Genitori single ma non soli

I genitori single, coloro cioè che si ritrovano per sfortuna o per scelta a dover vivere la genitorialità fuori da un rapporto di coppia, sono una categoria sociale in evidente aumento anche nel nostro Paese dove le famiglie monoparentali non sembrano ormai costituire più un tabù. Tuttavia crescere i figli da single comporta delle difficoltà da non sottovalutare sia sul piano materiale che su quello affettivo e sociale per le ripercussioni che possono avere sul benessere dei figli stessi

Genitori single ma non soli

I genitori single non sono considerati una stranezza: siamo orami lontani dallo stigma sociale e lo sconcerto con cui venivano guardate le  “ragazze madri” delle passate generazioni. Le separazioni e i divorzi rappresentano una realtà in constante aumento come anche quella di chi sceglie la strada della genitorialità svincolandola da un legame sentimentale o di chi, per sfortuna e per disgrazia, si ritrova da solo dopo aver perduto il coniuge. Storie certamente diverse fra loro ma ormai non più così inconsuete assimilabili sotto la definizione di “famiglie monoparentali” quelle, cioè, dove sono presenti uno o più figli con un solo genitore, un genitore single.

 

Genitori single: quali casi

Si può essere genitori single a seguito di una separazione o un divorzio, ed è questo probabilmente il caso più frequente dove, non di rado, permane una qualche forma di accordo o di sostegno con l’ex coniuge; ci possono essere poi casi più estremi in cui l’altro genitore viene del tutto a mancare fisicamente o anche solo psicologicamente e dove quindi l’intero peso del ruolo genitoriale grava solo sulla madre o sul padre.
Si tratta in ogni caso di situazioni che rimangono psicologicamente “atipiche” per i figli, specie se bambini, e difficili da gestire.

 

Genitori single: fra Padre e Madre

Quello che rende difficile una genitorialità “in solitaria” – che lo sia 7 giorni su 7 o in alternanza all’ex coniuge – è il dover in qualche modo cercare di ricoprire un doppio ruolo: sia quello materno che quello paterno. La madre e il padre rappresentano, infatti, delle rappresentazioni mentali fondamentali per lo sviluppo psicologico del bambino che ha bisogno di rapportarsi e di interiorizzare entrambe le polarità: quella della relazione col materno accudente, accogliente e protettivo e quella col paterno fonte di autorità, spinta all’autonomia e all’esplorazione verso il mondo. Non poter alternare e dividere questi due ruoli all’interno della coppia genitoriale – se questa non costituisce anche una coppia d’amore e non condivide quindi la quotidianità della vita insieme – può rischiare di rendere gravoso e ambivalente il ruolo monogenitoriale o di sbilanciarlo verso un eccesso di “materno” o di “paterno”.

 

Genitori single e isolamento sociale

Spesso una trappola in cui cadono molti genitori single, soprattutto quando provengono da esperienze estremamente traumatiche come quelle di un lutto o di un divorzio, è quella di non riconoscere la difficoltà insita nel loro ruolo monogenitoriale pretendendo da sé stessi di poter efficacemente essere “tutto in uno”.  Questo espone al rischio di isolamento sociale, gli estremi sacrifici sul piano lavorativo e materiale, la difficoltà a condividere la propria condizione con altri o a chiedere aiuto rischiano di far rimanere nell’ombra disagi e tormenti di una monogenitorialità oggi così diffusa ma forse ancore non sufficientemente socializzata.

 

Esistono alcune iniziative fra genitori single sia sul web che presso associazioni che hanno l’intento di creare occasioni di scambio e confronto fra pari e di  fornire assistenza legale e psicologica. Importanti anche da segnalare interessanti iniziative come quelle dei nidi familiari che offrono un’alternativa ai nidi convenzionali creando ulteriori opportunità di lavoro e socializzazione per donne e mamme che, specie se single, hanno difficoltà a conciliare ruolo genitoriale e professionale.

 

Fonte immagine: Alberto Marzetta