Sociopatico e psicopatico, differenze

Sociopatico o psicopatico sono parole che spesso si prendono a uso comune per apostrofare una persona sgradita, aggressiva o che mostra un comportamento incomprensibile o deviante dalle attese sociali. Si tratta però di termini con una precisa (e diversa) connotazione in ambito psichiatrico, vediamo perché.

Sociopatico-psicopatico

Credit foto
©Yevhen Onyshchenko / 123rf.com

Definiamo usualmente un soggetto sociopatico o psicopatico quando devia dalle comune attese sociali, si mostra privo di empatia verso gli altri o mette in atto condotte senza scrupoli dai tratti vagamente inquietanti.

 

In realtà questi termini identificano dei quadri personologici e psichiatrici ben definiti, con delle comunanze ma anche delle differenze tra loro che poco hanno a che fare con una persona comunemente poco socievole.

 

Sociopatico o psicopatico: elementi in comune

Entrambi i termini sociopatico e psicopatico indicano un modello di comportamento e di relazione indifferente ai bisogni e alle emozioni altrui che può sfociare in condotte manipolative, aggressive, violente e devianti (ma non necessariamente). Le caratteristiche di un sociopatico o di uno psicopatico rientrano entrambe nelle peculiarità che definiscono il disturbo antisociale di personalità (APA, 2013). 

 

Questo contraddistingue quelle persone che si mostrano irresponsabili e inadempienti agli obblighi finanziari e alle norme sociali, non provano rimorso né senso di colpa, sono incapaci di provare empatia per le sofferenze degli altri e mostrano di avere poco riguardo per la loro sicurezza. Inoltre possono essere disposti a diversi tipi di violazione delle regole della convivenza sociale pur di raggiungere i propri scopi come: infrangere regolarmente la legge, ingannare gli altri, agire aggressivamente o impulsivamente.

 

Coloro che ricevono diagnosi di disturbo antisociale di personalità manifestano alcuni di questi sintomi già nella prima età adolescenziale (prima dei 15 anni) e hanno una storia infantile di disturbo della condotta.

Già da ragazzini hanno manifestato episodi di aggressioni a persone o animali, distruzione di oggetti o proprietà altrui, furti o inganni e gravi violazioni delle regole sociali e familiari. Diversi studi scientifici evidenziano come un disturbo della condotta in età infantile esponga a una maggior probabilità di manifestare in età adulta un disturbo antisociale di personalità. 

 

Le somiglianze finiscono qui, vediamo le differenze fra un sociopatico e uno psicopatico che appaiono in realtà due declinazioni differenti di questo quadro psicopatologico.
 

Caratteristiche della psicopatia

Secondo le posizioni scientifiche attualmente più accreditate, la psicopatia è una forma di personalità deviante e antisociale che deve la sua origine in un disturbo neurologico legato alla fisiologia cerebrale. In particolare, nel soggetto psicopatico sembrerebbe evidenziarsi un insufficiente sviluppo delle aree cerebrali deputate alla regolazione delle emozioni

 

Costoro in realtà si rivelano tutt’altro che “pazzi” o impulsivi, ma agiscono in modo freddo, calcolato e spesso molto abile tanto da risultare inizialmente affascinanti per gli altri. Queste persone sembrano incapaci di instaurare legami di attaccamento – una dimensione biologica che ci porta a legarci alle persone di riferimento e a preservarne il benessere – e questo le predispone a non porre al centro delle loro condotte un interesse o una preferenza affettiva per una persona piuttosto che un’altra. 

 

Pertanto agiscono per mero calcolo opportunistico e sono incapaci di provare sentimenti importanto come il rimorso o il senso di colpa giacché la tutela del benessere altrui non rappresenta un loro interesse personale. 

 

Ciò non vuol dire che una personalità psicopatica abbia necessariamente un comportamento deviante o delinquenziale, alcuni conducono una vita piuttosto ordinaria, fra lavoro e famiglia, senza commettere alcuna azione efferata o criminale. Pur tuttavia sono persone che instaurano relazioni del tutto superficiali, opportunistiche, prive di calore e partecipazione emotiva, che portano avanti essenzialmente per un loro tornaconto personale.

 

La psicopatia è proprio per questo assimilata ad altre caratteristiche di personalità, come narcisismo e machiavellismo, con le quali costituisce quella che viene definita la triade oscura: una personalità oscura e manipolativa nel lavoro e nelle relazioni.

 

Anche quando si macchiano di azioni devianti solitamente agiscono con calcolo e ponderatezza avendo cura di non essere scoperti e di minimizzare il rischio di scontare le conseguenze giudiziarie delle proprie azioni.

 

Caratteristiche della sociopatia

La sociopatia, a differenza della psicopatia, sembrerebbe ricondursi invece a un comportamento antisociale dovuto a concause più di natura ambientale e relazionale che primariamente neurologiche.  

 

Abusi fisici, traumi infantili o violenze psicologiche precoci e ripetute durante in tenra età possono minare profondamente la capacità del bambino di instaurare legami di attaccamento con gli adulti di riferimento e quella di decodificare realisticamente pensieri, motivazioni e stati d’animo presenti nella mente propria e altrui. Questo pone un sociopatico in seria difficoltà ad adattarsi all’ambiente sociale in cui vive, spesso non è in grado di aderire alle regole neanche in maniera apparente o per un proprio tornaconto personale, come avviene invece allo psicopatico.

 

In termini psicopatologici, c’è differenza fra un narcisista e un sociopatico, sebbene entrambi mostrino carenza o assenza di empatia; il primo è troppo preoccupato di sostenere la propria fragile autostima per interessarsi agli altri da cui pure dipende per ottenere conferma del suo valore. Il secondo non mostra interesse significativo per gli altri, neanche per un proprio tornaconto. 

 

La sociopatia in amore pone dei grossi limiti: in molti casi queste persone non riescono a instaurare legami di amore o di amicizia con altre persone, proprio a causa della difficoltà/incapacità a instaurare attaccamenti affettivi significativi.

 

Spesso queste persone non riescono a inserirsi lavorativamente e socialmente nel proprio ambiente. Agiscono condotte aggressive e violente non “calcolate”,  ma in preda a impulsi fuori controllo incapaci di pianificare il proprio comportamento e di prevedere o riconoscere le conseguenze delle proprie azioni. Sono più spesso quindi oggetto di provvedimenti penali.

 

Alcuni esempi di sociopatici famosi sono il famosissimo personaggio di Joker, protagonista dell’omonimo film (2019) o quello di Jack Torrance interpretato da Jack Nicholson in Shining (1980).