Quando le pulizie diventano una mania

Primavera, tempo di rinnovamento e di grandi pulizie! Ma fino a che punto dedicarsi alla casa e alla pulizia è un segnale positivo e quando diventa una mania che chiude la persona in una spirale ripetitiva?

Quando le pulizie diventano una mania

La mania per la pulizia è a volte un tratto che contraddistingue alcune persone, altre volte è un passaggio temporaneo che caratterizza alcune fasi e momenti della vita, un modo per tenersi occupati o gestire l’ansia.

Prendersi cura del proprio ambiente domestico può rivelarsi tuttavia anche una grande risorsa a disposizione della psiche, specie quella femminile, per raccogliere i pensieri e “fare ordine” non solo praticamente ma anche mentalmente dentro di sé.

Dipende insomma dalle caratteristiche di personalità di ognuno di noi e dal ruolo che assume una mania della pulizia e dell’ordine nell’economia della nostra psiche.

 

La dea Estia e la mania per pulizia

Estia era venerata nell’antica Grecia come la dea della casa e del focolare e, infatti, in ogni abitazione vi era un piccolo altare a lei dedicato.

Nella psiche femminile, secondo la rilettura in chiave junghiana che ne propongono Bolen e i coniugi Woolger, Estia corrisponderebbe ad una delle possibili e multiformi espressioni della psiche della donna: quell’aspetto più introverso, riservato dal mondo e che si esprime nell’ambito appunto della vita domestica.

Le donne nella cui psicologia è presente in maniera forte, fra le altre, anche questa dimensione, sono coloro che, nel dedicarsi alla pulizia e all’ordine della casa, traggono conforto e nutrimento per le proprie energie psicologiche esprimendo, attraverso queste mansioni, un’energia di cura e dedizione verso l’“interno” che, espletandosi sul piano pratico, va contemporaneamente a nutrire anche quello psicologico.

 

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Equilibri e sbilanciamenti nella psiche femminile

Non c’è tuttavia solo Estia nella psiche della donna, ma abitano, vigorose o “in potenza”, molte altre dee, ovvero energie ed espressioni del femminile: dalla maternità di Demetra, all’ambizione di potere di Era, alla dedizione al lavoro intellettuale di Atena, all’amore per la natura di Artemide e così via.

In ogni donna non tutte le dee si esprimeranno con lo stesso vigore e la personalità di ognuna sarà caratterizzata dal prevalere di alcune rispetto ad altre. Quello che è importante, per la salute psicologica femminile secondo gli Autori, è che nessuna dea risulti prevalere troppo nettamente rispetto alle altre: altrimenti la donna è vittima di una modalità troppo assoluta di esprimere la propria femminilità a discapito di altre.

Questo può mettere a repentaglio una vita pienamente felice e soddisfacente portando a scarificare o a inibire alcune parti importanti della propria personalità, delle proprie attitudini e desideri.

 

Dal sano al patologico

Niente è patologico di per sé dunque, se vissuto ed espresso in accordo con altre dimensioni energetiche e archetipiche della personalità. Nel caso della psiche femminile questo discorso è particolarmente rilevante in quanto la donna è stata per lungo tempo relegata quasi esclusivamente a ruoli stereotipali di madre e angelo del focolare a discapito di altre aree che è riuscita a recuperare non senza fatica, e forse non del tutto, solo in epoche più recenti.

La mania della pulizia e della cura della casa può avere dunque due facce: può essere una modalità “sana” e creativa con la quale la psiche di una donna trova il modo per rasserenarsi e “ricaricarsi” per poter perseguire i propri obiettivi esprimendo altrove anche altre aree della propria personalità; ma può rivelarsi anche un problema che invece blocca la persona, le impedisce di dedicarsi ad altro assumendo i contorni di un disturbo ossessivo-compulsivo.

 

Un disturbo d'ansia

È un discorso non tanto diverso dai significati che può assumere, per una persona, essere ordinata o disordinata. Se la mania della pulizia diventa un vero e proprio sintomo nevrotico, infatti, si trasforma nel suo contrario tradendo, per riprendere la lettura citata prima, il più creativo spirito di Estia.

La pulizia e la cura della casa non saranno più un modo per prendersi cura dell’ambiente e di colori che lo abitano, ampliano contemporaneamente le aree di libertà della propria psiche, ma diventeranno un modo per gestire un’ansia troppo forte limitando la possibilità di occuparsi anche di altre aree della vita e di godere della compagnia degli altri.

Rituali di pulizia sono alla base di molti disturbi ossessivo-compulsivi in uomini e donne possono risultare penosamente invalidanti per la vita della persona e di coloro che le stanno intorno.

In questi casi avviare un percorso psicoterapeutico può essere utile per riassegnare ad ogni cosa il suo posto, a cominciare dalla necessità di pulizia e di ordine, liberando altre potenzialità bloccate nella personalità.

 

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