Il sadismo: le forme e l'eziologia

Il sadismo è una parafilia sessuale che prende il nome dal Marchese De Sade, famoso per le sue opere e la sua vita dissolute. Il sadismo è un fenomeno molto studiato che riguarda principalmente gli uomini e che esordisce nella prima età adulta. Ne esistono varie forme e molte sono le teorie sulle sue cause.

Il sadismo: le forme e l'eziologia

Il sadismo è, secondo il DSM-IV, una perversione sessuale caratterizzata dal piacere che si prova all'assistere o al provocare dolore fisico e morale. Il nome deriva dal marchese De Sade, nobile francese che scrisse di imprese libertine e pratiche sadiche che all'epoca gli costarono non pochi problemi. Il sadismo è stato a lungo oggetto di attenzione da parte degli studiosi per conoscerne cause ed eziologia, ma anche per comprenderne le pratiche.

 

L'esordio del sadismo

Il sadismo è un disturbo prevalentemente maschile, ma non esclusivamente. L'età di esordio è tendenzialmente quella della prima età adulta, tra i 18 e i 20 anni sebbene le prime esperienze si concretizzano intorno ai 25 anni. Durante l'infanzia si ritrovano spesso degli episodi di violenza su animali che possono essere considerati dei precursori, ma non c'è una relazione così diretta né univoca tra di due fenomeni.

La diagnosi di sadismo prevede la compresenza di: (1) fantasie sessuali basate sulla sofferenza fisica o psicologica di un altro individuo per almeno sei mesi e che (2) causano gravi disagi alla vita sociale, affettiva e lavorativa dell'individuo. La gravità del disturbo può essere lieve e quindi accompagnare l'individuo durante tutta la sua esistenza o può andare aggravandosi associandosi anche al disturbo antisociale di personalità. In questo caso la violenza può esplodere senza nessun controllo e giungere fino all'omicidio.

 

Le forme del sadismo

Esistono diverse forme di sadismo:

  • sadismo non sessuale per cui il piacere nasce dal maltrattamento psicologico o dall'assistere alle sconfitte altrui.
  • sadismo sessuale caratterizzato dalla necessità di veder soffrire il proprio compagni durante l'atto sessuale, generalmente le donne ricoprono il ruolo di 'vittima'.
  • sadismo nevrotico per cui gli atti di violenza fungono da scarica alle angosce o alle fobie.
  • sadismo criminale caratteristico di coloro che torturano le vittime fino alla morte. In questo caso la spinta sessuale non è nè l'unica, nè la spinta principale.


Le cause del sadismo

Secondo la psicanalisi il sadismo è un'espressione della pulsione di morte ed è complementare al masochismo. Il sadico si identifica con la sua vittime e attraverso lei punisce se stesso. Altre scuole hanno tentato di dare delle spiegazioni e le teorie sono numerose; ad ogni modo sembra che un abuso subito nell'infanzia sia un elemento ricorrente in chi ha una diagnosi di sadismo.

 

Immagine | Mark Coggins