Gli effetti del ruolo sull’Identità

Come si relazionano i ruoli e l'Identità, sebbene sia quest'ultima la sede della nostra unicità risente del peso del ruolo che occupiamo nella società. La posizione lavorativa sembra essere la fonte più forte di influenza che può avere risvolti molto negativi come nel caso del burnout.

Gli effetti del ruolo sull’Identità

 

In psicologia, Ruolo e Identità sono due concetti ben distinti, sebbene inestricabilmente legati tra di loro. L'identità fa riferimento a quel nucleo stabile che ci permette di trovare e riconoscere unità e coerenza in tutto quel che facciamo: cioè salvaguarda la certezza di essere sempre noi nonostante i cambiamenti che intervengono nei luoghi, con le persone e nel tempo. Il ruolo invece fa riferimento ad aspetti più contestuali e che hanno una valenza non solo temporale, ma anche sociale perché viene costruito da un gruppo. Date le dimensioni si potrebbe pensare che sia solo l'identità ad incidere sui ruoli, ma in realtà il rapporto è bidirezionale.

 

Cos'è il ruolo?

Il ruolo è l'insieme di comportamenti e di aspettative che si costruiscono attorno ad una determinata posizione sociale. Non appartengono al singolo, ma riguardano un gruppo o una società che nel tempo, costruisce una visione stereotipata di chi occupa quella posizione. Ovviamente ognuno rientra solo in parte nel ruolo, ma spesso ci servono da guida per sapere come comportarci e per riconosciuti dagli altri.

I ruoli lavorativi che fanno riferimento alla sfera professionale, sono quelli che hanno una maggiore influenza nel determinare, in generale, chi siamo. Se chiedete alle persone chi sono, spesso queste rispondono primariamente parlando dell'attività lavorativa. L'identificazione con il ruolo è un sano modo di integrazione nella vita sociale, ma dato il suo peso nella costruzione dell'identità è importante non lasciarsi intrappolare in una visione eccessivamente stereotipata. Non è affatto detto che chi, per sua natura, è vicino all'immagine legata al ruolo dell'imprenditore diventi tale e abbia successo. Spesso chi vuole diventare imprenditore, assimila i comportamenti che socialmente vengono ritenuti tipici e ciò lo aiuta ad essere considerato tale. Nel tempo questi comportamenti vengono assimilati nell'identità dell'individuo e contribuiscono a definire chi è, quindi è opportuno vivere il proprio ruolo con un certo grado di naturalezza, cioè farlo proprio e non il contrario.

 

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Gli effetti del ruolo professionale

L'identità, secondo alcuni autori, è un costrutto multiforme, cioè composto da diverse unità; in quest'ottica il ruolo professionale andrebbe ad inserirsi all'interno dell'identità professionale. Ciò potrebbe indurre a pensare che gli effetti del ruolo sull'identità, positivi o negativi che siano, non abbiano un forte peso. Ciò non è del tutto vero perché l'adesione al ruolo professionale si fonda su una motivazione fondamentale per l'uomo, cioè il riconoscimento sociale , l'approvazione e l'appartenenza al gruppo. Si parla cioè di una di quelle spinte motivazionali che secondo Maslow sono alla base della piramide e quindi si rifanno a  dei bisogni fondamentali. Detto ciò è importante trovare il giusto compromesso tra Identità e ruolo.

 

Effetti negativi del ruolo: l'esempio del Burnout

Un esempio sugli effetti negativi del ruolo professionale sull'identità dell'individuo è il burnout. Si tratta di un sindrome tipica delle professioni d'aiuto che porta il professionista a sentirsi privo di motivazioni, emotivamente svuotato, come se non avesse più altro da dare. Le cause possono essere molteplici, ma ciò che qui ci interessa è che gli effetti sulla vita personale dell'individuo per qualcosa che riguarda il proprio ruolo professionale sono devastanti. La demotivazioni infatti pervade tutta la vita dell'individuo che non ritrovandosi più nel proprio ruolo fatica ad investire nuove risorse (perlopiù) emotive anche nella vita quotidiana, andando ad intaccare una visione di Sè positiva e dinamica.

Ecco perché è fondamentale usare il ruolo professionale, ma non identificarsi totalmente in esso, ricordandosi che si è molto di più di un lavoro.

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