L'autostima delle donne

L'autostima è un elemento fondamentale della salute psicologica e psicofisica di una persona. Esistono delle differenze di genere e a cosa si devono? Vediamo cosa ne pensa la psicoterapeuta Maria Menditto

L'autostima delle donne

Autostima! Bella parola, ma un obiettivo non sempre facile da raggiungere. Si tratta di uno di quei termini psicologici molto usati, a volte abusati, che perdono la loro consistenza e reale significato nelle chiacchiere quotidiane.

Eppure una buona autostima è un elemento fondamentale per vivere bene con se stessi, per potersi amare anche se non si è perfetti (condizione che non piace molto nella nostra società) e soprattutto per migliorare nel tempo e nel rispetto dei nostri ritmi e caratteristiche personali.

Si tratta di un costrutto psicologico che opera in ognuno di noi, ma la cui funzionalità può variare a seconda di alcune caratteristiche.

Quali specificità presente l'autostima nelle donne? Come si combina con i ruoli e con le richieste esterne? Da cosa ci protegge?

Vediamo di rispondere a queste domande con l'aiuto degli studi di un'esperta psicoterapeuta Maria Menditto.

 

L'autostima: personale o sociale?

Il primo aspetto da considerare, a mio avviso, riguarda una precisazione circa la natura dell'autostima. Se la consideriamo come l'idea che noi abbiamo di noi stessi e l'amabilità che riteniamo di possedere, a prima vista potremmo pensare che si tratti di un costrutto dalla natura personale o addirittura solipsistica. In realtà l'autostima nasce e si nutre delle relazioni personali.

La donna, ma anche l'uomo, nasce in una cerchia familiare che l'accoglie e ne nutre alcune caratteristiche: è dal primo rapporto con le figure più importanti dell'infanzia che cominciamo a comprendere quanto valiamo, ma anche quando. La questione dei ruoli e dell'adesione ad essi fa si che una bambina si senta più o meno apprezzata, apprezzabile nel compiere le attese che magari i genitori hanno nel suo essere femminile.

Tale rimando esterno non si compie nell'infanzia, ma non fa altro che arricchirsi durante la crescita. Più si matura, maggiori sono i contatti sociali e i rimandi esterni diventano molteplici e differenziati; Menditto parla dell'autostima come di un caleidoscopio che ci rimanda un'immagine molteplice, sempre in evoluzione costantemente da verificare nel rapporto con l'ambiente.

 

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Le donne e la relazione

Questo aspetto sociale nell'autostima femminile acquisisce una doppia importanza perchè è nella vicinanza agli altri che le donne spesso basano l'immagine di se stesse. Questo stesso bisogno di entrare in relazione ci porta a considerare quegli elementi invisibili, come le emozioni, che sembrano essere più tralasciati dagli uomini.

A partire da questa considerazione ne consegue che l'autostima nelle donne si basa su un percorso relazionale che è più lento rispetto a quello basato sull'autonomia più tipicamente maschile e che porta anche ad un processo di individuazione che incontra più tappe e che culturalmente non si associa all'immagine di persona socialmente potente.

 

Donna, autostima e amore

Tale visione mi porta a fare alcune considerazione su come l'autostima si intrecci nelle relazioni d'amore. Spesso si parla di come le donne intrappolate in rapporti malsani di dipendenza affettiva abbiano una bassa autostima che le porta a legarsi eccessivamente: ma come si combina questa verità con una visione dell'autostima femminile basata sulla relazione?

Prima di tutto pensare a questo legame non ci deve indurre a credere che sia solo uno il legame fondante; il secondo aspetto da considerare è che il suddetto rapporto è bidirezionale.

Entrare in contatto con qualcuno ci deve dare qualcosa indietro, una soddisfazione, un arricchimento o una buona immagine di noi, solo allora l'autostima verrà nutrita dal rapporto. Ciò porta ad una maggiore consapevolezza individuale e quindi alla possibilità di partecipare alle relazione come individuo autonomo e non come ammennicolo. L'autostima nelle donne passa attraverso le relazioni, ma non si esaurisce in esse, ma le trascende per valorizzare l'individuo.

 

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Riferimenti bibliografici:
> Autostima al femminile, Maria Menditto, Erickson edizioni