Apprensione nelle relazioni, i rischi

Chi vive una forte apprensione nelle relazioni teme continuamente che possa accadere qualcosa di male. Questa apprensione può diventare disfunzionale.

Apprensione nelle relazioni

Credit foto
©Blend Images / 123rf.com

La qualità di vita della persone che provano costantemente apprensione nelle relazioni  può essere gravemente danneggiata poiché l’ansia dirompente con cui esse convivono può compromettere seriamente il loro benessere, tanto negli affetti privati, quanto negli scambi sociali e lavorativi.

 

L’apprensione nelle relazioni: quando è disfunzionale

L’apprensione nelle relazioni diventa disfunzionale e segno di un evidente disturbo d’ansia, solitamente di un disturbo d’ansia generalizzato, quando supera quella che può essere comunemente considerata una normale preoccupazione. 

 

Se è comprensibile che un genitore si preoccupi che il figlio cinquenne possa cadere dalla bicicletta e farsi male se si lancia su una discesa a tutta velocità, non è così scontato che lo sia proibire al bambino di uscire a giocare o manifestare questo stesso tipo di apprensione verso un figlio ormai adulto. 

 

L’ansia sottesa a un’apprensione disfunzionale diventa eccessiva, difficile da controllare, interferente con le attività lavorative e sociali della persona e spesso invasiva anche per coloro che ne sono oggetto. In questi casi la persona percepisce e manifesta un’apprensione perenne – prescindente da un preciso motivo – riguardo al futuro, alle questioni economiche, alle più varie circostanze della vita e, non ultimi per importanza, la salute di amici e familiari

 

Questa apprensione ansiosa può comportare sintomi fisici e cognitivi, non raggiunge le proporzioni dell’attacco di panico, ma mantiene costantemente la persona in uno stato psicofisico di stress e allerta. 

 

Apprensione e paura della morte

In questi casi, nelle persone che manifestano apprensione nelle relazioni in maniera disfunzionale possono essere presenti pensieri intrusivi riguardo la paura della morte, propria e/o di altri, delle malattie, della catastrofi o delle crisi finanziarie

 

Questi scenari mentali vengono presentificati anche in assenza di un effettivo problema o amplificando quella che può essere una reale difficoltà. Per coloro che sono in relazione con queste persone può essere molto difficile comprendere le cause di questa apprensione che appare invadente e ingiustificata

 

Spesso la persona richiede continue rassicurazioni e può risultare involontariamente esigente e controllante verso amici e familiari nel tentativo di prevenire qualunque imprevisto e accidente possa loro accadere. 

 

Coloro che sono oggetto di queste apprensioni possono provare ad accondiscendervi, senza che tuttavia questo serva a tranquillizzare l’altro in maniera duratura, o essere portati a mettere in atto atteggiamenti di insofferenza e rifiuto aumentando in tal modo il distacco relazionale. 

 

Apprensione e disturbi d’ansia

Se l’apprensione nelle relazioni appare eccessiva e interferente con la libertà della persona è spesso riconducibile, come si è detto, a un'ansia disfunzionale che possono configurare un vero e proprio disturbo d’ansia generalizzato

 

Tale disturbo è esente dai picchi drammatici degli episodi degli attacchi di panico, ma imprigiona la persona in uno stato ansioso cronico che interferisce con tutte le attività e le relazioni importanti. 

 

Spesso questo tipo di ansia è riconducibile a una sostanziale paura dell’abbandono, irrazionale ma molto potente tanto da tenere appunto “in scacco” la psiche, che può riguardare livelli più o meno profondi della personalità.

 

Sebbene in molti casi si reputi consigliabile valutare il ricorso a un sostegno ti tipo farmacologico, non è detto che ciò sia sempre opportuno o ben accetto. 

 

Queste persone, proprio per la forte paura dell’abbandono che le connota a livelli profondi, possono manifestare una forte resistenza a sentirsi dipendenti da qualcuno o qualcosa e quindi rifiutare una terapia farmacologica, almeno in un primo momento. 

 

Un percorso di psicoterapia potrà favorire, sia l’adesione alla farmacoterapia nel caso in cui la severità della sintomatologia – o lo stile di vita del paziente – lo richieda; sia aiutare la persona a lavorare sulle cause dell’ansia e a costruire una maggiore sicurezza emotiva e di conseguenza una migliore gestione della distanza nelle relazioni da cui potrà trarre maggiore gratificazione e appagamento.

 

Bibliografia
Gabbrad G. (2015), Psichiatria psicodinamica, Cortina, Milano.
American Psychiatric Association (2013), Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, DSM-5, trad. it Raffaello Cortina, Milano, 2014.