Egosurfing: mania o curiosità?

Egosurfing è la ricerca di informazioni personali in Rete che può avere diverse finalità, sebbene spesso viene considerato una forma di narcisismo. Scopriamo gli strumenti e perché moderatamente è una pratica utile.

Egosurfing: mania o curiosità?

Egosurfing è un fenomeno in crescita per cui si ricerca in modo più o meno assiduamente, le informazioni circa se stessi che si possano trovare in Rete. Non è chiaro il confine tra una semplice curiosità e una tendenza narcisistica a glorificare il . Il fenomeno è sicuramente sostenuto dalla facilità con cui si possono inserire contenuti propri e creare siti e blog per lasciare un'impronta personale sul Web.

 

Egosurfing e i fenomeni online

L'egosurfing è un fenomeno in grande crescita, ma non si tratta di una tendenza isolata e uniforme all'interno del web. Secondo una ricerca di Pew Internet, il 57% degli utenti online controlla regolarmente la presenza del proprio nome e cognome nei motori di ricerca. Ma perché? L'egosurfing in realtà risponde a varie necessità, non tutte patologiche. Alla semplice curiosità di scoprire se ci sia qualcun altro con il nostro nome, i professionisti cercano di controllare e monitorare la propria reputazione online. In ottica di personal branding vedere "dove finiscono" le informazioni che inseriamo online è infatti fondamentale. Un'altra motivazione riguarda un semplice controllo delle proprie informazioni personali in ottica di privacy e non dimentichiamo anche coloro che sono realmente presi da se stessi.

 

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Il contributo del narcisismo

Il narcisismo è una forma di disagio mentale basata sull'assoluta valorizzazione del proprio ego. Non si tratta di un fenomeno che nasce con Internet, ma diverse caratteristiche della Rete offrono un terreno fertile alla versione digitale del narcisismo, anche chiamata Ego surfing. La mobilità, la pervasività delle Nuove Tecnologie (cui personalmente aggiungo anche una tendenza a subire questi strumenti invece di padroneggiarli) sono tra i principali fattori che portano l'American Psychiatric Association a dichiarare che il narcisismo digitale va rivisto anche in veste di fenomeno sociale, perché è tutta la società ad essere pervasa dall'imperativo di autolodarsi.

Alcune ricerche ancora oggi, sottolineano che questo Ego in Rete è piuttosto frammentato e che può portare non tanto al narcisismo, quanto alla frammentazione. Forse l'egosurfing non è una mania, ma è espressione del normale processo di creazione di un Sé coerente e che cerca di raccogliere tutte le informazioni possibili sul Web per trovare un filo conduttore.

 

Chi sei in rete?

Data l'importanza di Internet non è poi così sbagliato cercare di capire cosa la Rete sappia e dica di ciascuno di noi. Basti pensare che i recruiter ormai usano regolarmente il Web per farsi un'idea dei propri candidati a livello umano e anche per capire se qualcuno ha omesso dettagli importanti. Esistono diversi strumenti che possono essere usati a supporto dell'Ego surfing, a patto che non si ecceda. La prima opzione è quella di Google, ma esistono anche siti specializzati come 123people che raccolgono i dati pubblici di ogni individuo.

 

Immagine | Ron's log