Cambiare casa: come vivere serenamente un trasloco

Cambiare casa è un evento complesso ma anche ricco di opportunità. Un giusto atteggiamento e alcuni trucchi organizzativi permettono di vivere bene il momento del trasloco.

trasloco

Credit foto
©Kurhan -123rf

Il trasloco è identificato dalla ricerca come uno degli eventi più stressanti assieme al lutto, separazione e perdita di lavoro.

Esso infatti racchiude innumerevoli vissuti e condizioni fisiche, relazionali, sociali e psichiche che rendono il cambiare casa un evento assai complesso e talvolta “traumatico”.
 

Traslocare: cosa significa

Cambiare casa è in prima battuta un cambiamento reale a livello fisico in cui si compie uno spostamento da un luogo all’altro, con cambiamento nell’arredamento o sua disposizione, della residenza, della città, del vicinato, della struttura della propria abitazione, ecc. questo porta con sé alcune conseguenze importanti, come la necessità di modificare le proprie abitudini, non solo rispetto al nuovo assetto di casa, ma anche a livello lavorativo (ad esempio modificare il tragitto fatto al mattino e l’orario, ecc.), scolastico, relazionale e generale.

Bisogna quindi imparare a familiarizzare con il nuovo ambiente fisico e, nel tempo, renderlo proprio.

Oltre a questo, il traslocare racchiude in sé tantissimi aspetti emotivi. Si lascia una casa conosciuta e ben nota, in cui si hanno ricordi, vissuti e sensazioni, per entrare in una nuova che all'inizio, seppur arredata come si desidera, si fatica a percepire come “casa”, come un luogo familiare e sicuro, fatto di affetti, contenuti, emozioni, ecc. il senso di perdita e separazione può quindi essere molto forte e rendere difficile il vivere questo cambiamento.

Cambiamento che incide anche su aspetti sociali e relazioni: vedi i rapporti di vicinato, le amicizie, ma anche la conoscenza dei luoghi e della realtà circostanti.

Soprattutto, quando il trasloco non è fatto per scelta e desiderio ma per necessità, tutti questi aspetti diventano ancora più forti e la fatica maggiore.

 

Cambiare casa con i figli

Se traslocare è qualcosa di complesso per gli adulti, altrettanto lo è per bambini e adolescenti.

I bambini infatti hanno bisogno di sicurezza e certezze, fatte di affetti e punti fermi che sono racchiusi anche in ambienti, cose, spazi e oggetti. La propria camera, il proprio spazio di gioco, le persone vicine, sono tutti elementi importanti e punti fermi che, nel trasloco vengono a mancare.

Il bambino può quindi sperimentare senso di insicurezza, rabbia, tristezza e paura nella difficoltà ad adattarsi alla nuova casa. Il cambio di abitudini può creare confusione e fatica nel gestire la nuova quotidianità con cui non percepisce una famigliarità.

L’adolescente, dal canto suo, potrebbe faticare nella gestione dei nuovi spazi, specialmente nelle distanze dai propri amici e luoghi di ritrovo, dalla propria routine, vivendo il trasloco con molta conflittualità e fatica.

Soprattutto quando lo spostamento richiede un radicale cambiamento di abitudini e relazioni, come ad esempio quando si cambia città e si va in una lontana dalla precedente, regione o addirittura stato, questo diventa ancora più doloroso. 

È quindi importante, specialmente con i più piccoli, coinvolgerli fin da subito nel trasloco, progettando la nuova cameretta, il colore delle pareti, la disposizione dei mobili, dei propri giochi e cose, in modo da permettere loro di familiarizzare con la nuova abitazione fin da subito.

Dare loro del tempo per abituarsi alla nuova realtà, scoprirla con loro, cercando le opportunità e possibilità, rispettando il più possibili le abitudini e routine. Con i più grandi, se possibile aiutarli a mantenere le proprie relazioni e contatti, spiegando loro i motivi del cambiamento e accogliendo la fatica, il disagio e la difficoltà nell'ambientarsi, dando tempo per adeguarsi alla nuova realtà.

Ideale sarebbe, ovviamente se possibile, non far coincidere il trasloco con altri momenti di grande cambiamento, come ad esempio la nascita di un fratellino, il cambio scuola, o un passaggio importante. Se questo non è possibile è bene considerare il vissuto dei propri figli accogliendolo e supportando il cambiamento.
 

