San Valentino per i single: comincia ad amare te stesso

“Amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura tutta la vita”, scrisse Oscar Wilde. E allora a San Valentino per i single che non hanno fidanzati, mariti o mogli su cui concentrarsi, cosa c’è di meglio se non rivolgere gli occhi ad uno dei rapporti più stretti che abbiamo in vita: quello con noi stessi? Prima di trovare l’altra metà, ma anche se sei un single incallito, la prima regola è: impara ad amare te stesso. Vediamo come

San Valentino per i single: comincia ad amare te stesso

Diciamolo pure San Valentino, sia per i single che non ancora trovano l’anima gemella che per i single convinti, è una festa amara, inutile. Che fare allora? Beh, visto che l’amore è nell’aria, perché non provare a dedicare una frase d’amore a noi stessi, alla persona che siamo? In effetti una persona per amarne un’altra deve avere qualcosa da dare: ossia l’amore che dà a se stessa, nel senso di accettazione della propria coscienza e del proprio corpo fisico.

Accettare se stessi vuol dire rispettarsi, riconoscere il valore della propria persona e riscattare, migliorandosi, quegli aspetti che non troppo ci piacciono di noi stessi. Il rispetto verso il nostro corpo e verso la nostra coscienza sarà lo stesso che daremo alla persona che amiamo. Quando questo non è presente, siamo soliti nutrirci del flusso d’amore che ci dà il nostro partner creando delle relazioni decisamente disfunzionali: richiediamo di essere amati da lui/lei così come siamo, perché non siamo capaci di amarci noi. E che succede se l’altro non risponde alle aspettative? Si cade più facilmente nella trappola dei litigi e delle incomprensioni, quando la sostanza è che il partner non può colmare con il suo amore la nostra carenza che solo noi possiamo riempire.

Essere single a San Valentino insomma può essere una buona occasione per innamorarsi un po’ di più di se stessi, per mettere in discussione alcune delle credenze e delle convinzioni personali, troppo positive o troppo negative, che possono ostacolare uno sviluppo sano dell’amor proprio.

 

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San Valentino per i single: e se l’antidoto è sempre l’amore?

Tendenzialmente sono due le categorie di single a San Valentino: chi trascorre questo giorno in autocommiserazione e chi lo passa commiserando, apparentemente o realmente, gli altri, le coppie per la precisione. E se il giusto è sempre nel mezzo, l’ideale sarebbe non assumere mai posizioni estreme in quanto queste irrigidiscono, bloccano, e non ci permettono di reagire con flessibilità e accettazione di fronte al nostro stato affermato di single.

Se come abbiamo detto San Valentino può essere un’occasione per focalizzarci nell’amore verso noi stessi, dobbiamo perciò anche rivolgerci all’ascolto dei nostri sentimenti e dei nostri stati d’animo. Quando ci concediamo di vivere le nostre emozioni e le accettiamo, a volte questo ci fa raggiungere un più profondo livello di consapevolezza nel quale ci si presentano delle importanti informazioni. Al contrario quando rinneghiamo le nostre sensazioni, evitiamo di prenderne coscienza e ci precludiamo la possibilità di migliorarci, di trasformare in positive quelle emozioni negative che proviamo, di essere soddisfatti di noi stessi. Imparare ad amarsi vuol dire ascoltarsi, criticarsi costruttivamente, avere fiducia in se stessi, valorizzare i propri aspetti positivi, lavorare sull’autostima. E’ San Valentino e siete single? Ricordate che il vostro “io” deve essere un oggetto di amore tanto quanto ogni altro essere. Il resto verrà da sé.


Immagine | indyeah