L'ipersonnia

L’ipersonnia è un disturbo del sonno che causa un’eccessiva sonnolenza diurna e ripetuti sonnellini non ristoratori. Il soggetto che sia short o long sleeper, si riposa solo durante la notte. Esistono due forme di ipersonnia: idiopatica e ripetitiva

L'ipersonnia

L’ipersonnia è un disturbo del sonno caratterizzato da un continuo, eccessivo e cronico bisogno di dormire e che presenta molte somiglianze con la narcolessia. Chi soffre di ipersonnia si addormenta molto rapidamente. Tra gli adulti sono a rischio coloro che dormono più di dieci ore per notte per un periodo superiore alle due settimane. Il meccanismo alla base di questo disturbo non è chiaro, sembrano esserci dei fattori ereditari e spesso si associa ai disturbi d’ansia, alla febbre ghiandolare e all’uso di anfetamine e antidepressivi.

 

Ipersonnia: long e short sleepers

Prima di diagnosticare l’ipersonnia o un altro disturbo del sonno occorre prima comprendere con che tipo di ‘dormiente’ si ha a che fare:
• i long sleepers sono adulti che dormono circa 10-12 ore per notte (non si considerano coloro che sono affetti da patologie che inducono sonnolenza), sono circa il 2% degli uomini e l’1,5% delle donne;
• gli short sleepers invece hanno bisogno meno di 5 ore di sonno, presentano una maggiore quantità di sonno profondo allo stadio 3 e una riduzione della fase Rem. Nonostante il poco sonno queste persone non riducono il livello dell’attenzione né inducono modifiche comportamentali.

 

Ipersonnia: sintomi e caratteristiche

L’ipersonnia colpisce circa il 5% della popolazione e di solito insorge tra i 15 e i 30 anni. Questi soggetti dormono dalle 8 alle 12 ore e nonostante tutto non si sentono riposati e spesso i vengono scambiati per delle persone svogliate. La sonnolenza porta a sonnellini diurni sempre più frequenti e non sono ristoratori che durano circa un’ora. I sintomi dell’ipersonnia sono:
forte sonnolenza diurna;
frequenti sonno diurni;
sonno ristoratore notturno, ma non diurno.
Spesso l’ipersonnia prende l’avvio da un periodo di intenzionale di privazione del sonno che causa una sorta di effetto rebound. A livello fisico invece ci sono i disturbi respiratori notturni, le apnee notturne e la narcolessia.

 

Ipersonnia: tipologie

L’ipersonnia si può presentare sotto due forme: ipersonnia idiopatica e sindrome di Klein-Levin. L’’ipersonnia idiopatica ha origine nel funzionamento neurologico del cervello ed è associata a un sonno prolungato senza fase Rem. La sindrome di Klein-Levin o ipersonnia ricorrente è più frequente negli adolescenti maschi e causa sonno eccessivo, forte desiderio sessuale e aumento dell’appetito. Gli attacchi cono ciclici e ricorrenti, ciascuno della durata di 1-2 settimane, i sintomi scompaiono del tutto tra un episodio e l’altro.

 

Fonte immagine: fwooper