I diritti delle ragazze madri

Diventare madri senza la presenza di un compagno, sole e in età giovanissima può essere veramente complicato. Scopriamo le difficoltà di questa realtà ancora molto attuale nella nostra società: le ragazze madri. Vediamo quali sono i diritti di cui possono godere e quali le soluzioni per aiutarle a vivere meglio la genitorialità in assenza di un supporto familiare

I diritti delle ragazze madri

In una società dove tutto sembra poter esser previsto e controllato è invece ancora molto presente, soprattutto tra le giovanissime, la cosiddetta “gravidanza inattesa”. Vengono definite con il termine ragazze madri le giovani donne in attesa di un bambino che vengono abbandonate dal compagno o che rimangono incinte di un partner occasionale. I motivi dell’abbandono da parte del partner possono essere molteplici: giovane età, irresponsabilità, abuso sessuale, relazione extraconiugale ecc. I dati statistici ci dicono che la maggior parte di queste donne vivono situazioni di difficoltà economica, non hanno un supporto familiare, hanno trascorsi legati alla tossicodipendenza ma soprattutto non conoscono i propri diritti. La disinformazione non permette loro di godere o di chiedere gli aiuti giusti agli enti e alle associazioni preposte. Vediamo quali sono i loro diritti.

 

Ragazze madri: assistenza  e diritti

Il primo passo verso la tutela della donna fu compiuto in epoca fascista con l’istituzione dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia che aveva il compito di assistere madri e bambini sole, offrendo aiuti di tipo economico, alimentare, medico e scolastico. Purtroppo però la paura e la vergogna provocate dal fatto di essere sole, di non farcela ad allevare il piccolo senza un partner al proprio fianco, possono far prendere delle decisioni estreme quali ad esempio l’abbandono del figlio o l’uccisione. Molte ragazze madri, infatti, non sanno di avere 3 importanti diritti:
- il diritto a scegliere se riconoscere o no il bambino procreato;
- il diritto al segreto del parto, quindi poter partorire in completo anonimato in ospedale fuori da ogni rischio medico;
- il diritto all'informazione cioè usufruire di un ulteriore periodo di riflessione per decidere se riconoscere il figlio oppure no, richiedendo la sospensione della procedura di adottabilità che verrebbe altrimenti iniziata.

 

Le ragazze madri se si trovano in gravi condizioni economiche possono rivolgersi ai servizi sociali del comune di residenza e della Provincia dove possono richiedere un sussidio economico o altre forme di assistenza. In Italia ogni donna ha diritto ad un assegno di 1440 euro da richiedere non oltre i sei mesi dalla nascita del bambino; alle ragazze madri viene offerto un ulteriore aiuto che varia da comune a comune, il cui tetto massimo è di 300 euro. Una soluzione alternativa pensata soprattutto per situazioni molto problematiche è quella della struttura residenziale.

 

Ragazze madri: le strutture residenziali

La comunità alloggio per donne in attesa e/o ragazze madri è un servizio residenziale a carattere temporaneo. Questo servizio offre alla donna ed ai suoi figli ospitalità ed assistenza creando le condizioni per una vita comunitaria parzialmente autogestita. Si tratta infatti di convivere insieme ad altre donne che condividono la stessa situazione, imparando così a diventare padrone di se stesse e a prendere coscienza delle proprie capacità e abilità. Questi percorsi di autonomia e inserimento sociale sono possibili grazie anche alla presenza di personale qualificato che lavora al fianco di queste donne: assistenti sociali e psicologi.

 

Fonte immagine: tr3regine