quello che dice il cuore e la testa dei singoli può determinare le scelte e far vivere le diverse situazioni nel modo migliore per sé, probabilmente non condiviso da altri e talvolta criticato.

La verità forse è che, seppur con il buon senso e una buona dose di raziocinio, ognuno deve seguire quello che sente e crede sia giusto per sé, lasciando al tempo e agli eventi la possibilità di dimostrare la validità della decisione.  

 

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