Il disturbo di personalità narcisistico: la persona incapace di amare

Il disturbo di personalità narcisistico segna il confine tra un narcisismo sano e uno patologico. L'APA pensa di eliminare il disturbo narcisistico di personalità prossimo DSM V. Ma che dramma vive chi è affetto da disturbo di personalità narcisistico? Mettiamo a confronto la psichiatria classica e la visione post-reichiana

Il disturbo di personalità narcisistico: la persona incapace di amare

Il disturbo di personalità narcisistico compare nel DSM-IV TR tra i disturbi di personalità del gruppo B. L'APA ha intenzione di eliminare il disturbo di personalità narcisistico dal DSM V: ritiene che il narcisismo non sia una patologia a sé stante, ma un disturbo che si può spalmare su differenti quadri diagnostici, tant'è vero che non abbiamo un solo tipo di narcisismo ma diversi.

Ma a parte il considerare pro e contro di questa decisione dell'APA, una cosa resta assodata: la migliore terapia per il disturbo di personalità narcisistico continua ad essere quella di tipo analitico

 

Il disturbo di personalità narcisistico: società e relazioni sociali

Viviamo in una società "narcisa", dove bellezza, distanza emotiva dalle relazioni intime, perfezione e pseudo felicità ci ingabbiano in un modo di vivere la vita artefatto.

Sembra che nessuno sia immune dal disturbo di personalità narcisistico, ognuno di noi ha la propria dose di narcisismo alla quale si aggrappa con orgogliosa ostinazione: è difficile, quindi, riuscire a distinguere un narcisismo ben integrato in una personalità da una disturbo di personalità narcisistico.

Esistono, però, dei campanelli d'allarme che di solito sono individuabili nella qualità delle relazioni che una persona affetta da disturbo di personalità narcisistico tende ad instaurare.

 

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Il disturbo di personalità narcisistico: il DSM IV-TR e Gabbard

Perché possa esserci diagnosi del disturbo di personalità narcisistico, il DSM IV-TR richiede che siano soddisfatti alcuni criteri diagnostici, dai quali emerge la figura di una persona affetta da disturbo di personalità narcisistico tendente all'arroganza, all'invadenza, al voler essere sempre al centro dell'attenzione.

Glen O.Gabbard evidenzia, però, come il disturbo di personalità narcisistico sia soggetto a molteplici sfumature: abbiamo il narcisista schivo, talmente sensibile al rifiuto da temerlo costantemente, anche evitando di trovarsi al centro dell'attenzione; esiste quello avido identificato da Kernberg e quello di Kohut, costantemente a rischio della frammentazione del sé.

Secondo Gabbard, il disturbo di personalità narcisistico oscilla tra due poli che vanno dal narcisismo inconsapevole (in cui la persona non è consapevole  delle reazione che suscita negli altri, mantenendo una apparente superiorità rispetto all'idea che il mondo possa ferirlo), al narcisismo ipervigile (in cui la persona è estremamente sensibile alle reazioni degli altri, prova facilmente vergogna e altrettanto facilmente si sente umiliato, pur ponendo estrema attenzione ai movimenti dell'altro per individuarne e sottolinearne pecche  e mancanza di rispetto).

 

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Il disturbo di personalità narcisistico: il dramma d'amore del narcisista

Chi è affetto da un disturbo di personalità narcisistico ha un dolore profondo talmente potente da condurlo ad una specie di anestesia verso tutto ciò che è emozione, sentimento e amore.

La sua incapacità di amare viene fuori soprattutto nelle relazione affettive: è incapace di empatia, è incapace di preoccuparsi e di occuparsi dell'altro, non prova reale interesse per l'altro, non riesce a sostenere legami lunghi e, sopraffatto dalla polivalenza dei suoi comportamenti artefatti, tende a concludere relazioni su relazioni.

Il partner è funzionale, spesso, solo al soddisfacimento dei propri bisogni: l'altro diventa l'oggetto, non d'amore, intercambiabile come un kleenex; non riuscendo per niente ad entrare in relazione, non solo non contempla che il partner possa avere delle necessità che esistono a prescindere da lui ma, non appena questo avanza delle richieste, viene immediatamente lasciato e sostituito. Inoltre, chi è affetto da disturbo di personalità narcisistico è incapace di provare piacere: noia, apatia e vissuti distimici e depressivi sono sempre in agguato.

 

Il disturbo di personalità narcisistico: un'ottica post-reichiana

Secondo Genovino Ferri, psichiatra, analista reichiano e presidente della S.I.A.R, il disturbo di personalità narcisistico, o meglio, il narcisismo, implica la tendenza energetica dell'individuo ad investire costantemente energie del Sé su di sé.

Quello che si crea è un circuito energetico chiuso e la patologia sta proprio nell'asimmetria dello scambio energetico, che significa emotivo, affettivo e relazionale, tra sé e il mondo: il narcisista si pone sempre in posizione up rispetto ad un altro da sé utilizzato e sistemato in una posizione down.

Tutto questo serve al narcisista per soddisfare costantemente il proprio Ideale dell'Io: sentire una cosa ed esserne un'altra, senso di solitudine e mancanza di contatto, pretesa, prima di tutto verso se stessi, di essere unici e speciali, accompagnano la vita del narcisista.

Il narcisismo, come tutte le patologie e i sintomi, sono un tentativo intelligente di adattarsi alla vita, ad un ambiente intrauterino e familiare in cui si sono fatte esperienze vissute come allarmanti, castranti, frustranti, supportate da un progetto narcisistico superegoico genitoriale che poi è diventato, falsamente, il proprio.

Il narcisismo diviene, così, la gabbia d'oro in cui il bambino diventa adulto, il modo in cui ipertroficamente si attacca alla vita, sostituendo alla propria capacità di amare un tentativo costante di mantenere un alto ideale dell'io, sfiorando, ogni volta che tale ideale viene minacciato, il rischio distimico e depressivo, facendo così rivivere l'allarme e la frustrazione di quel bimbo, ormai adulto, non accettato in maniera autentica.

In questa visione, il narcisismo è una posizione, non un tratto caratteriale, che al pari del sadismo e del masochismo, può svilupparsi con intensità diverse durante tutto l'arco di vita ma può anche attenuarsi e si può anche smettere di essere persone narcisiste parallelamente alle fasi evolutive e ai rispettivi segni incisi che contribuiscono a strutturare la personalità, quindi la corazza, dell'individuo.

 

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