Come si studia nell'era digitale

Come si studia nell'era digitale? Quali sono le opportunità, i cambiamenti richiesti e i rischi dentro e fuori la Rete.

Come si studia nell'era digitale

L'era digitale ha aperto la strada ha innumerevoli cambiamenti in ogni ambito della vita: lavoro, casa, salute e istruzione.

Chi si ricorda le enciclopedie come fonte del sapere per una ricerca scolastica sta ormai per giungere alla mezza età e non riesce a destreggiarsi in un'epoca del copia e incolla, usatissimo dagli studenti.

Come si può studiare efficacemente nell'era digitale?

 

Gli apporti di Internet alla didattica

Per studiare efficacemente durante l'era digitale non basta mettere un tot di computer in una classe, ma occorre un cambiamento di prospettiva che coinvolga insegnanti, studenti e curricula didattici.

Le innovazioni che le Nuove Tecnologie permettono sono molteplici; eccone alcuni secondo gli esperto (Calvo, Roncaglia, Ciotti, Zela,  2004):

  • realizzazione di siti per l'istituto con cui dialogare all'interno e all'esterno della scuola,
  • apprendimento collaborativo
  • la multimedialità supporta l'interdisciplinarietà,
  • accesso a biblioteche multimediali mondiali,
  • accesso a risorse utili all'insegnante e confronto con i colleghi,
  • inserimento delle nuove tecnologie nell'ambito scolastico e accompagnamento degli studenti al loro corretto uso,
  • educazione a distanza.


Come possono contribuire gli insegnati all'uso corretto di internet?



Studio e insegnamento

Internet offre strumenti, opportunità e trappole. La prima grande sfida riguarda gli insegnanti che devono colmare in breve tempo un gap generazionale e tecnico che li può confondere.

Per gli studenti i problemi tecnologici sono all'ultimo posto perché per studiare nell'era digitale occorre "domare" le tecnologie per arrivare ai contenuti.

La navigazione è spesso dispersiva. Attraverso poche parole chiave si arriva tantissimi contenuti i quali rimandano a loro volta ad altri documenti, aprendo un numero infinito di finestre. È il bello della Rete, no? I ragazzi che non hanno le idee chiare vanno incontro a delle difficoltà:

  • quando dire basta e smettere la ricerca?
  • come riconoscere una via di ricerca feconda da una che non porta a nulla?
  • come distinguere le fonti autorevoli da quelle poco utili?

Gli studenti non sempre si pongono consapevolmente queste domande e dunque possono subirne passivamente gli effetti rendendo il loro studio poco fecondo.

 

Il Plagio

Il plagio è l'altra faccia della medaglia dello studio nell'era digitale. Non solo i documenti accessibili sono tanti, ma spesso in Rete si trovano compiti già fatti la cui qualità non sempre è all'altezza.

Esistono molti software per smascherare questi plagi, ma ciò che gli studenti non comprendono sono le conseguenze negative del non essere scoperti.

Non si tratta solo di rubare dei contenuti intellettuali, ma piuttosto di non apprendere a selezionare, gestire ed utilizzare vari contenuti e testi per realizzare qualcosa di proprio ed originale.

 

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