Childfree: le motivazioni degli uomini

Un numero sempre crescente di persone sceglie di non fare figli. Una recente ricerca ha indagato le motivazioni degli uomini che dichiarano di voler essere childfree, scoprendo che forse le cose non sono proprio come sembrano…

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A fronte di 100 persone che muoiono, i nuovi nati in Italia sarebbero solo 67, solo dieci anni fa erano 96… Secondo l’Istat, nel nostro Paese si sta registrando il calo demografico più altro degli ultimi 100 anni. 

Non si registravano dati simili dal dopoguerra, dati che, per la verità, sarebbero ancora più drammatici se non ci fossero le donne di nazionalità straniera a “ripopolare” i reparti di maternità degli ospedali… Un calo demografico insomma senza precedenti nell’era postmoderna. Ma perché sempre più persone scelgono di essere childfree? La maggior parte delle ricerche si concentra sulle donne, alcuni ricercatori lo hanno chiesto invece agli uomini per sondare le loro motivazioni. I risultati non sembrano così scoraggianti come ci si aspetterebbe…

 

Una ricerca sulle motivazioni degli uomini childfree

Lo studio in questione è stato condotto da un team di ricercatori australiani e pubblicato nel 2019 sul Journal of Social and Personal Relationships. Si tratta di un’indagine qualitativa nella quale sono stati intervistati 11 uomini di età compresa tra i 28 e i 34 anni chiedendo loro di spiegare le motivazioni che li portavano a vedersi, in un prossimo futuro, senza figli.

Sarebbero 5 le tipologie di motivazioni emerse.

 

1. Sentirsi “diversi” rispetto ai ruoli di genere più tradizionali

Sono coloro che fondano la propria identità su scelte e modi di essere “anticonformisti”, controcorrente rispetto a ruoli e scelte di vita più tradizionali. Sposarsi o avere figli rappresentano per costoro dei traguardi in cui non sentono di riconoscersi, delle prospettive che percepiscono come estranee a sé e al modo in cui sono abituati a pensare a loro stessi. Sono coloro che associano la scelta della paternità altrui a motivazioni egoistiche come assicurarsi la presenza di qualcuno che si prenda cura di loro in vecchiaia. Costoro sembrano ancora fondare la propria autonomia identitaria in opposizione a qualcuno/qualcosa.

 

2. Aver avuto dei padri assenti

Alcuni dei rispondenti raccontano di aver avuto dei padri assenti o distanti emotivamente e, nel pensare a un loro ipotetico coinvolgimento della paternità, ritengono fondamentale essere invece in grado di coinvolgersi sia emotivamente che praticamente nella cura del bambino. Tutto questo prospetta, a questi giovani uomini, un “ideale” della paternità percepito come auspicabile ma impegnativo al tempo stesso. Un ideale che temono di non riuscire a sostenere e che motiva la loro scelta di definirsi childfree.

 

3. Perdita della libertà e della sicurezza economica

Per molti degli intervistati un timore piuttosto diffuso è quella di perdere spazi per la propria libertà personale e la sicurezza economico-finanziaria attualmente raggiunta. Sono coloro che si dichiarano spaventati di fronte all’impegno economico che un figlio comporta e che, al momento, preferiscono contribuire alla “causa comune” dell’umanità in altri modi.

 

4. Osservare i lati negativi delle esperienze di amici

Gli uomini interpellati hanno anche rivelato come, osservare la paternità di amici loro vicini, abbia contribuito ad allontanarli dall’idea di avere figli. Delle esperienze altrui, infatti, questi giovani uomini citano solo aspetti problematici, come la relativa inattività sessuale dopo la nascita del bambino o il caos quotidiano derivato dalla sua presenza. Non stupisce che questi uomini childfree non colgano aspetti positivi della genitorialità essendo una dimensione, questa, al momento estranea al loro modo di essere e di percepirsi.

 

5. Paure e previsioni pessimistiche sul mondo

Alcuni dei rispondenti adducono, fra le motivazioni a non avere figli, una sorta di sfiducia nei confronti del mondo e dell’umanità, ritenendo che elementi come la sovrappopolazione, i cambiamenti climatici e la crisi energetica lascino intravedere scenari troppo foschi per pensare di mettere al mondo un figlio.

 

Motivazioni in evoluzione nel tempo?

A differenza di quanto avviene spesso per le donne, gli uomini che sostengono di voler essere childfree non sembrerebbero gravati dal peso di pregiudizi sociali tanto quanto le loro compagne, sebbene alcune ricerche rivelino l’esistenza di preconcetti nei confronti delle persone che non hanno figli. Fin anche dei giovanissimi studenti universitari – in un’età dunque per la maggioranza ancora lontana dalla genitorialità – sembrerebbero ritenere le persone senza figli meno realizzate e soddisfatte di coloro che li hanno.

Ma quello che colpisce invece dalle risposte di questi giovani uomini è quanto se da un lato sostengano di non voler assolutamente figli, dichiarandosi convinti childfree, dall’altro rivelino che non rimarrebbero indifferenti a un desiderio di maternità della loro partner e parlino di esperienze positive con i bambini di altri (molti di loro hanno già dei nipoti).

I risultati di questi studi – assolutamente preliminari in quanto si tratta di uno studio esplorativo – sembrano quindi tratteggiare di un gruppo di uomini (alcuni ancora decisamente giovani) dichiaratamente childfree ma che non poi così assoluti nell'intenzione di non voler diventare padri. Sembra piuttosto, quella della paternità, una scelta ancora difficile da contemplare, forse a causa di paure e timori (legate anche alla giovane età) con le quali tuttavia costoro sembrano aver già ben chiare alcune delle caratteristiche di un buon genitore: voler essere emotivamente presenti, in grado di provvedere economicamente, di proteggere dai pericoli del mondo.