Violenza sulle donne: i segnali di allarme

In Italia di delitti commessi tra persone legate da vincoli affettivi se ne registrano almeno due casi ogni tre giorni. Va subito detto che non c’è una coppia “normale” esente da conflitti, poiché ciascuno è diverso dagli altri per interessi, personalità, desideri, obiettivi, dunque la principale distinzione tra una coppia sana ed una infelice sta nel modo in cui vengono affrontati i conflitti, non sulla presenza o assenza di contrasti. In ogni rapporto d’amore può esistere una zona d‘ombra dove si rifugiano a volte sentimenti ostili e frustrazioni. Nelle relazioni di coppia occorre prestare attenzione ad alcuni precisi comportamenti negli uomini che possono nascere da questi sentimenti e che possono essere segnali d’allarme di una futura violenza sulle donne. Vediamone insieme alcuni per imparare a riconoscerli

Violenza sulle donne: i segnali di allarme

Per quanto riguarda i segnali d’allarme di possibile violenza sulle donne bisogna innanzitutto precisare che se la prevaricazione inizia già nelle prime fasi del rapporto è molto probabile che prosegua durante la convivenza o il matrimonio. Inoltre una volta verificata la prima aggressione fisica è probabile che la cosa si ripeta e che anzi registri una progressione in gravità con il passare del tempo: in casi come questi meglio essere consapevoli che è difficile cambiare il comportamento del proprio partner. In più se si evidenziano tre o più aspetti tra quelli descritti qui di seguito sarebbe sicuramente meglio provare a chiudere al più presto la storia.

Cominciamo con la gelosia: all’inizio del rapporto il tipico partner abusante racconta che la gelosia è un segno d’amore, ma la gelosia per lui non ha nulla a che fare con l’amore, quanto con il suo bisogno di possesso e la mancanza di fiducia. Altri segnali d’allarme di una futura possibile violenza sulle donne sono il controllo in ogni modo, ossia quando il partner prova a convincervi che il suo comportamento dimostra che è preoccupato per la vostra sicurezza, ma presto si arrabbierà se solo arriverete tardi ad un appuntamento, e l’isolamento, il tentativo del partner di alienarvi da ogni rapporto affettivo e sociale.

Ancora altri segnali d’allarme da riconoscere in un partner predisposto alla violenza sulle donne sono la tendenza ad attribuire agli altri la colpa di ogni cosa, per esempio se non trova lavoro è perché non capiscono le sue doti, se commette un errore dipende solo dal vostro intervento che lo ha distratto, e in più un’altra caratteristica che va guardata con sospetto è l’accelerazione impressa al rapporto: non è raro che tra il primo appuntamento e la convivenza o il matrimonio passino meno di sei mesi. Insieme alla fretta ci sono le aspettative irrealistiche, la convinzione che soddisferete ogni suo bisogno, che sarete perfette.

La violenza sulle donne non dimentichiamo che inizia a livello verbale: segnali d’allarme sono anche gli insulti e le minacce nelle discussioni. Durante queste ultime, attenzione anche all’ipersensibilità del partner che lo porta ad inalberarsi e a vivere qualunque commento, anche il più comune, come un attacco personale. Se poi rabbia e aggressività lo portano a sbattere porte, rompere oggetti, tirare pugni ad un tavolo, o addirittura a scagliarvi addosso oggetti, non esitate a dubitare. Legato all’ipersensibilità è l’atteggiamento da Dr. Jekyll e Mr. Hide, fatto di repentini cambi d’umore, del passaggio da gentile a irascibile in pochi minuti.

 

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Violenza sulle donne e segnali d’allarme: le domande da porsi

Il comportamento criminale è una variante di quello umano e si è ancora lontani dal capire a fondo che cosa governi i nostri sentimenti, ecco perché purtroppo anticipare un comportamento di violenza sulle donne è difficile.

Nel riconoscere alcuni dei segnali d’allarme sopra elencati e nel timore di essere coinvolti in una storia pericolosa, ecco le semplici domande che ciascuna donna dovrebbe porsi:

1) Mi sono trovata spesso a “coprirlo” facendolo apparire migliore di quanto sia in realtà?

2) Mi ha mai umiliata in pubblico?

3) Mi sono mai sentita soffocata da lui?

4) Nello stare insieme a lui, ho l’impressione che la mia autostima si stia sgretolando?

5) La mia relazione sta danneggiando altri aspetti della mia vita?

6) Ho la sensazione quasi fisica che le cose stiano andando nel modo sbagliato?

7) Ho spesso il desiderio che tutto sparisca?

Se la risposta a queste domande è “sì”, è il caso di pensare concretamente di abbandonare il proprio partner il più presto possibile. Non sarà semplice e a volte un aiuto esterno è fondamentale, ma di una cosa si può stare certi: con il passare del tempo sarà sempre più complicato e difficile.

 

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