Mal d'estate: quando il caldo influisce sulla mente

L'estate è un periodo piano di luce che evoca le vacanze e il divertimento. Molti studi hanno evidenziato i benefici delle giornate lunghe, eppure per qualcuno gli effetti sull'umore sono negativi. Sarà colpa del caldo?

Mal d'estate: quando il caldo influisce sulla mente

Con l'estate arrivano tante cose buone (almeno per chi scrive): si abbandonano i vestiti pesanti, aumentano le ore di luce e giungono le sospirate vacanze.

Gli effetti sembrerebbero solo positivi e molte ricerche hanno messo in evidenza i benefici di un aumento delle ore di luce opposti all'esito depressivo del buio. Eppure qualcuno reagisce male all'estate anche manifestando dei disturbi dell'umore: qual è la causa?

 

Meteoropatia: quando il clima scombussola l'umore

Il termine meteoropatia fa riferimenti all'insorgenza di un insieme di sintomi fisici e psicologici che seguono le variazioni climatiche e meteorologiche come pressione atmosferica, umidità, vento, ecc.

Gli effetti del clima sono evidenti fin dall'antichità, ma con il metodo scientifico è stato possibile evidenziare gli effetti reali. Negli ultimi anni, inoltre, le variazioni ambientali hanno portato sempre di più a delle stagioni estreme e ad un generale cambiamento del "normale" svolgimento delle stagioni con una compromissione della salute psicofisica di molte persone.

Due sembrano essere gli elementi più importanti: da un lato le condizioni estreme, dall'altro gli sbalzi da basse ad alte temperature.

In estate stiamo assistendo ad entrambi i fenomeni: ondate di caldo estremo "africano", ci portano a rinchiuderci in ambienti raffreddati esponendoci quindi a grandi sbalzi di temperatura all'uscita.

Questi passaggi condizionano la produzione di certi ormoni, come la Serotonina, che mediano lo stress e i suoi effetti a livello cerebrale. 

I disturbi associati sono: ansia, problemi del sonno, irrequietezza, sbalzi d'umore, nervosismo, difficoltà cognitive, ecc.

 

Il caldo estremo

La seconda fonte di disagio è data dalle condizioni estreme come l'afa e il caldo. Essere sottoposti a condizioni fresche, caratterizzate da bassa umidità e grande luminosità sembrerebbe la condizione ideale per fisico e mente. Il caldo umido, come possiamo facilmente sperimentare, aumenta il disagio, l'irritabilità e la comparsa di comportamenti aggressivi.

Il legame tra caldo e aggressività è stato studiato da tempo e da molte discipline; ad esempio negli USA i criminologi riportano i picchi di omicidi e aggressioni sessuali nei mesi di Gennaio e Luglio, cioè quelli con le condizioni climatiche più estreme. Gli effetti del caldo sono anche più giornalieri e meno appariscenti; ciò significa che ognuno di noi può esserne colpito.

Douglas Kenrick e Steve Mac Farlane hanno effettuato uno studio sul comportamento degli automobilisti in coda che in giornate caratterizzate da alte temperature e umidità vivono uno stato di maggiore irrequietezza e soprattutto si lasciano andare maggiormente a aggressività verbale.

E a voi? Cosa fa il caldo?

 

Umore e stagioni: quanto i disturbi depressivi seguono un andamento stagionale?