Effetto Pigmalione e successo personale

Le aspettative che abbiamo sugli altri e quelle che gli altri hanno su di noi possono fare la differenza verso il successo o il fallimento. È l’effetto Pigmalione, un meccanismo di suggestione psicologica che influenza il nostro rendimento in base a una sorta di “profezia che si autoavvera”.

Effetto Pigmalione e successo personale

Le persone a cui riconosciamo un certo grado di autorità possono influenzare la nostra propensione al fallimento o al successo tramite le aspettative che hanno su di noi.

È l’effetto Pigmalione, un meccanismo psicologico per cui, ad esempio, se un insegnante ritiene capace un suo studente influenzerà effettivamente il suo comportamento verso un rendimento migliore.

L’effetto Pigmalione non vale solo a scuola, è all’opera in molti contesti lavorativi e fin anche in alcune dinamiche di coppia. Vediamo meglio in cosa consiste.

 

L’effetto Pigmalione nei miti della Grecia antica

Pigmalione è il nome di un personaggio di un mito della Grecia antica che narra di uno scultore che realizzò una statua di donna talmente bella da innamorarsene “come se fosse vera” tanto da chiedere a Zeus di trasformarla in una donna reale.

Un’altra variante del mito pone, al posto della statua, il personaggio di una fanciulla di umili origini cui un insegnante cerca di impartire un’educazione nobiliare.

Da questa trama prende origine l’opera omonima di George Bernard Shaw “Pigmalione” che rese popolare il termine già prima che venisse adottato per descrivere un preciso fenomeno psicologico.

In questi antesignani mitici e narrativi già troviamo l’essenza dell’effetto Pigmalione: la forte convinzione e fiducia verso le potenzialità trasformative di un’altra persona la rendono effettivamente in grado di modificarsi in tal senso.

 

Effetto Pigmalione: l’esperimento di Rosenthal

L’effetto Pigmalione venne messo a punto con un noto esperimento psicosociale che Robert Rosenthal, allora professore di psicologia ad Harvard, effettuò nel 1965 presso una scuola elementare della California.

Gli sperimentatori finsero di somministrare un test di intelligenza agli alunni e di comunicarne i risultati alle insegnati. 12 mesi più tardi, gli sperimentatori tornarono nello stesso istituto misurando, questa volta realmente, il QI degli bambini e monitorando i loro risultati scolastici.

Gli alunni che erano stati segnalati alle insegnanti come quelli più promettenti risultavano aver raggiunto non solo un profitto migliore ma anche una crescita del QI addirittura al di sopra dei bambini delle classi più avanzate. Il test di intelligenza era falso, così come i risultati comunicati alle insegnanti, eppure il semplice fatto che loro credessero nelle presunte potenzialità “speciali” di quei bambini li aiutò realmente a migliorare il proprio rendimento. Come spiegare questo risultato?

 

Effetto Pigmalione: come funziona

L’effetto Pigmalione è un meccanismo di suggestione psicologica del tutto inconscio ma con ricadute potenzialmente importanti, nel bene o nel male, sulle altre persone. Diversi sono i fattori che contribuiscono a rendere possibile questo fenomeno:

1. Il clime effect: se un insegnante crede nelle potenzialità di un alunno tenderà a creare intorno a lui un clima di maggior disponibilità e si rivolgerà a lui con un atteggiamento di maggior accoglienza.

2. Input factor: le insegnanti, ritenendo certi alunni più promettenti e capaci di altri, forniscono loro un maggior numero di informazioni e spiegazioni rendendoli in possesso di tutti gli strumenti necessari per un apprendimento ottimale.

3. Response opportunity: chi alza la mano per esprimere la propria opinione sarà preso in maggior considerazione se su di lui si nutrono maggiori aspettative.

4. Feedback sugli errori: allo stesso modo, un insegnante tenderà a giudicare meno rigidamente un eventuale errore di un alunno promettente e si rivelerà più disponibile a correggerlo e ad aiutarlo.

 

Effetto Pigmalione: dall’azienda alla vita di coppia

Gli stessi meccanismi valgono naturalmente in molti altri contesti ad esempio in quello professionale, dove la fiducia di un dirigente verso i suoi collaboratori può rivelarsi cruciale per il loro successo personale e quindi quello dell’intera azienda.

Al contrario, le aspettative negative tenderanno a depotenziare le prestazioni della persona e contribuiranno al suo fallimento. Non si pensi però che l’effetto Pigmalione sia un fenomeno unidirezionale.

Se è certamente vero che alla base del suo funzionamento vi è un qualche grado di autorità esercitato o riconosciuto ad una persona rispetto a un’altra è anche vero che è il destinatario stesso che può contribuire a amplificarne o a smorzarne gli effetti.

E questo è importante soprattutto in quei casi in cui l’effetto Pigmalione funziona appunto in negativo, vediamo un esempio…

 

Effetto Pigmalione: una profezia che si autoavvera

Non sono solo le aspettative che gli altri hanno a priori su di noi a poter influenzare il nostro rendimento, ma anche le aspettative che noi stessi abbiamo sugli altri e sulle nostre capacità.

Questo è molto importante soprattutto per gli adulti. Pensate ad una persona che abbia paura di perdere il lavoro e che per questo inizi a sentirsi molto insicura, temendo che i superiori la reputino meno capace di altri colleghi.

Questa serie di proiezioni negative possono rendere questa persona effettivamente incerta nelle sue mansioni, meno concentrata sul compito da svolgere, fino a farle commettere effettivamente degli errori o a peggiorare il proprio rendimento.

Anche nei rapporti di coppia avviene qualcosa di molto simile quando uno dei due partner è ossessionato dalla paura del tradimento, adotta atteggiamenti sospettosi e controllanti che possono indurre effettivamente l’altro a sentirsi incalzato e a mentire confermando in tal modo i sospetti del coniuge.

È la profezia che si autoavvera.

 

Effetto Pigmalione: come utilizzarlo per il successo

Alla luce della moderna psicologia dunque potremmo ridefinire in senso più “dialogico” e biunivoco l’effetto Pigmalione che Rosenthal osservò sugli alunni californiani.

Forse non possiamo sempre prevedere o modificare i pregiudizi o le aspettative che gli altri hanno nei nostri confronti.

Ma certamente possiamo agire su quelle che sono le aspettative che noi stessi – accordandoci o meno con gli altri – abbiamo sulle nostre possibilità di successo.

Tutto questo sarà certamente più facile se nella vita avremo avuto la fortuna di incontrare insegnanti che abbiano saputo intravedere le nostre potenzialità e incoraggiarle:

“Se tratti un uomo quale realmente è, egli rimarrà così com' è. Ma se lo tratti come se già fosse quello che dovrebbe essere, egli lo diverrà” (Goethe)

 

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