L'empatia sessuale tra mito e realtà

Sul web si chiama empatia sessuale, in psicosessuologia si intende più propriamente, come intesa sessuale, il reciproco appagamento nelle relazioni amorose dove ci sia intimità, comprensione e accettazione reciproca. Attenzione però a non scivolare in un pericoloso equivoco: se l’empatia, in amore come in altri contesti, si nutre senza dubbio di intuizione e sentimento, è pur vero che l’intesa in amore non può prescindere dal dialogo e dal confronto sincero

L'empatia sessuale tra mito e realtà

L’empatia in psicologia è definita come quella capacità di entrare in sintonia e in risonanza con gli stati emotivo-affettivi dell’altro, non un’identificazione totale dunque, ma la disponibilità ad utilizzare il proprio sistema emotivo, insieme al pensiero, per comunicare con l’altro.
Empatia sessuale è un termine che con molta probabilità nessuno incontrerebbe in un testo specialistico di sessuologia, nel linguaggio comune e su alcuni siti web è invece molto diffuso. È certamente vero che una buona intesa sul piano fisico e sessuale si associa ad un’analoga armonia vissuta sul piano emotivo o dei sentimenti, non è però qualcosa che accade necessariamente in modo “magico”, la consapevolezza e la conoscenza di noi stessi è un fattore altrettanto importante.

 

Empatia sessuale e mass-media

Siamo fin troppo condizionati a pensare alle aree della nostra vita sulla base di standard efficientisti, anche la sessualità è innegabilmente viziata da stereotipi mediatici in particolare di spregiudicatezza e seduzione che troppo poco spazio lasciano all’immaginazione, alla scoperta dell’altro, all’ascolto dei propri reali desideri. Sono soprattutto gli adolescenti a correre questo rischio; vivere la sessualità condizionati più o meno consapevolmente da questi standard mass-mediatici non può certo portare ad una reale empatia sessuale.

 

Empatia sessuale e caratteristiche individuali

I percorsi ed i tempi del desiderio, come evidenziano psicologi e sessuologi, sono fisiologicamente e psicologicamente differenti per uomini e donne e, oltre a questo, risentono di specifiche caratteristiche personali e individuali. L’empatia sessuale, se così la si vuol chiamare, può esserci là dove si sia creato prima lo spazio “mentale” per mettere da parte pregiudizi e stereotipi sulla sessualità, riconoscere i propri reali desideri per essere in grado, di conseguenza, di comunicarli e comprendere quelli dell’altro. Parlare di sesso e del desiderio all’interno di molte coppie, soprattutto dei più giovani, è invece, paradossalmente, ancora molto difficile; l’empatia sessuale, o meglio una sessualità appagante e arricchente, si nutre tuttavia di una sessualità che non sia vissuta tanto nel “fare” quanto nell’essere: nessun film, nessun racconto erotico e nessuna sedicente modella patinata potranno dirci cosa, chi e come realmente desideriamo… Il desiderio – per fortuna – non può uniformarsi a degli standard culturali.

 

Immagine | eTirana