Navigare sicuri in Internet attraverso la guida degli insegnanti

Per una navigazione sicura a scuola gli insegnanti devono imparare i software di protezione. Bloccare i contenuti è però più semplice che controllare gli incontri online

Navigare sicuri in Internet attraverso la guida degli insegnanti

La scuola da anni cerca di promuovere un uso corretto delle Nuove Tecnologie. Nel caso di Internet, non si tratta solo di usare le risorse in modo efficiente, ma anche di muoversi consapevolmente in un luogo popolato da svariati contenuti e virus più o meno pericolosi.

Proprio per navigare sicuri in Internet, la Polizia postale, in accordo con alcuni Uffici Scolastici Regionali, ha avviato il progetto "Web in cattedra" destinato agli educatori e agli insegnanti per metterli in grado di trasferire le nuove conoscenze ai ragazzi.

 

Navigare sicuri in Internet: le risorse

La questione della sicurezza sul web si gioca su più versanti e il primo riguarda le difese tecnologiche. Da questo punto di vista è importante conoscere gli strumenti che si possono usare per controllare virus, spyware e contenuti indesiderati su computer ad accesso pubblico (o quasi).

Poiché non tutti sono interessati a conoscere gli aspetti più complessi della gestione di un hardware, sono stati messi a punto diversi programmi in grado di automatizzare la protezione del pc aldilà di quello che generalmente i software antivirus propongono.

Esistono risorse gratuite e non facilmente individuabili attraverso un motore di ricerca che possono essere utilizzate dagli insegnanti (e anche dai genitori). I servizi offerti sono: blocco contenuti discutibili, sicurezza antivirus, controllo delle applicazioni di messaggistica istantanea, monitoraggio del traffico e sistemi di autenticazione degli utenti.

 

Navigare sicuri in Internet: il gap tecnologico

Uno degli aspetti che preoccupa gli educatori è il gap tecnologico che li separa dai giovani e che nella maggioranza dei casi, va a loro discapito. La domanda è: sarò in grado di disporre delle difese che non vadano infrante da chi tento di proteggere? A scuola questo problema è tanto più importante in quanto va ad intaccare la relazione tra studenti e insegnanti.

L’età media dei docenti in Italia è di oltre 50 anni; si tratta di persone che hanno ricevuto un’alfabetizzazione tecnologica già in età adulta e che hanno a che fare con "nativi digitali". C’è chi si sente penalizzato in questo rapporto e crede di perdere autorità rispetto ai giovanissimi esperti. L’adulto di riferimento non combacia però con l’esperto tecnologico, ma con chi sa usare con criticità tutti gli strumenti di cui dispone.

Ecco che l’insegnante torna ad avere un ruolo fondamentale perché usa lo strumento con criterio: sa cosa cercare nei motori di ricerca, è in grado di discernere tra le fonti, elaborare criticamente i contenuti e così via.

 

Navigare sicuri in Internet: le problematiche

Purtroppo parlare di navigazione sicura non significa solo di poter disporre di software potenti e di saperli usare bene. L’altra faccia della medaglia infatti riguarda la vita sociale dei ragazzi in rete e soprattutto chi possono incontrare in Rete.

Purtroppo non esistono programmi che aiutino in tal senso ed è difficile impedire ad individuo in fase di sviluppo di non esplorare il mondo. Allora attraverso l’educazione alla sicurezza e l’ascolto dei ragazzi si devono porre le basi per un rapporto che poggi solidamente sulla fiducia per essere sicuri che sappiano chiedere aiuto al momento giusto.

 

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