Nascita del primo figlio: se la coppia va in crisi
Non ci sono più orari né tempo per sé stessi, improvvisamente la vita sembra piombata nel caos: la nascita del primo figlio, pur se attesa e desiderata, spesso poco assomiglia all’idillio armonioso che ci si aspettava. La vita a due si tramuta in un’imprevedibile e caotica esistenza a tre che può mettere a dura prova anche i neo-genitori più entusiasti alterando profondamente gli equilibri della vita di coppia. Ricostruire un’intimità e una complicità è però possibile e può rafforzare la coppia e le proprie competenze genitoriali.
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La nascita del primo figlio cambia radicalmente gli equilibri di una coppia imponendo una trasformazione identitaria sia della coppia in coppia genitoriale, sia di ciascuno dei due partner in madre e padre secondo tempi e modi non necessariamente sincroni fra loro. Ne derivano vissuti apparentemente incompatibili che possono mettere in crisi una coppia, talvolta irreparabilmente, o fornirle l’opportunità per rimettersi in discussione e “nascere” anch’essa a nuova vita.
La nascita del primo figlio e la famiglia ideale
Chi non condivide, almeno con un piccolo angolo della propria mente, l’immaginario idealizzante di “famiglia felice” dove regnano amore e perfetta armonia? Spesso la maternità così come la genitorialità, sono gravate da queste aspettative tanto idilliache quanto irrealistiche, come se la nascita del primo figlio o il diventare mamma e papà fossero eventi felici di per sé, per definizione. Molte coppie rischiano di andare in crisi e di far fatica a “reggere il colpo” di quella che invece è una potente trasformazione esistenziale se non ridimensionano queste aspettative su quella che è la situazione reale spesso meno poetica ma molto più impegnativa di come ci si era immaginati.
La nascita del primo figlio unisce o divide?
La nascita del primo figlio e le attenzioni quasi totalizzanti che improvvisamente il piccolo richiede spesso rischia di sbilanciare la coppia sull’unico versante dell’accudimento a discapito di altre dimensioni motivazionali altrettanto importanti come la sessualità e l’attaccamento reciproco inteso come vicinanza e disponibilità affettiva (Castellano R., Velotti P., Zavattini G.C.,2010, Cosa ci fa restare insieme? La teoria dell’attaccamento e gli esiti della relazione di coppia. Il Mulino, Bologna). Secondo alcuni Autori questo contribuisce a creare distanza fra i due coniugi là dove un legame troppo esclusivo fra madre e bambino rischia di isolare la donna da altri affetti e di “tagliar fuori” il padre che può reagire con vissuti di gelosia alimentando così conflittualità che contrappongono i coniugi invece di unirli nella genitorialità.
La nascita del primo figlio: scoprirsi imperfetti per costruirsi felici
Non esistono coppie perfette né genitori perfetti e soprattutto non si diventa automaticamente tali, questo è forse un utile punto di partenza per mettere da parte le aspettative idealistiche di sé come genitori e come coniugi e riconoscersi la possibilità di sbagliare, di stare nell’incertezza, del non saper fare. Diventare genitori e riorganizzare il proprio equilibrio di coppia richiede un tempo non privo di errori e possibili incomprensioni. La nascita del primo figlio può svelare punti di forza insospettati di un legame di coppia e rappresentare un’occasione per crescere insieme accogliendo le diversità fra madre e padre, fra uomo e donna come una ricchezza invece che un elemento di separazione (Paola Libanoro, 2009, Adulti oggi, genitori domani, Effatà ed.). Costruire, con fatica e col tempo, quelli che dovranno rimanere gli spazi di intimità riservata alla coppia gioverà non solo alla soddisfazione matrimoniale, ma anche alla serenità della relazione genitoriale che si costruirà con i propri figli.
Immagine | nateone