Casa nuova e casa con dei ricordi

Una casa nuova inizialmente sembra vuota, impersonale, priva di sensazioni e vissuti che messi a confronto con il bagaglio della casa precedente può creare disagio e dispiacere.

La casa vecchia è fatta di ricordi, di foto, di esperienze che animano la i propri pensieri e danno un significato ad ogni oggetto. Il confronto all’inizio sarà sicuramente complicato. Funzionale potrebbe essere dare alla nuova casa un tocco personale, per fare in modo che si possa sentire un po’ più propria, inserire oggetti, foto o altro che ricordino quella lasciata e permettano di assaporare sensazioni e vissuti. 

Altro aspetto importante è quello invece di sfruttare il trasloco e la nuova casa come mezzo per lasciare alle spalle ricordi negativi della vecchia abitazione, elementi dolorosi che ogni aspetto dell’ambiente ricordava e che nella nuova casa posso scegliere se inserire o meno. 

L’ideale è quello di trovare un equilibrio tra quello che voglio portare della vecchia dimora e vita in quella nuova e quanto quest’ultima voglio che rispecchi presente e futuro o rimanga ancorata al passato. Tutto questo dipende da tanti fattori come il motivo del trasloco, le esperienze passate, il vissuto nella nuova casa, ecc.
 

Vivere il trasloco serenamente: qualche trucco

Se è vero che il trasloco è una grande fonte di stress, altrettanto vero è che possono esserci elementi che aiutano a viverlo per il meglio.

•    Organizza: organizzare le cose da spostare e i tempi per farlo, cercando di razionalizzare il più possibile gli spostamenti, magari facendo una stanza alla volta, dividendo le cose accuratamente negli scatoloni, fare le scatole poco per volta e spostarle in casa nuova.

Organizzare i giorni per alcuni è più funzionale fare tutto in una volta, altri preferiscono poco a poco. Non c’è una modalità migliore dell’altra, tutto dipende dalle proprie modalità e abitudine e dalla propria organizzazione che deve essere però pensata e fatta nel modo che permette di essere più tranquilli possibili e vivere lo spostamento senza ansia eccessiva. Ovviamente condizioni permettendo.

•    Vivi il trasloco come apertura al nuovo: il vissuto del trasloco è spesso influenzato da modo in cui si osserva. Provare a vivere lo spostamento come opportunità per cambiare qualcosa nella propria vita: le abitudini, la disposizione dell’ambiente casalingo, la routine quotidiana che sembra sempre un po’ stretta, ecc; ma anche come esperienza in cui fare nuove conoscenze, eliminare oggetti vecchi e comprarne dei nuovi, lasciarsi alle spalle ricordi e voltare pagina.
 
•    Coinvolgi persone care: poiché è molto impegnativo sia dal punto di vista emotivo che fisico, è utile chiedere aiuto e coinvolgere le persone care nel cambiamento. Questo non solo alleggerirà il carico, ma permetterà anche di condividere le gioie e il dispiacere, oltre alla fatica fisica, riducendo lo stress.
 
•    Vivi fin da subito la nuova realtà: altro aspetto importante è vivere la nuova casa e ambiente fin dal primo momento, abituandosi passo dopo passo al cambiamento. Può essere utile quindi visitare la casa nuova durante i lavori se vengono effettuati, magari anche con i propri figli, fantasticare sul nuovo arredamento, sul colore delle pareti e disposizione degli oggetti, esplorare l’ambiente esterno, percorrere le vie attorno, conoscere luoghi e creare nuovi punti di riferimento. E una volta entrati cercare di crearsi una nuova routine fatta di orari, cene in famiglia e con amici, e tanto altro.

•    Prenditi dei momenti di stacco: se possibile è utile durante il trasloco prendersi dei momenti di stacco e pausa in cui fare qualcosa per sé o con i propri cari, in modo da non perdere la quotidianità anche nel trambusto dello spostamento.

Questi sono solo alcuni semplici consigli per vivere più serenamente un trasloco, consapevoli che è qualcosa di molto faticoso sia sul piano fisico, che su quello emotivo-relazionale ma che è anche fonte di possibilità e nuove opportunità, anche se spesso è difficile coglierle.