La teoria delle finestre rotte e il degrado tra noi

Secondo la Teoria delle finestre rotte (o dei vetri rotti) proposta da Zimbardo il degrado genera altro degrado e ambienti depravati e deteriorati giustificano atti illeciti e criminali.

La teoria delle finestre rotte e il degrado tra noi

 

Il contesto influenza l’agire di ognuno di noi. Questa è una verità ben assodata e soprattutto evidente in molte circostanze. Il comportamento assunto in casa è diverso da quello tenuto in ufficio o al lavoro, al supermercato, per strada, in un bar, in un ambiente bello e profumato o in uno sporco e maleodorante.

Le condizioni ambientali in qualche modo avvalorano e giustificano le modalità di azione e la predisposizione mentale ed emotiva associate ad essa.

Lo sapete che ciò vale anche per i comportamenti di degrado e criminali? Molti ricercatori hanno fatto luce su questo fenomeno come dimostrano le tante ricerche sulla Teoria delle Finestre Rotte.

 

Teoria delle finestre rotte

Negli anni ’60 lo psicologo Zimbardo eseguì un esperimento in cui desiderava osservare il comportamento dei cittadini in condizioni ambientali e sociali differenti. Nella prima fase mise una macchina senza targa nel Bronx, zona degradata di New York, e un’altra a Palo Alto in California, ambiente più decoroso.

In poco tempo l’auto nel Bronx venne saccheggiata a differenza di quella in California che rimase intonsa.

Fino a qui lo psicologo osservò che in un ambiente degradato in cui atti criminali sono all’ordine del giorno come il Bronx, è più facile osservare incuria e atti deplorevoli su contesto e oggetti.  

Sorprendenti furono però i risultati della seconda fase in cui fu nuovamente posizionata un‘automobile nei due diversi quartieri ma questa volta con uno dei finestrini rotto.

Ciò che si verificò fu che in poco tempo entrambe le auto furono saccheggiate. Il finestrino rotto costituiva per i cittadini un indizio di degrado e abbandono e quindi in qualche modo legittimava gli atti meschini, forti del fatto che probabilmente nessuno avrebbe controllato, viste le condizioni già compromesse dell’auto.

 

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Un degrado “giustificato”

Secondo i risultati emersi dalla ricerca di Zimbardo, segnali di non curanza, abbandono e degrado stimolano atti vandalici, criminali e di ulteriore deterioramento e incuria. Ciò accade anche in società e individui con basso livello o possibilità di compiere violenza o gesti deplorevoli.  

Nelle società di oggi questo comporta che una scarsa cura dell’ambiente circostanze, dei palazzi, dei quartieri, dei mezzi e delle strade apre a un circolo vizioso e continuo, in cui sempre più individui ridurranno il senso di cura e di attenzione verso l’ambiente.

Questo viene accresciuto ancor di più se, atti illeciti e degrado, sono scarsamente o non correttamente puniti.

Ciò che accade può essere definito come una sorta di conformismo dove il comportamento del singolo di non curanza si diffonde alla comunità che giustifica e osserva come leciti atti di deterioramento contro l’ambiente perché nessuno se ne cura e nessuno punisce. Si osserva quindi una vera escalation nel deterioramento.

Ecco perché pochi si fanno scrupoli nel gettare una carta o il mozzicone per terra visto che le strade e i marciapiedi ne sono sommersi, una scritta isolata sul muro viene presto accerchiata da altre, uno stabile abbandonato viene a poco a poco deprivato ogni elemento riutilizzabile e piano piano distrutto e reso inagibile e così via.

 

Mamma e papà, lo fate anche voi

Eh sì, la teoria delle finestre rotte colpisce anche i contesti più piccoli come la famiglia. Se i genitori, che dovrebbero essere l’esempio, non riordinano le proprie cose, non puliscono, non hanno cura lasciando che tutto si rovini fino a cadere a pezzi, presto anche gli altri membri assumeranno lo stesso atteggiamento.

L’ambiente domestico lasciato in balia di se stesso diventa una giustificazione per chi vi abita ai propri atti di non curanza e ulteriore compromissione delle sue condizioni.

Questo vale anche per le cattive abitudini come alimentazione inadeguata, scarsa igiene, utilizzo di parolacce, offese, mancanza di rispetto e scarsa attenzione all’altro. Se ciò regna sovrano tutti sono giustificati ad assumere lo stesso atteggiamento: nessuno se ne preoccupa e nessuno punisce.

 

Teoria delle finestre rotte, come rompere l’escalation?

Secondo gli esperti per interrompere l’avanzata continua del degrado, specialmente di zone già molto compromesse, e posto il fatto che le autorità faticano a controllare ogni gesto vandalico e situazione, è necessario un cambiamento di paradigma a livello individuale, sociale e comunitario.

Se ognuno lavorasse e agisse per ridurre il deterioramento dell’ambiente in cui vive, probabilmente l’escalation del degrado potrebbe almeno arrestarsi e non progredire.

Ripristinare ambienti lasciati andare, rendendoli abitabili, puliti e curati crea un impegno maggiore nel mantenere il decoro di quei luoghi, riducendo ulteriori atti di deterioramento.

È necessaria l’assunzione delle proprie responsabilità nelle azioni quotidiane al fine di contribuire alla riduzione del degrado attorno.

Non tutti gli atti criminali e di degrado sono generati dal contesto ma sicuramente da piccole mancanze e non curanze possono prender vita situazioni anche molto spiacevoli.

 

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Foto: Matthew Antonino / 123rf.com