Bambini indaco e bambini cristallo: di cosa stiamo parlando

Bambini indaco e bambini cristallo, nuove generazioni alla scoperta del senso profondo dell'umanità, contro il conformismo.

Bambini indaco e bambini cristallo: di cosa stiamo parlando

Avete mai sentito parlare di bambini indaco o cristallo? Sono due modalità per definire alcuni bambini nelle ultime generazioni che hanno caratteristiche particolari e spiccate abilità cognitive ed emotive.

Sono bambini che si differenziano da altri per peculiarità, spesso difficili da comprendere e capire, ma che spesso determinano difficoltà di adattamento e integrazione nei contesti di vita.

In un’ottica più spirituale sono bambini dotati di grandi doti e simbolo di un cambiamento evolutivo dell’umanità.

 

Chi sono i bambini indaco

La prima a parlare di bambini indaco fu la psicologia Nancy Ann Tappe che nella scia culturale del New Age osserva in alcuni bambini delle abilità nuove e “speciali” che li avvolgono in una sorta di aura, appunto, color indaco, un colore tra il violetto e il blu, che solitamente indica una scia luminosa.

Questi bambini, a partire dagli anni ’70, sono spesso definiti “guerrieri spirituali” poiché capaci di guardare oltre il conformismo, i falsi miti e le false credenze e ritrovare il contatto con l’umanità profonda e la natura. Sono attenti all’essenza delle cose, non si soffermano sulla razionalità pura e sono dotati di creatività e spirito libero.

Sono determinati e portano avanti le proprie idee di libertà e anticonformismo in modo consapevole e con grande forza di volontà nel tentativo di trasmettere valori nuovi e liberare dal passato conformista, aprendo a nuove conoscenze e spiritualità.

Sono bambini che assumono spesso comportamenti aggressivi, mostrano iperattività e noia nei contesti poco attenti al loro spirito libero e ricchi di regole e costrizioni, che limitano la creatività e l’espressione di sé. Spesso vengono riconosciuti erroneamente come bambini con deficit comportamentali o di attenzione e iperattività poiché faticano nel rispetto delle regole e delle esigenze del contesto, non sentendosi a proprio agio e vivendo le situazioni con grande impatto emotivo e spiccata empatia.

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Chi sono i bambini cristallo

Definiti da alcuni come la diretta “evoluzione” dei bambini indaco, i bambini cristallo sono stati individuati le prime volte agli inizi degli anni 2000 e definiti così per l’aura e le vibrazioni energetiche pure che emanano, simili a quelle del cristallo. Sono definiti i “guerrieri del cuore” poiché cercano di manifestare il valore dell’amore nella vita e nelle scelte, ora non più dettate solo dalla ragione. Sono caratterizzati da occhi grandi e penetranti che trasmettono serenità, pace e amore. 

Estremamente sensibili e aperti all’altro, ricercano il contatto con la natura e la terra per ritrovare il senso generatrice più profondo dell’umanità e spingerla a un passo evolutivo. Inclini al perdono, sensibili, tranquilli e spesso isolati, con difficoltà relazionali che porta a etichettarli e non comprendere le loro peculiarità.

Meno ribelli dei precedenti, cercano di diffondere l’amore e la semplicità nel contatto con la spiritualità e la natura, prestando attenzione al benessere altrui, mostrandosi accoglienti.

Tuttavia nonostante la particolarità dei bambini indaco e cristallo, non vi è unione nella comunità scientifica nel definire le loro peculiarità e il loro essere “speciali”, che spesso sono evidenze trasmesse dal mondo spirituale e non completamente verificate. Una cosa è sicuramente da considerare, ovvero il cambiamento di questi tempi, verso una riscoperta della natura, della meditazione e del senso più profondo dell’umanità, spesso visibili nei gesti e comportamenti dei più piccoli, liberi da congetture, preconcetti conformismo e regole di costume. 

 

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 Foto: natulrich / 123rf.com