Meteoropatia: i sintomi del mal di te…mpo!

La primavera è alle porte e con essa i repentini cambi di condizioni meteo. Per la maggior parte di noi le belle giornate fanno stare bene, mentre i periodi freddi e uggiosi mettono un po’ di tristezza. Ma nelle transizioni di stagione il tempo produce forti sbalzi d’umore e ha un vero e proprio impatto sul nostro stato di salute: parliamo allora di meteoropatia e dei suoi sintomi. In Italia la meteoropatia interessa circa un italiano su tre. Cosa succede quando colpisce? E perché avviene? Parliamone

Meteoropatia: i sintomi del mal di te…mpo!

Quando parliamo dei sintomi della meteoropatia intendiamo un insieme di disturbi psichici e fisici che compaiono nelle persone quando si verificano variazioni meteorologiche, cambiamenti climatici improvvisi. I sintomi più frequenti che si possono presentare, oltre alle variazioni dell’umore, sono insonnia, emicrania e ipereccitabilità. Si stima che con i cambiamenti stagionali circa il 25% della popolazione vada incontro ad una serie di modificazioni delle loro abitudini nel ritmo sonno-veglia (quanto si dorme e in che orari), del peso e delle attività sociali e lavorative.

I sintomi della meteoropatia nei passaggi stagionali si manifestano per alcune persone attraverso irritabilità, ansia, sonnolenza, aumento/diminuzione dell’appetito, difficoltà lavorative ed interpersonali, irregolarità mestruali.

Nello specifico, intensi e bruschi mutamenti atmosferici con conseguente grande freddo, temporali improvvisi, ma anche caldo intenso, vento fortissimo, richiedono la cosiddetta "acclimatazione", ossia un processo psicofisico complesso di adattamento per molteplici apparati vitali come il sistema nervoso, cardiocircolatorio, ormonale e polmonare.

L’età d’insorgenza di sintomi legati alla meteoropatia è tipicamente la terza decade di vita e sia l’incidenza che la durata del disturbo aumenta con la latitudine (più si è vicini ai poli, più si è soggetti al disturbo). C’è dunque uno lo stretto legame tra la diminuzione della luce solare, che si verifica durante l’inverno, e l’insorgenza della sintomatologia.

 

Meteoropatia e sintomi: i ritmi dell’organismo

Dobbiamo considerare che in tutti gli esseri viventi numerose funzioni dell’organismo hanno un andamento periodico. Variazioni ritmiche sono state osservate sia nelle funzioni dei neurotrasmettitori del cervello (es. serotonina), sia nella produzione di diversi ormoni (messaggeri chimici che regolano le attività dell’organismo, es. melatonina).

La maggior parte di questi ritmi biologici è influenzata da orologi interni regolati dalle cadenze di alcune situazioni ambientali quali luce/buio, caldo/freddo, stagioni. Nello specifico la quantità, intensità e il periodo di luce (nelle 24 ore) presente in una determinata stagione, agisce attraverso le connessioni tra retina e cervello. Si modifica la quantità di serotonina nel cervello e di melatonina in circolo nell’organismo: durante l’inverno c’è una minore disponibilità di serotonina e una maggiore produzione di melatonina che può comportare umore negativo, stanchezza e sonnolenza.

Tra i sintomi più forti da meteoropatia troviamo quelli legati alla “winter depression”, depressione invernale. Questo disturbo affettivo stagionale colpisce periodicamente il 2-3% della popolazione adulta europea e quattro volte di più le donne rispetto agli uomini.

Si manifesta con ipersonnia, abbassamento del tono dell’umore, stimolo dell’appetito con conseguente aumento di peso, scarsa concentrazione.

In primavera e in estate questi sintomi sembrano attenuarsi notevolmente, stagioni in cui la durata del periodo di luce aumenta gradualmente.

Sul versante delle caratteristiche di personalità sappiamo che gli individui più soggetti a modificare il loro umore in conseguenza delle stagioni presentano una cronica percezione di stress negativo per la loro situazione di vita e una marcata tendenza a vivere le loro emozioni intensamente. Fattori dell’organismo e fattori di personalità quindi si combinerebbero producendo una spiccata “sensibilità” stagionale. 

 

Mal d'estate: quando il caldo influisce sulla mente

 

Immagine | benjaminsmith