Decluttering: fare spazio in casa e dentro noi stessi

Liberarsi dagli oggetti ormai obsoleti e inutili: questo è il significato del termine inglese decluttering, quell’impulso a buttare, fare spazio al nuovo, che può riguardare gli ambienti della nostra casa ma, attraverso di essi, anche della nostra psiche.

Decluttering: fare spazio in casa e dentro noi stessi

Primavera, tempo di grandi pulizie, di rigenerazione di spazi, luoghi, colori… La rinascita nella Natura a cui assistiamo in questo periodo dell’anno, sembra stimolare anche nella nostra psiche un desiderio di rinnovamento

Ecco che allora progettiamo qualche ammodernamento della nostra casa, ci decidiamo a mettere ordine in quell’armadio o in quella cantina in cui abbiamo accumulato roba da tempo e sentiamo improvvisamente più facile “lasciar andare” il superfluo, disfarci di tutti quegli oggetti che sono ormai obsoleti, come se improvvisamente ci rendessimo conto che non ci appartengono più veramente… 

Queste attività spesso accompagnano analoghi processi della psiche che, proprio mettendo ordine nella realtà materiale esteriore, trova l’energia per attuare un rinnovamento in se stessa.

 

Decluttering: il cambiamento di cui non siamo ancora consapevoli

I processi di cambiamento e rinnovamento psicologico spesso iniziano in modi a noi oscuri, mossi da energie inconsce della psiche profonda che guidano sensazioni, pensieri o comportamenti di cui inizialmente non riconosciamo la vera portata. 

Proprio per questo, a volte possiamo avvertire una lieve inquietudine a cui non sappiamo dare nome, una voglia di “novità” inizialmente piuttosto vaga che non riusciamo bene a definire, oppure una noia improvvisa rispetto ad attività o abitudini quotidiane che fino a quel momento ritenevamo piacevoli o indispensabili alle nostre giornate.

È in questi momenti di impalpabile voglia di novità che può accadere che decidiamo di disfarci di abiti in cui non riusciamo più a sentirci a nostro agio; di regalare oggetti a cui pensavamo di essere tanto affezionati e che improvvisamente ci appaiono un ingombro; di buttare carte, fotografie o cose che ci sembrano un superato retaggio del passato

Spesso in questi casi, in maniera del tutto inconsapevole, attraverso la materialità degli oggetti concreti, diamo “forma” a un moto di rinnovamento della psiche di più ampia portata.

 

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Decluttering: un’inaspettata sensazione di libertà

Può darsi che solo dopo aver buttato, sgomberato spazi, eliminato oggetti, nel contemplare lo spazio guadagnato, nel compiacerci del nuovo ordine creato o nel fantasticare quali nuovi oggetti o sistemazioni dare agli ambienti domestici ci rendiamo conto dell’effetto che una tale attività sta avendo sulla nostra psiche.

Spesso è proprio a posteriori che iniziamo a capire che il nostro decluttering di primavera (o di qualunque altro momento dell’anno) non è stato affatto casuale, che ripensiamo ad alcuni eventi personali o cambiamenti di recente intercorsi nella nostra vita e sentiamo che ora che abbiamo fatto spazio fuori da noi iniziamo a sentirci più liberi anche internamente, più aperti al nuovo.

 

Decluttering: raccogliersi dentro se stessi

Utilizzare gli oggetti concreti per fare pulizia, mettere ordine, fare spazio dentro noi stessi rappresenta un’energia psichica molto importante, ben rappresentata – nella psiche femminile - dall’archetipo di Estia: la déa del focolare e del raccoglimento interiore. Dalle semplici pulizie di casa al decluttering vero e proprio: raccogliersi intorno alla cura dei propri spazi domestici può rappresentare un mezzo per raccogliersi dentro se stessi, sospendere l’attenzione dalla realtà esterna e concentrarla su ciò che avviene nei nostri “spazi interni”.

È qui che, scegliendo accuratamente cosa mantenere e cosa mettere da parte, ci mettiamo in ascolto della nostra psiche più profonda e delle nuove direzioni che essa può indicarci.

 

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Foto: belchonock  / 123rf.com