Accettare il passato del partner, 5 consigli

Accettare di instaurare relazioni stabili con partner che hanno già alle spalle un matrimonio e dei figli può non essere semplice. Ecco come non cedere all'ossessione o al far finta di nulla.

Accettare il passato del partner

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Sono diverse le persone che in età adulta, spesso a cavallo dei 40, instaurano una relazione sentimentale con un partner che ha alle spalle già un precedente matrimonio/convivenza e uno o più figli

 

Questo significa anche che lui o lei sono ancora legati al partner precedente riguardo alla condivisione della genitorialità. L’“altro” o l’ “altra”, in poche parole, non scompariranno mai definitivamente all’orizzonte. Come accettare questo passato senza renderlo un limite per la relazione attuale?

 

1 Non parlatene (troppo) al primo appuntamento

Siete al primo appuntamento e lui o lei vi dicono di avere dei figli e una separazione alle spalle: sebbene possa essere comprensibile, e anche segno di correttezza, che questa persona abbia sentito di volervi informare della sua attuale situazione familiare, attenzione a cosa farete subito dopo.

 

Sì perché, alle volte, le persone che si trovano all’inizio di una frequentazione di questo tipo possono cadere nella “trappola” di iniziare, fin dal primo appuntamento, ad approfondire e sviscerare dettagli e contorni dei reciproci trascorsi sentimentali

 

Si vuol sapere chi è l’ex, quanto è durata, perché è finita, in che rapporti sono adesso… I rischi sono almeno due: il primo che si instauri un clima di reciproche confidenze fra amici, piuttosto che fra due persone che si sentono attratte l’una dall’altra… Il secondo, che fin dall’inizio la relazione nasca all’ombra della precedente senza avere lo spazio di libertà necessario per conoscersi al di là del proprio passato (che ci sarà tempo e modo di considerare). 

 

2 Sicuri di non essere voi a mettervi in secondo piano?

Alcune relazioni, dove uno dei due partner ha figli da un matrimonio precedente, stentano a decollare libere dal peso di questo passato. Anzi, il timore e il sospetto che la storia precedente possa non essere definitivamente chiusa e la sensazione di invasione che questa genera nella frequentazione attuale, possono alimentare un vissuto di deprivazione: ci si sente privati della possibilità di dare certe prospettive al rapporto (fare più figli, trasferirsi in un’altra città o Paese ecc.) a causa di questo passato ingombrante del partner che condiziona la relazione attuale.

 

Può darsi che i propri timori si rivelino poco fondati, che il partner sia realmente disimpegnato, sul piano sentimentale, dal matrimonio precedente. Può darsi anche che ci si confronti invece con una situazione che si rivela ambigua non chiusa, non definita. 

 

Può essere utile provare a domandarsi come mai si sta rimanendo – e investendo tempo ed energie – in una relazione dove ci si sente messi in secondo piano: come mai non si riesce a beneficiare dall’amore del partner, se questo è sincero, o come mai si sta scegliendo di rimanere con una persona dal comportamento ambiguo invece di uscire da una relazione insoddisfacente

 

Alle volte può essere utile provare a riflettere: se non ci siano magari assonanze con vissuti analoghi nelle relazioni precedenti e se quello di mettersi in secondo piano rispetto all’altro non sia un proprio atteggiamento emozionale prima ancora che una limitazione concreta insita nella relazione attuale.

 

La domanda da porsi potrebbe essere: “quanto spazio tendo a prendermi in una relazione? In questo rapporto mi sto legittimando a prendermi il mio spazio o sono io che non mi sento abbastanza?”.
 

3 Evitare comportamenti di controllo

Per alcuni può essere fonte di frustrazione e sospetto il fatto che il partner debba intrattenere contatti con l’ex: a causa di figli le telefonate, i messaggi e le email possono essere all’ordine del giorno e questo può scatenare qualche fastidio o gelosia e innescare comportamenti controllanti (o magari la semplice tentazione di metterli in atto). 

 

La fiducia in una relazione – qualsiasi relazione comprese quelle di coppia – può basarsi sul controllo dell’altro? Questi atteggiamenti rischiano di avvalorare frustrazioni e sospetti, di irritare chi viene controllato che magari proprio per evitare discussioni inizierà a mentire o ad omettere su cose banali o di poco conto rinforzando i sospetti del partner in un circolo vizioso che rischia di portare proprio a ciò che si voleva scongiurare: che il partner “controllato” finisca realmente col mentire su qualcosa e che si eroda la fiducia nel rapporto. 
 

4 Non fare finta che quel passato non esista

Stare con un partner separato con figli può voler dire vivere nell’arco della settimana (o del mese) un’alternanza fra momenti in cui “siamo solo noi due” e momenti in cui sono presenti i figli di lui/lei e l’assetto della quotidianità cambia anche per la coppia. 

 

Se è vero che questo passato non deve diventare un’ossessione attenzione anche a non cadere dell’estremo contrario: vivere “come se” quel passato non esistesse per poi sentirsi preda di frustrazione e disillusione nei momenti in cui la vita a due deve necessariamente limitarsi/modificarsi per fare spazio ad altri…

 

Può essere un lavoro complesso e lento da effettuare, ma se si sta stabilizzando una relazione con una persona che ha già un passato alle spalle con dei figli, quei figli – e la genitorialità condivisa con l’ex – faranno parte sempre della sua vita e un futuro rapporto di coppia non potrà prescindere da questo. La fantasia più frequente quando si inizia una nuova storia è quella di iniziare in due una strada partendo per entrambi da un nuovo inizio. Se si è incontrata una persona che invece ha già un proprio bagaglio quel nuovo inizio dovrà necessariamente avvenire contemplando anche ciò che prima è stato

 

In fondo, su piani molto meno evidenti, è ciò che si fa in ogni relazione quando alla fase dell’innamoramento subentra un sentimento stabile che ci impone di rivedere le iniziali idealizzazioni dell’altro e fare i conti con la persona che è – con pregi e difetti  - proprio in virtù del suo passato, di tutto ciò che fino a quel momento ha vissuto. Forse è anche quel passato che ha contribuito a rendere questa persona così interessante ai vostri occhi oggi!
 

5 Stabilite le vostre regole del gioco

In ultimo è fondamentale parlare apertamente e confrontarsi sui reciproci vissuti in merito al fatto che si parte, in un certo senso, da due posizioni differenti.

 

Il partner che ha già una precedente unione e dei figli potrebbe sentire di non riuscire a dare al rapporto attuale tutta l’energia e la spensieratezza che vorrebbe; potrebbe temere che dissapori o difficoltà in merito alla separazione danneggino il rapporto e al contempo soffrire per aver perduto la quotidianità con i propri figli  ma non parlarne per temere di ferire il nuovo o la nuova partner.

 

Quest’ultimo/a a sua volta, come abbiamo detto, potrà temere di non essere abbastanza importante e finire col sentirsi in competizione con i figli o l’ex coniuge di lui/lei.

 

Sono tutti vissuti umani che possono essere elaborati solo se diventano oggetto di una condivisione aperta e sincera libera di giudizi e recriminazioni. È bene però che ognuno dei due stabilisca con l’altro le proprie “condizioni” e che si costruiscano regole condivise sulle quali gestire un rapporto a due ma con alcune variabili di complessità in più.