Le euristiche e il ragionamento

Il ragionamento fa riferimento alla capacità del cervello di elaborare delle informazioni e di combinarle al fine di ricavarne qualcosa. Questo procedimento non è sempre così preciso e puntuale e spesso si ricorre a delle scorciatoie cognitive che ci permettono di giungere più velocemente a conclusioni accettabili: le euristiche.

Le euristiche e il ragionamento

L'essere umano si vanta da sempre di essere un animale razionale; il pensiero e il ragionamento lo hanno portato a dominare le altre specie nonostante i deficit di cui siamo portatori.

La nostra grande abilità mentale però funziona "a risparmio"; il cervello è dotato di una razionalità limitata che non può considerare tutti gli stimoli che giungono altrimenti non funzionerebbe alla giusta velocità.

D'altronde non sopportiamo un apparecchio tecnologico che ci risponde dopo più di un paio di secondi, perché dovremmo attendere il nostro pensiero? Per velocizzare il tutto usiamo delle strategie che nella maggior parte delle volte funzionano, le euristiche.

 

Una definizione

Un'euristica è davvero una scorciatoia mentale che permette di giungere alla conclusione del nostro ragionamento senza aver preso in considerazione tutti i dati a disposizione.

Se nella maggior parte delle volte questa strategia funziona, quindi, perché non usarla? Il problema risiede quando le euristiche non sono efficaci e non riusciamo a staccarci dalle nostre convinzioni. Da questo processo fallace nasce il bias, cioè il pregiudizio che viene assunto come vero e insostituibile.

 

Cos'è il pregiudizio di conferma?

 

Quali strategie usiamo?

Le euristiche sono diverse e molti sono gli psicologi e gli studiosi che le hanno individuate. Vediamo alcune euristiche che fanno parte di un sottogruppo perché ad esse ci affidiamo per formulare i giudizi.

  1. L'euristica della disponibilità è quella che ci porta a valutare gli eventi e a fare previsioni sul nostro futuro basandoci sui ricordi più vividi e che più velocemente affiorano alla memoria. Quindi se abbiamo sentito dei casi eclatanti molto pubblicizzati, questi saranno ben presenti in memoria e ci influenzano nel costruire i giudizi.
  2. Nel classificare individui od oggetti, invece di fare affidamento sulle probabilità ci fidiamo dell'euristica della rappresentatività. Quanto più due oggetti o persone si assomigliano per qualcosa tanto più le consideriamo identiche in tutto.
  3. Quando dobbiamo prendere una posizione su un tema invece di raccogliere informazioni e poi esprimerci, prima scegliamo una posizione e raccogliamo informazioni e aggiustiamo la nostra posizione. Seguendo l'euristica dell'ancoraggio, se "sbagliamo" l'ancora iniziale, rischiamo di non abbandonarla più.

 

In cosa consiste la psicologia del ingenua o del senso comune?