Nella trappola di uno psicopatico di Cinzia Mammoliti

Una violenza nascosta, meschina e celata dietro a fascino, prestigio e impeccabili capacità seduttive di chi la mette in atto...ma che porta con sè conseguenze gravissime fino all'annullamento del sè. Un grido alla speranza e alla dignità.

Nella trappola di uno psicopatico di Cinzia Mammoliti

"Nella trappola di uno psicopatico" è un romanzo scritto sotto forma di diario che, pagina dopo pagina, racconta la storia di chi soffre e subisce una violenza psicologica. Una proposta 2018 di Sonda editore, vi proponiamo la recensione di questa novità editoriale la cui trama non smette di rivelarsi tragicamente attuale.

Una storia che vede in scena sofferenza, umiliazione, sfruttamento e menzogna accanto a toni passionevoli e di piacere che toccano le sfere più proibite del rapporto intimo tra uomo e donna.

Ma che nonostante questo appare come una rivelazione su quanto vivono specialmente donne, ma anche bambini e uomini, vedendosi intrappolati in relazioni che apparentemente portano ad uno stato di euforia e a “toccare il cielo con un dito” ma che celano uno sfruttamento e un malsano desiderio del carnefice di far soffrire la propria vittima, riversando su essa tutte le proprie azioni e conseguenze, fino alla morte fisica o sicuramente dell’anima.

La vittima perde se stessa e si ritrova solo nella statuina che appaga ogni desiderio del proprio carnefice.

 

Nella trappola di uno psicopatico: la storia di Francesca

Francesca, insegnante di lettere conduce una vita semplice, a tratti noiosa e ripetitiva. Vive con Giorno con cui ha una relazione sentimentale da molti anni che ultimamente sembra precipitata in un baratro di monotonia, silenzio con l’assenza di passione e progettualità.

Ma un incontro cambia radicalmente la sua vita, dandole una scossa, spingendola a cambiare le sue abitudine e relazioni. Lui, Maurizio, un medico senza frontiere che fin dal primo incontro a casa di amici si dimostra attento, dolce, premuroso e interessato a Francesca dandole un briciolo di speranza sulla possibilità di avere una relazione fatta di complicità, ascolto, passione e rispetto.

Iniziano a frequentarsi e la storia si muove tra immensa passione e piacere sessuale che attivano nella donna desideri nascosti e fantasie erotiche inimmaginabili accanto a silenzi infiniti, azioni violente, aggressività e manipolazione che alla fine si riversano sulla donna generando un senso di colpa che va a giustificare il comportamento dell’uomo stesso. Francesca arriva a pensare che ogni azione dell’uomo amato è giustificata. Si trasforma nella bambola erotica che soddisfa i desideri di Maurizio, incapace di liberarsi dalla trappola tesa dal suo carnefice e annullando se stessa nei momenti in cui lui è lontano. Lui raggiunge il suo unico scopo: farla stare male.

Alla fine la rottura, che porta Francesca nel baratro… e come dopo ogni notte ritorna il sole, Francesca trova un altro uomo, vero, pulito e la storia tra loro procede lenta e a piccoli passi, ma Maurizio ha lasciato il segno e lei ripete la storia... ma in una nuova veste…

 

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Nella trappola di uno psicopatico: Maurizio

Maurizio è la rappresentazione perfetta dello psicopatico: una persona affetta da un grave disturbo della personalità che appare estremamente affascinante celando un bisogno malsano di far soffrire la propria vittima. Si mostra apparentemente attento, interessato e complice di Francesca ma solo per attirarla nella sua esca e sedurla, mettendo in gioco tutte le sue potenzialità seduttive e passionali.

Soggetti meschini, crudeli, manipolatori e privi di senso di colpa, rimorso e rimpianto. Agiscono con  sadismo celato dal fascino e dalle eccellenti capacità di sorprendere, affascinare la propria preda portandola a distorcere le realtà delle cose e a un annullamento del sé.

La vittima è l’oggetto che soddisfa i propri bisogni sadici e sessuali e che si sottopone anche alle violenze più impensabili a livello morale, perché ammaliata dalla personalità del carnefice, spesso esaltata dalle cariche lavorative prestigiose (medico, avvocato, imprenditore…) e dalle capacità intellettive tutt’altro che compromesse.

Mettono alla prova la disponibilità della vittima e i suoi limiti (come la telefonata in piena notte che Maurizio fa alla protagonista), fanno leva sull’emotività e sulle fortissime sensazioni che riescono a far provare e che, anche se disgustose e negative, rendono il legame sempre più indissolubile.

Sono privi di emozioni ed empatia, agiscono contro ogni regola morale e nel puro interesse personale: l’altro non esiste, è un fantoccio di loro proprietà che non è in grado di liberarsi dalla ragnatela perfettamente costruita.

 

Nella trappola di uno psicopatico: il ruolo di Francesca

Come ogni relazione, la rete si tesse in due: lungi da me l’incolpare coloro che cadono nelle mani di uno psicopatico, ma è importante sottolineare il ruolo preponderante della vittima nel porre fine alla relazione prima di giungere alla deriva.

Ciò che ha spinto la protagonista a cadere nella trappola è l’immenso bisogno di accettazione e approvazione da parte di Maurizio, uomo affascinante e prestigioso, di cui lei si è follemente innamorata e che idealizza in un’immagine di “uomo perfetto e adatto a sé”.

Ma non solo: la sottovalutazione del proprio valore come persona e donna vengono annullati dal carnefice che la rende “unica”, indispensabile e oggetto del suo piacere, rendendola incapace di sottrarsi alla relazione che le permette di tenere a bada la sua paura di essere abbandonata e rimanere sola.

La comprensione dell’atto manipolatorio del carnefice e il lavoro sul sé e sul proprio valore come individuo sono il primo passo verso la rottura e la salvezza. La non riuscita porta spesso a depressione, ansia e attacchi di panico, disturbi psicosomatici, insonnia, isolamento, senso di vergogna e indegnità, perdita di fiducia in se stessi, disturbi alimentari e, nei casi peggiori…alla morte indotta da sé o dal manipolatore.

 

Nella trappola di uno psicopatico: la nascita del romanzo

L’autrice, Cinzia Mammoliti, è laureata in Giurisprudenza e specializzata in Criminologia, Psicologia Criminale e Psicopatologia Forese. Da molti anni si occupa di violenza, manipolazione, stalking, mobbing e di quelle forme di ingiustizia psicologiche che ogni giorno vedono vittime cadere nella trappola che porta con sé conseguenze gravissime.

Lavora con esperti del settore in ambito della formazione e con coloro che vivono la violenza sulla propria pelle, fornendo aiuto, consulenza e portando avanti costantemente ricerca e sensibilizzazione.

La storia di Francesca e Maurizio nasce proprio dagli anni di lavoro, in cui ha raccolto vissuti, esperienze, sensazioni, pensieri e racconti di donne e uomini che hanno subito qualche forma di violenza.

E’ una manifestazione di ciò che può celarsi dietro ad una relazione apparentemente “sana” e a tratti perfetta, di come essa può distruggerti e da cui è possibile uscirne, ma anche di come inevitabilmente lascia il segno su chi la subisce.

Trama coinvolgente e dalla lettura veloce che porta alla scoperta di quanto siano capaci i carnefici ma che lascia un velo di inquietudine e irrequietezza aggravati dalla consapevolezza di quanto, in questo diario, sia impressa una storia che ogni giorno è vissuta realmente da moltissime persone in silenzio e talvolta senza la piena consapevolezza del guaio che stanno correndo.

 

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